Petizione nuove regole Lombardia
Inviato: dom lug 12, 2009 10:07
La regione lombardia si appresta ad applicare le nuove regole dal 7 settembre.
considerazioni:
1) sono appena uscite le linee guida nazionali sulla certificazione energetica a cui le regioni devono (seppur gradualmente) avvicinarsi. le linee guida (Decreto ministero sviluppo economico 26.06.2009) sono molto diverse da quelle lombarde e, solo ad esempio, prevedono anche la certificazioni di edifici privi di impianto ecc. tale situazione comporterà ancora variazioni procedurali: che senso ha cambiarle il 7 settembre per poi avere ancora (ormai una serie infinita) di variazioni?
2)ad oggi non esiste manuale istruzione funzionamento del nuovo programma; lo stesso è ancora in versione "beta" e cioè sperimentale, a breve tutti andranno (meritatamente) in ferie. Se contiamo i tempi: attesa del manuale, prove di inserimento, cercare di capire qualcosa, fare le domande, avere le risposte, riprovare, ecc. praticamente siamo già al 7 settembre e succederà il casino già successo a fine anno 2008. quindi manca il tempo necessario per evitare di bloccare rogiti, ecc.
3) la previsione di formulazione degli ACE condominiali "disaggregati" porterà a impedire (di fatto) la completa certificazione sia in caso di cambi caldaia > 100 kW, sia per contratti servizio energia, sia per le detrazioni fiscali del 55% (in un condominio di 50 appartamenti siamo certi che qualcuno non ci aprirà le porte (o perchè è motro, o perchè non gli interessa, oppure per altri mille motivi). In ogni caso per visitare 50 appartamenti dovremo fissare appuntamenti di sera di sabato e spezzettare il lavoro con conseguenze sul costo terribili (considerando che sia noi certificatori, che le aziende installatrici, hanno già fuori migliaia di preventivi già approvati a prezzi che non prevedevano tale maggior costo
4) in occasione della certificazione energetica condominiale si prevede che il certificatore consegni ad ogni condomino una copia autentica dell'ACE. su 50 condomini il prezzo di questa procedura inciderà in ragione del 30% e più del costo dell'ACE medesima. in caso di cambi caldaia, contratti servizio energia o detrazioni fiscali, tutti questi costi saranno magari inutili perchè poi nessuno vende o affitta ... quanto lavoro e soldi buttati via!
5) noi dobbiamo progettare con un metodo di calcolo e poi, cambiando il metodo, non riusciamo più a certificare ciò che avevamo progettato avendo un danno sia per noi che per i ns. clienti
6) questa è la nona versione del programma in 22 mesi di certificazione (vuole dire cambiare sistema di lavoro ogni circa 70 giorni).
7) dato che già ci viene fornito un numero di protocollo regionale e che già versiamo i soldi alla regione e che la targa energetica non deve più farla il comune ma la fornisce la regione: che senso ha dover avere il timbro del comune per validare l'ACE (comune che per altro non ha diritto di entrare nel merito dell'ACE stessa). ci chiedano il deposito al comune entro 30 giorni (basta un timbro al protocollo) ma rendano "valida" l'ACE da subito. si eviterebbero code, costi inutili viaggi di andata (per depositare in coumne l'ACE) e di ritorno (per ritirare l'ACE timbrato), molti meno rpoblemi per i rogiti, ecc.
