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Variante pdc

Inviato: dom ott 19, 2008 11:35
da spirit
E' stato presentato un permesso di costrutire per edificio di nuova costruzione costituito da 2 unità immobiliari (la prima costituita da piano terra e interrato, la seconda costituita da piano primo e secondo) in data posteriore all’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 192 del 19 Agosto 2005, ma anteriore all’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 311 del 29 Dicembre 2006. È stato seguito quindi il Decreto Legislativo n. 192 del 19 Agosto 2005.Il progetto degli impianti così come la relazione sono stati regolarmente approvati dall’ufficio energia del mio comune.
Il committente vuole ora presentare una variante al permesso di costruire e di conseguenza bisogna consegnare anche la variante degli impianti all’ufficio energia.
La variante consiste in:
- Variazione di tramezzature interne per entrambe le unità immobiliari;
- Spostamento caldaia della prima unità immobiliare dal piano terra al piano seminterrato;
- Installazione di radiatori anche al piano interrato adibito a deposito, lavanderia e ripostiglio;
- Variazione della posizione di alcune finestre per entrambe le unità immobiliari;
- La tipologia di infissi è rimasta la stessa;
- La stratigrafia delle murature esterne è rimasta la stessa così come quella dei solai.
Secondo voi posso presentare la variazione degli impianti all’ufficio energia verificando il tutto sempre secondo il Decreto Legislativo n. 192 del 19 Agosto 2005?
Vi ringrazio in anticipo per l’aiuto.

Re: Variante pdc

Inviato: dom ott 19, 2008 17:40
da gfrank
No, i nuovi limiti riguardanti le sole modifiche che vai ad apportare, devono essere quelli in vigore al momento della presentazione della variante.

gfrank

Re: Variante pdc

Inviato: dom ott 19, 2008 18:03
da spirit
mi puoi dare un riferimento normativo?

dammi un consiglio...nel mio caso, secondo le varianti che ti ho indicato, cosa dovrei verificare secondo il D.Lgs. 311?

Re: Variante pdc

Inviato: lun ott 20, 2008 13:00
da gfrank
Dovresti valutare in base all'aumento volumetrico (del volume riscaldato) le relative verifiche richieste.
In generale:
- la strutture opache verso l'esterno e trasparenti dei nuovi locali riscaldati
- il rendimento del generatore a seguito di modifica dell'impianto
- il rendimento globale medio.

Allegauo I Art. 3 Comma 2 e le varie lettere ..) secondo le casistiche

gfrank

Re: Variante pdc

Inviato: lun ott 20, 2008 13:47
da spirit
gfrank ha scritto:Dovresti valutare in base all'aumento volumetrico (del volume riscaldato) le relative verifiche richieste.
In generale:
- la strutture opache verso l'esterno e trasparenti dei nuovi locali riscaldati
gfrank
ma il volume in più riscaldato è al piano interrato...che faccio?
gfrank ha scritto:
Allegauo I Art. 3 Comma 2 e le varie lettere ..) secondo le casistiche

gfrank
quindi a seguito di variante rientro nel caso di ristrutturazione di edificio esistente?
e poi secondo te, in base alle varianti suddette, in caso rientro:

- Nuova installazione di impianti termici in edifici esistenti o ristrutturazione degli stessi impianti oppure:
- Ristrutturazioni totali inferiori a 1000 m² o parziali, manutenzione straordinaria dell’involucro edilizio e ampliamenti volumetrici minori del 20% oppure
- Ampliamento dell’edificio nel caso che lo stesso ampliamento risulti volumetricamente superiore al 20% dell’intero edificio esistente

Re: Variante pdc

Inviato: mar ott 21, 2008 11:20
da gfrank
Devi fare il rapporto tra il volume riscaldato prima della variante (senza l'interrato) e quello del solo interrato.
Le strutture esterne dell'interrato devono rispettare la trasmittanza prevista per il 2008 (strutture contro terra)
verificare solo per il piano interrato che EP<EPlim. se S/V >0,18, altrimenti non serve verificare EP.
Verificare rendimento caldaia.
Alcuni UTC dissento da questa interpretazione, adducendo al fatto che l'edifico "prima" della variante non ha ancora l'agibilità, quindi richiedono il ricalcolo ex L 10 per tutto l'edificio con i limiti attuali, che naturalmente comporterebbe l'adeguamento delle strutture già realizzate di tutto l'edificio.
In tale caso, fosse irremovibile, conviene chiudere il PDC senza varianti, e successivamente fare una nuova pratica, che permette le variazioni come detto sopra.

