Accesso centrale termica e presenza parcheggio sovrastante

[marcgreggio]

Buongiorno a tutti,
in un condominio di 25 appartamenti, la centrale termica a gas per il riscaldamento centralizzato è ubicata in un locale interrato a quota superiore a -5m (non più di -3m) dal piano di riferimento (costituito da un cortile privato).
L’accesso a tale locale può avvenire da una porta disposta su una intercapedine antincendio di larghezza superiore ai 90 cm prescritti dal punto 4.5.2 del DM12.04.2006.
Tale intercapedine è aperta superiormente e inoltre su di essa si affacciano le porte finestre di un appartamento interrato, da cui normalmente i tecnici della manutenzione accedono per le verifiche periodiche della caldaia.
Alcuni dei condomini hanno sollevato le seguenti questioni:
prima questione
1) Per legge bisogna eliminare la servitù di passaggio nell’appartamento interrato e realizzare una scala metallica (che tra l’altro di fatto occuperà pesantemente lo spazio dell’intercapedine) per accedere direttamente alla centrale termica dal cortile privato sovrastante.
Esiste una simile prescrizione? Mi sembrava di aver capito che l’accesso poteva essere anche interno all’edificio mediante un disimpegno, se opportunamente areato, purché non si abbia a che fare di locali aperti al pubblico.

2) Non è possibile utilizzare il cortile sovrastante come parcheggio per i ciclomotori in quanto c’è una non ben precisata normativa dei VVFF che lo vieta per questioni legate alla prevenzione incendi.

Si tratta forse, in quest’ultimo caso, del DM01/02/1986 p.to 3.5.1 che disciplina le comunicazioni consentite per le autorimesse?
Ma a questo punto mi chiedo:
• E’ lecito assimilare un parcheggio per ciclomotori a cielo aperto ad un autorimessa, vista anche la definizione che se ne da al punto 0 – definizioni della medesima Norma?
• Il fatto che il cortile e l’accesso alla centrale termica non siano alla stessa quota, (seppur in futuro sarebbero collegati da una scala che comunque sarebbe chiusa al transito) consente di parlare di “comunicazione”? Cosa si intende esattamente per “comunicazione”?

L’idea che mi sono fatto è che per l’esercizio del parcheggio in questo cortile sia sufficiente rispettare il punto 7.1 del DM01/02/1086 in cui si prescrive uno spazio di 1.5m lungo i lati dove affacciano le aperture dei fabbricati.

Grazie a quanti vorranno fornirmi la loro opinione e aiutarmi a chiarire le idee.

Cordiali saluti

[Terminus]

Accesso: si deve fare riferimento al punto 4.2.5 del DM 12/04/96, il quale prescrive l'accesso da intercapedine antincendio oppure da disimpegno avente adeguate caratteristiche.
Mi sembra di capire che tu non accesi da intercapedine ma che tale intercapedine costituisce un disimpegno per l'accesso dall'interno.
Dando per scontato che non ti trovi nelle condizioni ostative, si pone un duplice problema.
1) il disimpegno/intercapedine deve avere caratteristiche REI60 (comprese le porte finestre dell'appartamento)
2) quando il proprietario dell'appartamento non c'è, come si accede alla CT? In caso di emergenza occorre attendere che l'inquilino apra la porta?

Parcheggio ciclomotori: come premessa 4 ciclomotori equivalgono ad 1 autovettura, per l'applicazione della normativa antincendio.
Il tuo cortile è a cielo scoperto? Allora effettivamente dovresti applicare il punto 7 del citato DM 01/02/86.
Attenzione però, tale punto prescrive che la pavimentazione del terrazzo/cortile deve essere impermeabile e tu invece hai il grigliato dell'intercapedine (ho capito male?).
Inoltre qualora vi dovesse essere un incendio dei ciclomotori, avresti serie difficoltà ad accedere alla CT, oppure viceversa in caso di incendio alla CT, essendo il ciclomotori parcheggiati sopra la superficie di aerazione costituita dall'intercapedine, sarebbero coinvolti nell'incendio, per essere investiti dai fumi e gas caldi provenienti da sotto.
Insomma, io non farei mettere i ciclomotori sopra l'intercapedine, ma rispetterei quei 1,5metri anche da quest'ultima (sempre che il cortile sia considerabile come spazio scoperto).