Tutto questo richiede l'assoluta necessità di chiedere aol minimo una proroga all'adozione della nuova procedura per i seguenti motivi:
- avere un tempo adeguato per testare il nuovo programma, leggere le istruzioni, avere risposte sui dubi e sulle mancate funzionalità (ce ne saranno sicuramente)
- finire gli ordini in programma (almeno quelli relativi agli ordini già in corso)
- eliminare obblighi normativi destinati a creare costi inutili ai cittadini
- confrontare ed eventualmente adeguare adeguare le disposizioni regionali alle linee guida nazionali
facciamo una petizione in tal senso?
considerazioni:
1) sono appena uscite le linee guida nazionali sulla certificazione energetica a cui le regioni devono (seppur gradualmente) avvicinarsi. le linee guida (Decreto ministero sviluppo economico 26.06.2009) sono molto diverse da quelle lombarde e, solo ad esempio, prevedono anche la certificazioni di edifici privi di impianto ecc. tale situazione comporterà ancora variazioni procedurali: che senso ha cambiarle il 7 settembre per poi avere ancora (ormai una serie infinita) di variazioni?
2)ad oggi non esiste manuale istruzione funzionamento del nuovo programma; lo stesso è ancora in versione "beta" e cioè sperimentale, a breve tutti andranno (meritatamente) in ferie. Se contiamo i tempi: attesa del manuale, prove di inserimento, cercare di capire qualcosa, fare le domande, avere le risposte, riprovare, ecc. praticamente siamo già al 7 settembre e succederà il casino già successo a fine anno 2008. quindi manca il tempo necessario per evitare di bloccare rogiti, ecc.
3) la previsione di formulazione degli ACE condominiali "disaggregati" porterà a impedire (di fatto) la completa certificazione sia in caso di cambi caldaia > 100 kW, sia per contratti servizio energia, sia per le detrazioni fiscali del 55% (in un condominio di 50 appartamenti siamo certi che qualcuno non ci aprirà le porte (o perchè è motro, o perchè non gli interessa, oppure per altri mille motivi). In ogni caso per visitare 50 appartamenti dovremo fissare appuntamenti di sera di sabato e spezzettare il lavoro con conseguenze sul costo terribili (considerando che sia noi certificatori, che le aziende installatrici, hanno già fuori migliaia di preventivi già approvati a prezzi che non prevedevano tale maggior costo
4) in occasione della certificazione energetica condominiale si prevede che il certificatore consegni ad ogni condomino una copia autentica dell'ACE. su 50 condomini il prezzo di questa procedura inciderà in ragione del 30% e più del costo dell'ACE medesima. in caso di cambi caldaia, contratti servizio energia o detrazioni fiscali, tutti questi costi saranno magari inutili perchè poi nessuno vende o affitta ... quanto lavoro e soldi buttati via!
5) noi dobbiamo progettare con un metodo di calcolo e poi, cambiando il metodo, non riusciamo più a certificare ciò che avevamo progettato avendo un danno sia per noi che per i ns. clienti
6) questa è la nona versione del programma in 22 mesi di certificazione (vuole dire cambiare sistema di lavoro ogni circa 70 giorni).
7) dato che già ci viene fornito un numero di protocollo regionale e che già versiamo i soldi alla regione e che la targa energetica non deve più farla il comune ma la fornisce la regione: che senso ha dover avere il timbro del comune per validare l'ACE (comune che per altro non ha diritto di entrare nel merito dell'ACE stessa). ci chiedano il deposito al comune entro 30 giorni (basta un timbro al protocollo) ma rendano "valida" l'ACE da subito. si eviterebbero code, costi inutili viaggi di andata (per depositare in coumne l'ACE) e di ritorno (per ritirare l'ACE timbrato), molti meno rpoblemi per i rogiti, ecc.
Tutto questo richiede l'assoluta necessità di chiedere aol minimo una proroga all'adozione della nuova procedura per i seguenti motivi:
- avere un tempo adeguato per testare il nuovo programma, leggere le istruzioni, avere risposte sui dubi e sulle mancate funzionalità (ce ne saranno sicuramente)
- finire gli ordini in programma (almeno quelli relativi agli ordini già in corso)
- eliminare obblighi normativi destinati a creare costi inutili ai cittadini
- confrontare ed eventualmente adeguare adeguare le disposizioni regionali alle linee guida nazionali
facciamo una petizione in tal senso?