gfrank

Re: Variante pdc

Inviato: mar ott 21, 2008 13:01
da spirit
ancora grazie dell'aiuto!
non ho capito una cosa...le verifiche che mi hai elencato a quale dei seguenti interventi corrispondono?
- Nuova installazione di impianti termici in edifici esistenti o ristrutturazione degli stessi impianti oppure:
- Ristrutturazioni totali inferiori a 1000 m² o parziali, manutenzione straordinaria dell’involucro edilizio e ampliamenti volumetrici minori del 20% oppure
- Ampliamento dell’edificio nel caso che lo stesso ampliamento risulti volumetricamente superiore al 20% dell’intero edificio esistente

ovviamente la scelta fra la seconda e la terza dipende dalla percentuale di aumento volumetrico.

Oppure non essendo ancora fatta la fine lavori devo considerarlo ancora come "nuova costruzione"?

Re: Variante pdc

Inviato: mar ott 21, 2008 13:06
da gfrank
Ampl. > 20% All I comma 1 art. 3 c2 lett. B

Scarica questa utility dal sito edilclima:

http://www.edilclima.it/it/supporto/scheda.php?id=8089

gfrank

Re: Variante pdc

Inviato: mar ott 21, 2008 13:24
da gfrank
spirit ha scritto:....
ovviamente la scelta fra la seconda e la terza dipende dalla percentuale di aumento volumetrico.
Ovviamente!

spirit ha scritto:.... Oppure non essendo ancora fatta la fine lavori devo considerarlo ancora come "nuova costruzione"?
... sei matto.. :shock: ... difficile che i valori limite attuali siano rispettati con quanto costruito e progettato a valori del 2005 !

gfrank

Re: Variante pdc

Inviato: mer ott 22, 2008 11:38
da Rocco Rizzo
spirit ha scritto: Oppure non essendo ancora fatta la fine lavori devo considerarlo ancora come "nuova costruzione"?
A mio modesto parere: Essendo la costruzione non ancora terminata per il semplice fatto che non è stata fatta la fine lavori, la variante richiesta al comune altro non è che una "variante in corso d'opera", quindi il riferimento alla procedure edilizia è sempre la "nuova costruzione",. Questo significa che non si deve applicare a livello termico nulla che abbia a che fare con interventi su "edificio esistente". Ergo la L10 da farsi è quella relativa al 192, si tratta di rifarla (adeguarla) per corrispondere alle modifiche introdotte con la variante. Naturalmente visto che si sono introdotti nuovi locali riscaldati, questi dovranno avere le parti opache e gli infissi con trasmittanze a norma, (a norma con il 192, d'altronde nella precedente L10 tali elementi tipo le pareti dell'interato, credo non siano stati indicati in quanto non erano "ancora" elementi disperdenti di locale riscaldato, ergo nessuno potrà contestare che precedentemente non erano adeguati in termini di trasmittanza. :-) )

Altro piccolo suggerimento: si provi comunque a fare il calcolo con il 311!, difatti con il 311 una volta che è rispettato l'EPI è concesso di sforare del 30% la trasmittanza delle singole componenti opache e trasparenti. Quindi non è detto che le pareti attuali non siano adeguate.

Re: Variante pdc

Inviato: mer ott 22, 2008 12:42
da gfrank
Rocco Rizzo ha scritto:....
A mio modesto parere: Essendo la costruzione non ancora terminata per il semplice fatto che non è stata fatta la fine lavori, la variante richiesta al comune altro non è che una "variante in corso d'opera", quindi il riferimento alla procedure edilizia è sempre la "nuova costruzione",. Questo significa che non si deve applicare a livello termico nulla che abbia a che fare con interventi su "edificio esistente". Ergo la L10 da farsi è quella relativa al 192, si tratta di rifarla (adeguarla) per corrispondere alle modifiche introdotte con la variante. .....
Non sono del tuo parere. La variante che richiedi oggi, deve rispettare le norme vigenti oggi, non quelle del progetto originale.
Naturalmente, le norme vigenti, si applicano solo sulla parte che è stata "variata".

gfrank

Re: Variante pdc

Inviato: mer ott 22, 2008 15:42
da Rocco Rizzo
gfrank ha scritto:
Non sono del tuo parere. La variante che richiedi oggi, deve rispettare le norme vigenti oggi, non quelle del progetto originale.
Naturalmente, le norme vigenti, si applicano solo sulla parte che è stata "variata".

