Secondo voi... una pdc aria/acqua per installazione da interno, ma installata in un locale privo di aperture di ventilazione e con l'impossibilità di realizzarle perchè il locale deve essere "abitato", può determinare un' installazione non a regola d'arte?
Mi spiego: la pdc condensata ad aria è stata installata in un locale dove c'è gente che lavora. La macchina è grossa (anzi sono 2) ed hanno una potenza complessiva di circa 35 kWf. Immaginate la portata d'aria del ventilatore!. E' stata realizzata una canalizzazione per l'espulsione dell'aria verso l'esterno, ma non una sull'ingresso.
Io credo che si possa trattare di "scorretta installazione" anche se la macchina, di per sè, è realizzata per interni.
Che ne dite?
Pompa di calore aria/acqua da interno
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Re: Pompa di calore aria/acqua da interno
Secondo me:Davidedada905 ha scritto:Secondo voi... una pdc aria/acqua per installazione da interno, ma installata in un locale privo di aperture di ventilazione e con l'impossibilità di realizzarle perchè il locale deve essere "abitato", può determinare un' installazione non a regola d'arte?
Mi spiego: la pdc condensata ad aria è stata installata in un locale dove c'è gente che lavora. La macchina è grossa (anzi sono 2) ed hanno una potenza complessiva di circa 35 kWf. Immaginate la portata d'aria del ventilatore!. E' stata realizzata una canalizzazione per l'espulsione dell'aria verso l'esterno, ma non una sull'ingresso.
Io credo che si possa trattare di "scorretta installazione" anche se la macchina, di per sè, è realizzata per interni.
Che ne dite?
- se sei chiamato a valutare la corretta installazione.....devi sicuramente puntualizzare che questa, corretta non lo è di certo. Ammesso che la macchina non vada in blocco per mancanza di portata....possono succedere 2 cose: se il ventilatore è suff. potente mette in forte depressione l'ambiente di installazione con porte e spifferi che fischiano. Se il ventilatore è il classico assiale con la canonica prevalenza di qualche decina di pascal.....la portata sarà da 1/5 ad 1/10 del previsto e la macchina rischia di andare in blocco. Inoltre facendo così (quindi non compartimentando le macchine in un locale con una idonea presa aria esterna ed una espulsione verso l'esterno) sovraccarichi l'impianto di riscaldamento/climatizzazione con una portata d'infiltrazione notevole.....con il risultato di un dispendio di energia maggiore. Poi, forse, hai un recupero termodinamico per la maggior resa della pdc date le temperature più alte che va a compensare in parte la portata d'aria ridotta.....ma non penso che il gioco valga la candela. Quindi se tutto funziona così, probabilmente la pompa e piuttosto sovradimensionata e l'effettiva richiesta di calore/freddo non la mette in crisi.
Comunque se prendi il manuale d'installazione della macchina troverai probabilmente le indicazioni per la corretta installazione, compresi i requisiti richiesti ai locali e le distanze di rispetto da ostacoli.
Re: Pompa di calore aria/acqua da interno
VErifica il libretto di installazione.. se conforme allora ok, altrimenti cicciaDavidedada905 ha scritto:Io credo che si possa trattare di "scorretta installazione" anche se la macchina, di per sè, è realizzata per interni.
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Re: Pompa di calore aria/acqua da interno
Sono perfettamente d'accordo con te... grazie mille per i consigli, mi sento rincuorato!!!LST ha scritto:Secondo me:Davidedada905 ha scritto:Secondo voi... una pdc aria/acqua per installazione da interno, ma installata in un locale privo di aperture di ventilazione e con l'impossibilità di realizzarle perchè il locale deve essere "abitato", può determinare un' installazione non a regola d'arte?
Mi spiego: la pdc condensata ad aria è stata installata in un locale dove c'è gente che lavora. La macchina è grossa (anzi sono 2) ed hanno una potenza complessiva di circa 35 kWf. Immaginate la portata d'aria del ventilatore!. E' stata realizzata una canalizzazione per l'espulsione dell'aria verso l'esterno, ma non una sull'ingresso.
Io credo che si possa trattare di "scorretta installazione" anche se la macchina, di per sè, è realizzata per interni.
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- se sei chiamato a valutare la corretta installazione.....devi sicuramente puntualizzare che questa, corretta non lo è di certo. Ammesso che la macchina non vada in blocco per mancanza di portata....possono succedere 2 cose: se il ventilatore è suff. potente mette in forte depressione l'ambiente di installazione con porte e spifferi che fischiano. Se il ventilatore è il classico assiale con la canonica prevalenza di qualche decina di pascal.....la portata sarà da 1/5 ad 1/10 del previsto e la macchina rischia di andare in blocco. Inoltre facendo così (quindi non compartimentando le macchine in un locale con una idonea presa aria esterna ed una espulsione verso l'esterno) sovraccarichi l'impianto di riscaldamento/climatizzazione con una portata d'infiltrazione notevole.....con il risultato di un dispendio di energia maggiore. Poi, forse, hai un recupero termodinamico per la maggior resa della pdc date le temperature più alte che va a compensare in parte la portata d'aria ridotta.....ma non penso che il gioco valga la candela. Quindi se tutto funziona così, probabilmente la pompa e piuttosto sovradimensionata e l'effettiva richiesta di calore/freddo non la mette in crisi.
Comunque se prendi il manuale d'installazione della macchina troverai probabilmente le indicazioni per la corretta installazione, compresi i requisiti richiesti ai locali e le distanze di rispetto da ostacoli.
Buon lavoro
Re: Pompa di calore aria/acqua da interno
La soluzione classica in questo caso è quello di sacrificare una vetrina (di almeno 1,6x2,4 m)del locale grigliandola completamente, la macchian viene installata davanti alla griglia tipo bancomat, l'espulsione (che in genere è verso l'alto) viene canalizzata con un grosso flessibile e avviene nella parte alta della finestra. In gener attorno alla macchina si costruisce uno stanzino insonorizzato che diventa un piccolo locale tecnico.