Collettore di equilibramento, disgiuntore idraulico
Moderatore: Edilclima
Collettore di equilibramento, disgiuntore idraulico
Ciao a tutti e buone feste.
La domanda pre natalizia è la seguente:
ma per caldaie da 32-24 kW lo mettete il disgiuntore idraulico? Ci vuole una pompa in più.....
La domanda pre natalizia è la seguente:
ma per caldaie da 32-24 kW lo mettete il disgiuntore idraulico? Ci vuole una pompa in più.....
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Re: Collettore di equilibramento, disgiuntore idraulico
Ci sono dei casi in cui può servire indipendentemente dalle potenzialità, dipende da caso a caso, quanto hai portate molto diverse tra primario e secondario
Andrea Diqui
Re: Collettore di equilibramento, disgiuntore idraulico
Sto parlando di una villetta con tre collettori per l'impianto a pavimento...........
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Re: Collettore di equilibramento, disgiuntore idraulico
Bisogna sapere che portate hai in gioco...
Andrea Diqui
Re: Collettore di equilibramento, disgiuntore idraulico
Il concetto generale che sta alla base dei ragionamenti sull'equilibratore idraulico è che ogni macchina e/o terminale ha una sua portata ottimale. I generatori a condensazione hanno basse portate e i migliori anche pompe modulanti gestite dal microprocessore di bordo con lo scopo di ridurre al minimo le temperature di ritorno e quindi aumentare l'efficienza (oltre a ridurre i consumi elettrici). I refrigeratori hanno le loro portate ottimali. Gli impianti di distribuzione hanno le loro portate ottimali (da 5 °c per pavimento e ventilconvettori a 10-15 °C per radiatori e anche qui le portate possono essere variabili in funzioni di regolazioni di zona o di locale. Per "accoppiare" correttamente generatori e impianti la scelta dell'equilibratore è quindi essenziale. Poi sta alla sensibilità del progettista decidere fino a che punto applicare questa impostazione.
Re: Collettore di equilibramento, disgiuntore idraulico
Grazie per informazioni
Re: Collettore di equilibramento, disgiuntore idraulico
In genere le caldaie a condensazione attuali, già provviste di circolatore incorporato, come le murali, non hanno grandi prevalenze utili disponibili, per cui non sono materialmente in grado di spingere l'acqua in tutto il circuito, a meno che non si tratti di un appartamento di piccole dimensioni con i radiatori vicino alla caldaia.
Normalmente per applicazioni tpo villette, ove la distanza del radiatore più lontano è di 30-40 m, io metto sempre il disconnettore idraulico sul circuito primario e un circolatore secondario per tutti i circuiti secondari ad alta temperatura.
Normalmente per applicazioni tpo villette, ove la distanza del radiatore più lontano è di 30-40 m, io metto sempre il disconnettore idraulico sul circuito primario e un circolatore secondario per tutti i circuiti secondari ad alta temperatura.
Re: Collettore di equilibramento, disgiuntore idraulico
SAlve a tutti,
anch'io sono interessato all'argomento......
Non ho trovato testi o documentazione che spieghi la corretta progettazione di un disconnettore idraulico, quando va e quando non va inserito in un circuito.....
Sul sito della caleffi spiega che serve per separare idraulicamente i circuiti secondari da quello primario, nel senso che nei circuiti secondari si conteggiano le sole perdite di carico degli stessi, mentre non vengono conteggiate quelle relative al circuito primario in quando è come se fossero separati.
Mi piacerebbe avere qualche informazione in più da chi è più esperto di me.
Grazie mille....
Andrea
anch'io sono interessato all'argomento......
Non ho trovato testi o documentazione che spieghi la corretta progettazione di un disconnettore idraulico, quando va e quando non va inserito in un circuito.....
Sul sito della caleffi spiega che serve per separare idraulicamente i circuiti secondari da quello primario, nel senso che nei circuiti secondari si conteggiano le sole perdite di carico degli stessi, mentre non vengono conteggiate quelle relative al circuito primario in quando è come se fossero separati.
Mi piacerebbe avere qualche informazione in più da chi è più esperto di me.
Grazie mille....
Andrea
Re: Collettore di equilibramento, disgiuntore idraulico
Quanto già detto è più che corretto.
Il punto focale è la valutazione delle portate del circuito primario e del/dei circuiti secondari da servire.
Se il secondario è a DT diversa del primario (tipico caso circuiti a bassa T) o si hanno circuiti secondari di diversa tipologia (bassa ed alta T) o ancora circuiti secondari a portata variabile, disconnettere il primario è più che opportuno.
Su piccoli impianti i disconnettori in commercio vanno più che bene, per sceglierli si può valutare la velocità del fluido al loro interno alla massima portata mantenendola sotto i 0,7/0,8 m/s; su circuiti con portate elevate (tipicamente grosse centrali) è preferibile creare un grande collettore comune tra mandata e ritorni in cui disporre opportunamente gli ingressi dai vari primari, le andate ai secondari, i ritorni dai secondari ed i ritorni nei generatori.
Una soluzione tipica è l'adozione di grossi serbatoi che abbiano la funzione anche di volani termici con opportuni setti interni anti vortice.
Il punto focale è la valutazione delle portate del circuito primario e del/dei circuiti secondari da servire.
Se il secondario è a DT diversa del primario (tipico caso circuiti a bassa T) o si hanno circuiti secondari di diversa tipologia (bassa ed alta T) o ancora circuiti secondari a portata variabile, disconnettere il primario è più che opportuno.
Su piccoli impianti i disconnettori in commercio vanno più che bene, per sceglierli si può valutare la velocità del fluido al loro interno alla massima portata mantenendola sotto i 0,7/0,8 m/s; su circuiti con portate elevate (tipicamente grosse centrali) è preferibile creare un grande collettore comune tra mandata e ritorni in cui disporre opportunamente gli ingressi dai vari primari, le andate ai secondari, i ritorni dai secondari ed i ritorni nei generatori.
Una soluzione tipica è l'adozione di grossi serbatoi che abbiano la funzione anche di volani termici con opportuni setti interni anti vortice.