[marcgreggio]

Innazitutto grazie per le puntuali risposte.
Mi permetto di fare alcune considerazioni ulteriori.

Accesso: si deve fare riferimento al punto 4.2.5 del DM 12/04/96, il quale prescrive l'accesso da intercapedine antincendio oppure da disimpegno avente adeguate caratteristiche.
Mi sembra di capire che tu non accesi da intercapedine ma che tale intercapedine costituisce un disimpegno per l'accesso dall'interno.
Sostanzialmente sì. Diciamo che si tratta di una sorta di cortiletto stretto e lungo a disposizione dell'appartamento interrato e sul cui fondo si affaccia anche la CT.
Dando per scontato che non ti trovi nelle condizioni ostative, si pone un duplice problema.
1) il disimpegno/intercapedine deve avere caratteristiche REI60 (comprese le porte finestre dell'appartamento) Sono d'accordo. Oltre le finestre REI60 avevo pensato all'applicazione di pannelli in cartongesso REI60 a ridosso della parete in muratura portante. Pensi sia una soluzione valida?
2) quando il proprietario dell'appartamento non c'è, come si accede alla CT? In caso di emergenza occorre attendere che l'inquilino apra la porta?

Fino ad ora un altro condomino era in possesso di un secondo mazzo di chiavi per le emergenze.
La mia idea è che l'accesso dall'interno non sia vietata dalla norma, ma semplicemente possa costituire un impedimento in caso di emergenze.
Comunque la realizzazione della scala non è in discussione anche se, a differenza della proposta fatta dalla ditta affidataria, vorrei optare per una scala alla marinara con corrimano da disporre a ridosso della parete della trincea, assai meno ingombrante e costosa della classica scala metallica realizzata con trave a ginocchio che tra l'altro dovrebbe ingombrare l'intera intercapedine. Che tu sappia esistono limitazioni normative al riguardo?


Parcheggio ciclomotori: come premessa 4 ciclomotori equivalgono ad 1 autovettura, per l'applicazione della normativa antincendio.
Il tuo cortile è a cielo scoperto? Allora effettivamente dovresti applicare il punto 7 del citato DM 01/02/86.
Attenzione però, tale punto prescrive che la pavimentazione del terrazzo/cortile deve essere impermeabile e tu invece hai il grigliato dell'intercapedine (ho capito male?).

Inoltre qualora vi dovesse essere un incendio dei ciclomotori, avresti serie difficoltà ad accedere alla CT, oppure viceversa in caso di incendio alla CT, essendo il ciclomotori parcheggiati sopra la superficie di aerazione costituita dall'intercapedine, sarebbero coinvolti nell'incendio, per essere investiti dai fumi e gas caldi provenienti da sotto.
Insomma, io non farei mettere i ciclomotori sopra l'intercapedine, ma rispetterei quei 1,5metri anche da quest'ultima (sempre che il cortile sia considerabile come spazio scoperto).

L'intercapedine è aperta e priva di grigliato ed è sagomata a trincea. Sostanzialemte c'è una porzione di cortile ad un livello -3m ottenuta realizzando un muro di sostegno in c.a.. Il cortile è uno spazio completamente scoperto e il pavimento è in cemento armato.
A questo punto, se i ciclomotori vengono parcheggiati a 1.5m dal bordo superiore del muro di sostegno e dal bordo del muro perimetrale con aperture dell'edificio, mi sembra di capire che non si sarebbero problemi per l'esercizio del parcheggio? Grazie ancora per l'attenzione

[Terminus]

Nella tua situazione io farei senza dubbio mettere in opera la scala per l'accesso all'intercapedine dall'esterno.
Non vi sono controindicazioni alla scala alla marinara.
Devi necessariamente riqualificare le pareti dell'intercapedine: quindi infissi e pareti REI (il cartongesso esposto alle intemperie non lo vedo molto bene, devi trovare altre soluzioni).

Se il cortile è a cielo libero e rispetti le distanze di sicurezza, non vedo impedimenti a parcheggiare qualche ciclomotore.

[marcgreggio]

OK. Grazie ancora.
Ciao