EDILCLIMA

Mi trovo nella situazione di valutare una possibile detrazione per rifacimento copertura e coibentazione...
Trattati di un tetto a falda con un sottotetto non abitabile e non riscaldato (il classico muretti e tavelloni per capirsi).
Dalla risposta ENEA faq 49, se non ho capito male, per poter detrarre l'intervento sulle falde di copertura il sottotetto dovrà essere non riscaldato e non abitabile...e fin quì ci siamo...
Sul fatto però che il sottotetto deve essere anche "non praticabile" in modo da creare una struttura unica e calcolarne la trasmittanza termica mi sorge un dubbio....ma cosa si intende per "locale praticabile"???
In qualche regolamento edilizio ho traovato che per essere "praticabile" deve avere una superficia libera maggiore di 8 m² e una altezza maggiore di 1,7 metri....questo vi risulta????

In definitiva....se il mio sottotetto (non riscaldato e non abitabile) ha una altezza massima, ad esempio, di 1,5 metri lo posso dichiarare anche "non praticabile" e quindi crea una struttura unica con il tetto e verificarne la trasmittanza termica a seguito dell'intervento????

Grazie per l'attenzione....

Indipendentemente dalla classificazione, il calcolo della trasmittanza complessiva deve essere comunque effettuato secondo la norma UNI 6946. In quel documento sono definiti gli spessori massimi di intercapedine d'aria.

Nel caso di un sottotetto non praticabile con altezza media di 1 metro con la UNI 6946 non credo sia possibile calcolare la trasmittanza complessiva....come fare allora?
Il sottotetto non lo posso isolare in quanto non si riesce ad accedere a tutta la superficie....e non posso nemmeno mettere un pannello sotto la soletta altrimenti riduco l'altezza....

la risposta è:
niente 55%
a me ne sono capitati e così ho fatto...

Esattamente. Il bravo tecnico procede in questo modo. Purtroppo, a mia conoscenza, tanti altri colleghi hanno avvallato mediante calcoli termotecnici non corretti interventi realizzati isolando solo la copertura e considerando la struttura complessiva (sottotetto + tetto).

assolutamente vero!
io al cliente di solito faccio leggere la faq enea e poi dico che non esiste riferimento normativo che mi permetta di fare quel calcolo lì indicato!
e naturalmente perdo il lavoro!

Si in effetti è un peccato....non tanto per il lavoro perso...quanto per la non possibilità di realizzarlo solo per un buco normativo...

grazie a tutti...

Ma perchè non usare la UNI 13789, son d'accordo che cmq prescinde dalla presenza comunque di un isolamento del sottotetto, ma ad esempio con un ultimo solaio isolato con 8 cm di lana e un solaio di falda isolato con 8 cm di EPS i conti tornano.
Pag

Scusate ma il programma EDILCLIMA come lo fa il calcolo???
E poi.....se dovete fare un attestato di qualificazione energetica come lo fate in presenza di sottotetto????

Grazie per l'attenzione...

Scusate ma nella UNI 6946 dove sono definiti gli spessori massimi delle intercapedini d'aria?

Leggi bene la norma. Troverai dei valori massimi degli spessori delle intercapedini d'aria, che non possono essere superati a causa dell'instaurarsi di moti convettivi, per i quali le usuali formule di calcolo delle trasmittanze non sono più validi.

Seamew ha scritto:Scusate ma il programma EDILCLIMA come lo fa il calcolo???
E poi.....se dovete fare un attestato di qualificazione energetica come lo fate in presenza di sottotetto????

Grazie per l'attenzione...

L'AQE viene fatto normalmente considerando il sottotetto come ambiente non riscaldato e considerando l'eventuale isolamento presente nell'ultima soletta.
Il problema è valutare la possibilità di detrazione fiscale dei lavori di isolamento della copertura: per valori dell'intercapedine d'aria superiori a quelli previsti dalla UNI 6946 la struttura non può essere considerata unica, quindi l'isolamento deve essere per forza realizzato tra l'ambiente riscaldato e quello non riscaldato.

quoto

Mi allaccio a questa discussione perche' mi trovo in un caso simile: ristrutturazione completa palazzina di 4 appartamenti con recupero sottotetto...Ovviamente c'è un piccolo aumento volumetrico dell'ultimo appartamento (stimabile in un 20% per in singolo appartamento e un 10% riferito all'intero edificio). Impianto prima e dopo centralizzato.
Prima il sottotetto era non abitabile e non praticabile percio' l'ultima soletta + intercapedine d'aria+tetto= struttura unica quindi posso detrarre il tetto....
Ma visto che globalmente ho un piccolo aumento volumetrico è corretto secondo voi portare in detrazione le spese relative al volume iniziale? Ovvero, supponendo di avere il seguente rapporto:volume vecchio/volume nuovo=0.9 posso detrarre il 90% delle spese che faccio (ovviamente applicherei il comma 344....)???