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Riflessione su software di calcolo e certificazione

Inviato: gio lug 16, 2009 12:08
da marcocinalli
ho fatto una piccola riflessione che voglio condividere con voi.

Con l'obbligo della certificazione sulla tolleranza +-5% rilasciato dal CTI è stata eliminata (secondo me almeno) ogni differenza tra gli algoritmi di calcolo implementati dai vari software commerciali.

Questo vuol dire (sempre secondo me) che qualunque software di calcolo, opportunamente usato (cioè seguendo bene il manuale di istruzioni e sapendo come trattare le "eccezioni", perchè questo credo facciano al CTI...) è in grado di dare in output i valori "esatti" dei risultati di calcolo nell'applicazione della normativa vigente.

Software commerciali ne esistono molti e tra quelli che sono in attesa di certificazione i prezzi sono contenuti in un ventaglio a dir poco "molto ampio".

Adesso che si può avere "la certezza e la garanzia del risultato" si potrebbero considerare tutti i software uguali!

Allora su cosa si dovrebbe basare la scelta di un eventuale software vista le necessità di
  • - saper adoperare uno strumento più o meno complesso (certi sono davvero complessi ed articolati)
  • - provvedere all'acquisto iniziale (in alcuni casi secondo me improponibile specie considerato che alla fine mi danno "solo un cd")
  • - provvedere all'acquisto dei successivi aggiornamenti (che possono essere anche molto costosi)
  • - tempi d'attesa per avere gli aggiornamenti (che possono essere anche molto lunghi)
  • - assistenza tecnica e supporto all'uso del software (alcuni la danno gratis altri a pagamento profumato)
Considerando poi che ci sono alcuni tecnici che considerano l'avere o usare un determinato software come uno status symbol...

Personalmente preferisco
  • - uno strumento semplice che fa solo quello che gli chiedo e mi aspetto e non altre 10 cose e che me le faccia far ein maniera sequenziale preferibilmente secondo l'ordine previsto nella norma di riferimento
  • - spendere poco per comprarlo perchè se domani mi stufo apro la finestra e ciao...
  • - gli aggiornamenti li vorrei gratis o comunque a cifre simboliche
  • - visto che chi è nel settore può leggere le normative e le leggi molto prima che vengano pubblicate o che noi altri le possiamo vedere mi aspetto che gli aggiornamenti li possa avere quando mi servono non più tardi
  • - se il manuale è fatto bene non mi servono nè corsi nè assistenza a pagamento (se poi non ho voglia di leggere o studiare bhè c'è sempre al possibilità di fare il corso)
chi la pensa come me?

MC

p.s.: gli status symbol non mi toccano...

Re: Riflessione su software di calcolo e certificazione

Inviato: gio lug 16, 2009 14:25
da aupaz
Beh, sarebbe bello... E anzi, è quello che il legislatore in un certo senso vorrebbe. Ma poi , guardi come funziona il docet, e allora capisci che l'esperienza delle software house non è così secondaria, anzi... La complessità di certi strumenti è limabile magari in piccola parte , ma uno strumento serio deve poter eseguire ogni calcolo il più simile allo stato reale, quindi troppe semplificazioni portano lontano dall'obiettivo...
Certo, se vai a vedere , ci sono software molto più intuitivi di altri che magari non hanno molto risalto. Se tutti verranno certificati sulla bontà di pari algoritmi, ma con feature più o meno ricche, a quel punt osarà il mercato a premiare il migliore...

Re: Riflessione su software di calcolo e certificazione

Inviato: gio lug 16, 2009 16:51
da jerryluis
Quello che mi interessa di un software dio calcolo è:
1) Mi permetta di ottenere con semplicità ed immediatezza quanto richiesto dalla normativa vigente senza fare figure da imbecille.
Giuto per dare un'idea a chi in Lombardia deve usare il cened. Il fatto che tra il certificatore e l'utente finale sorgano disquisizioni perchè il secondo afferma che le piante ricrescono e us asolo fonte rinnovabiel per scaldarsi ed il primo deve dire che secondo questo strumento non è fonte rinnovabile, espone il primo ad insulto e perdita di credibilità...ma ce ne sono una mare di altre molto grossolane.

2) Mi permetta di fare i conti secondo le condizioni vere della fisica, per il calcolo corretto dei fabbisogni: Se ho delle ostruzioni deve poterle inserire, se ho degli usi particolari all'interno di una stituzione omogenea devo poterla inserire, etc. etc.
Ovvero distinguo la certificazione ai fini "burocratici/amministrativi" dalla diagnosi, senza dover reintrodurre i dati.
Per me l'extracosto di un software si ripaga ampiamente sulle facilità di modifica di plurisimulazioni etc. etc. il tutto con un certo rigore.
A me non dispiacerebbe che per esempio in questa seconda sezione si implementassero simulazioni dinamiche, magari da utilizzarsi solo in particolari casi..

Re: Riflessione su software di calcolo e certificazione

Inviato: ven lug 17, 2009 18:50
da MAKO
SECONDO LE LINNE GUIDA
Per gli edifici residenziali esistenti con sup.utile < 3000 mq (una bella fetta degli A.C.E.) è possibile utilizzare il sof. DOCET.
(Personalmente non ho mai provato ma credo sia di semplice utilizzo e GRATUITO)

Re: Riflessione su software di calcolo e certificazione

Inviato: sab lug 18, 2009 09:43
da marcocinalli
Sì,
l'ho postato nella sezione certificazione energetica però la certificazione del software riguarda anche la parte relativa alla ex legge10 tant'è che anche nell'AQE che si fa alla fine dei lavori si deve indicare il software adottato...
Il Docet non fa questa parte (non so se il docet pro si, ma che è?) ma altri software sì...
Se ho delle ostruzioni deve poterle inserire, se ho degli usi particolari all'interno di una stituzione omogenea devo poterla inserire, etc. etc.
Ecco queste sono le "eccezioni" di cui parlavo.

MC