Sono alle prese con il mio primo impianto a ventilconvettori e volevo un parere.
L’impianto è da fare ex novo su un edificio esistente (proprietà di un’associazione che farà lì riunioni, esposizioni ecc.). L’edificio è disposto su 2 piani e la potenza dispersa di picco è circa 28 kW. Sono previste due zone autonome con 2 collettori e 2 valvola di zona.
I ventil però, prendendo i dati tecnici a dt=10°C portano un sacco di acqua, in totale mi vengono quasi 3000 l/h di acqua (i ventil sono sovradimensionati per tener conto del probabile utilizzo parziale dell’edificio)
Ora, nessuna caldaia murale a gas che io conosca ha una pompa con una tale portata e qui viene il quesito.
È meglio:
1) mettere un separatore idraulico e una pompa elettronica nel secondario;
2) cercare una caldaia dotata di pompa che mi porta circa 1600 l/h con una prevalenza adeguata e far lavorare i ventil a dT inferiore
a me piace di più la prima soluzione, facendo il calcolo del separatore alla potenza massima, mi troverei ad avere una mandata ai ventil a circa 62°, che è ancora accettabile per il comfort secondo me. Ed inoltre quando lavora una zona singola riesco a far lavorare pompa elettronica meglio.
Impianto a ventilconvettori
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- marcocinalli
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Re: Impianto a ventilconvettori
vai con la prima...
MC
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Re: Impianto a ventilconvettori
Anche a me pare cge la prima soluzione sa migliore, mi sa però che 62° di mandata acqua sono un pò eccessivi..
Ciao
Ciao