Pratica ISPESL per recuperatore di calore

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

Moderatore: Edilclima

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GiulioPT
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Iscritto il: mer ott 31, 2007 13:13

Pratica ISPESL per recuperatore di calore

Messaggio da GiulioPT »

Salve,

sono stato incaricato di redigere la pratica ISPESL per una caldaia a gasolio (potenza al focolare 710kW).

Non si tratta di una semplice caldaia in quanto presente un recuperatore di calore esterno avente la funzione di condensatore per i gas di scarico in uscita dalla caldaia.
Detto recuperatore è costituito da uno scambiatore a fascio tubiero (gas nei tubi e acqua nel mantello) collegato con la tubazione di ritorno in caldaia e lo scarico dei fumi tramite tubazioni esterne.

I fumi in ingresso al recuperatore hanno una temperatura che può variare da 150°C a 300°C e la potenza di scambio è superiore a 35 KW.

Mi trovo in difficoltà nel compilare i moduli RR della ISPESL predisposti per generatori di calore.

La ditta fornitrice interpellata in merito, mi ha risposto che per loro non è soggetta a disciplina ISPESL non essendoci un bruciatore, mentre da contatti preliminari avuti con il funzionario ISPESL ho appreso che essendo considerato come uno scambiatore di calore deve avere le sicurezze richiamate nella raccolta R in aggiunta a quelle già previste per il generatore di calore.

In oltre mi ha informato che devo ottemperare a quanto richiesto dal D.M. n.329 del 01/12/2004. Dalla lettura di tale decreto ho appreso che si tratta di una denuncia di richiesta di verifica di messa in servizio, ma non parla della stesura del progetto da sottoporre a verifica.

Qualcuno saprebbedarmi qualche dritta? :roll:


Grazie
MAX76
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Iscritto il: sab ott 13, 2007 09:53

Re: Pratica ISPESL per recuperatore di calore

Messaggio da MAX76 »

Confermo quanto detto dal tecnico ISPESL: a tutti gli effetti è uno scambiatore di calore.

Nelle due pratiche che ho seguito (ero DL e pertanto le hanno reddate le imprese installatrici), si è previsto di dotare il circuito di recupero di tutti i dispositivi ISPESL previsti.

A tutti gli effetti è stata considerata come una caldaia aggiuntiva, precisando con il disegno e le note allegate alla relazione le effettive condizioni.
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