gfrank
Certamente gfrank non posso che concordare con te! la norma va rispettata ed aggiungo io va sfruttata nelle sue articolazioni. Allora se la norma ci dice che per la parte variata è tale solo se si è operata "ristrutturazioni totali o parziali, manutenzione straordinaria dell’involucro edilizio", (art. 3 comma 2 punito C 1 ) la ristrutturazioni totali o parziali mi pare non possa esserci atteso che compete gli edifici esistenti e qui siamo in variante in corso d'opera su nuova costruzione, la "manutenzione straordinaria dell’involucro edilizio" per espressa indicazione di SPIRITS non viene contemplata. Questo mi sembra corrispondere al fatto che la parte variata non comporti problematiche di modificazione dell'involucro edilizio, tali da giustificare un'adeguamento normativo dal punto di vista del termico.
Per questo riterrei applicabile ancora il i valori del 192 con una relazione L10 di piccoli aggiustamententi alla precedente relazione.
A ogni modo nel caso specifico, visto che si aggiungono dei locali da riscaldare che in massima parte dovrebbero essere interni all'involucro edilizio, molto probabilmente porteranno ad un miglioramento del rapporto fra superficie disperdente e volume riscaldato, con ciò l'EPI della 311 dovrebbe non essere molto differente del corrispondente FEAP del 192 (ragiono a naso), inoltre la possibilità di sforare del 30% le trasmittanze dell'involucro offerta dal 311, dovrebbe concorrere positivamente a provare a vedere se il tutto torna con il 311, in tal caso avremmo tagliato la testa al toro e svolto tutto col 311.

Re: Variante pdc

Inviato: mer ott 22, 2008 16:17
da spirit
mi sa che ho le idee più confuse di prima...

ipotesi 1: aggiorno e verifico la relazione L10 già presentata seondo il 192 considerandolo ancora "edificio di nuova costruzione"

ipotesi 2: aggiorno secondo 311 considerandolo - Ristrutturazioni totali inferiori a 1000 m² o parziali, manutenzione straordinaria dell’involucro edilizio e ampliamenti volumetrici minori del 20% oppure - Ampliamento dell’edificio nel caso che lo stesso ampliamento risulti volumetricamente superiore al 20% dell’intero edificio esistente

ipotesi 3: aggiorno secondo 311 considerandolo ancora "edificio di nuova costruzione" se mi ritrovo con i conti sono fortunato altrimenti devo passare all'ipotesi 1 o 2.

Proviamo a concludere...chi vota per una delle tre ipotesi...seguirò quella più gettonata.

Re: Variante pdc

Inviato: mer ott 22, 2008 16:51
da Rocco Rizzo
VAi con la ipotesi 3! in un caso simile al tuo mi è tornata sforando alcune U entro il 30%

Re: Variante pdc

Inviato: mer ott 22, 2008 17:47
da gfrank
Rocco Rizzo ha scritto: ... cut ... Certamente gfrank non posso che concordare con te! la norma va rispettata ed aggiungo io va sfruttata nelle sue articolazioni. ... cut ... cut ....
A mio parere per ampliamento non è inteso un ampliamento "edilizio", ma invece di "volume riscaldato"
Io ritengo che i limiti della verifica siano quelli indicati dal 311, o meglio, quelli esistenti alla data che è stata inoltrata la variante e non quelli del 192 quando è stato presentato il primo PDC.
Se poi, all'atto della verifica le strutture esistenti rientrano nei valori limite del 311, tanto meglio, se invece non rientrano deve adeguarle ai limiti richesti dal 311.

gfrank

P.S. C'e una discussione similare nell'alto post

Re: Variante pdc

Inviato: gio ott 23, 2008 13:14
da gfrank
spirit ha scritto:mi sa che ho le idee più confuse di prima...

ipotesi 1: aggiorno e verifico la relazione L10 già presentata seondo il 192 considerandolo ancora "edificio di nuova costruzione"

ipotesi 2: aggiorno secondo 311 considerandolo - Ristrutturazioni totali inferiori a 1000 m² o parziali, manutenzione straordinaria dell’involucro edilizio e ampliamenti volumetrici minori del 20% oppure - Ampliamento dell’edificio nel caso che lo stesso ampliamento risulti volumetricamente superiore al 20% dell’intero edificio esistente

ipotesi 3: aggiorno secondo 311 considerandolo ancora "edificio di nuova costruzione" se mi ritrovo con i conti sono fortunato altrimenti devo passare all'ipotesi 1 o 2.

Proviamo a concludere...chi vota per una delle tre ipotesi...seguirò quella più gettonata.

Il caso corretto è il n. 2. Nuova L10, limitata al solo amoliamento, con verifica secondo i valori previsti dal 311

gfrank