dubbi....
Moderatore: Edilclima
dubbi....
devo fare una pratica per il 55% per l installazione di solare e sostituzione caldaia,ho alcuni dubbi in merito pero:
in questo caso l'asseverazione puo essere omessa,tenendo buona solo la dichiarazione del costruttore del materiale?
(per la caldaia il rendimento,i collettori la garanzia di 5 anni,del bollitore 2,ec..)o devo per forza farla io?
Purtroppo ho un locale dove vi sono due terminali dei quali ad uno non è stata montata la termostatica ed un altro radiatore in un altro locale che per motivi di montaggio non è stato possibile installare...posso chiudere un occhio?non vorrei fare stupidate anche perchè l'abitazione in oggetto è dotata di riscaldamento anche al piano inferiore (dichiarato cantina) e a tutti gli effetti non abitabile!
Essendo in lombardia devo redigere anche l'ACE,credo di realizzarlo senza tenere conto del piano inferiore,voi che dite?
in questo caso l'asseverazione puo essere omessa,tenendo buona solo la dichiarazione del costruttore del materiale?
(per la caldaia il rendimento,i collettori la garanzia di 5 anni,del bollitore 2,ec..)o devo per forza farla io?
Purtroppo ho un locale dove vi sono due terminali dei quali ad uno non è stata montata la termostatica ed un altro radiatore in un altro locale che per motivi di montaggio non è stato possibile installare...posso chiudere un occhio?non vorrei fare stupidate anche perchè l'abitazione in oggetto è dotata di riscaldamento anche al piano inferiore (dichiarato cantina) e a tutti gli effetti non abitabile!
Essendo in lombardia devo redigere anche l'ACE,credo di realizzarlo senza tenere conto del piano inferiore,voi che dite?
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Re: dubbi....
Dunque: la certificazione ti serve perchè hai a che fare con la caldaia (se fosse solo solare potresti non farla). L'assevrazione, però, non serve per la caldaia (se < a 100 kW ti basta la dichiarazione a 4 stelle del costruttore) ma ti serve per il solare. Quindi, nel tuo caso, devi fare sia una che l'altra. Sul fatto che poi tu, essendo certificatore, non possa asseverare... sembra che sia così (anche se non ne capisco il motivo).roberto.p ha scritto:devo fare una pratica per il 55% per l installazione di solare e sostituzione caldaia,ho alcuni dubbi in merito pero:
in questo caso l'asseverazione puo essere omessa,tenendo buona solo la dichiarazione del costruttore del materiale?
(per la caldaia il rendimento,i collettori la garanzia di 5 anni,del bollitore 2,ec..)o devo per forza farla io?
Purtroppo ho un locale dove vi sono due terminali dei quali ad uno non è stata montata la termostatica ed un altro radiatore in un altro locale che per motivi di montaggio non è stato possibile installare...posso chiudere un occhio?non vorrei fare stupidate anche perchè l'abitazione in oggetto è dotata di riscaldamento anche al piano inferiore (dichiarato cantina) e a tutti gli effetti non abitabile!
Essendo in lombardia devo redigere anche l'ACE,credo di realizzarlo senza tenere conto del piano inferiore,voi che dite?
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Re: dubbi....
Per il secondo quesito... tu certifica solamente i locali abitabili: se ci fosse un controllo del Comune le superfici potrebbero risultare diverse (tra quelle accatastae e quelle della certificazione). se fossi in te considerei i locali sottostanti non riscaldati, spiegando bene al cliente il motivo per cui non consideri i locali sottostantiroberto.p ha scritto:devo fare una pratica per il 55% per l installazione di solare e sostituzione caldaia,ho alcuni dubbi in merito pero:
in questo caso l'asseverazione puo essere omessa,tenendo buona solo la dichiarazione del costruttore del materiale?
(per la caldaia il rendimento,i collettori la garanzia di 5 anni,del bollitore 2,ec..)o devo per forza farla io?
Purtroppo ho un locale dove vi sono due terminali dei quali ad uno non è stata montata la termostatica ed un altro radiatore in un altro locale che per motivi di montaggio non è stato possibile installare...posso chiudere un occhio?non vorrei fare stupidate anche perchè l'abitazione in oggetto è dotata di riscaldamento anche al piano inferiore (dichiarato cantina) e a tutti gli effetti non abitabile!
Essendo in lombardia devo redigere anche l'ACE,credo di realizzarlo senza tenere conto del piano inferiore,voi che dite?
Re: dubbi....
Davidedada905 ha scritto:Per il secondo quesito... tu certifica solamente i locali abitabili: se ci fosse un controllo del Comune le superfici potrebbero risultare diverse (tra quelle accatastae e quelle della certificazione). se fossi in te considerei i locali sottostanti non riscaldati, spiegando bene al cliente il motivo per cui non consideri i locali sottostantiroberto.p ha scritto:devo fare una pratica per il 55% per l installazione di solare e sostituzione caldaia,ho alcuni dubbi in merito pero:
in questo caso l'asseverazione puo essere omessa,tenendo buona solo la dichiarazione del costruttore del materiale?
(per la caldaia il rendimento,i collettori la garanzia di 5 anni,del bollitore 2,ec..)o devo per forza farla io?
Purtroppo ho un locale dove vi sono due terminali dei quali ad uno non è stata montata la termostatica ed un altro radiatore in un altro locale che per motivi di montaggio non è stato possibile installare...posso chiudere un occhio?non vorrei fare stupidate anche perchè l'abitazione in oggetto è dotata di riscaldamento anche al piano inferiore (dichiarato cantina) e a tutti gli effetti non abitabile!
Essendo in lombardia devo redigere anche l'ACE,credo di realizzarlo senza tenere conto del piano inferiore,voi che dite?
infatti per questo volevo agire cosi,dato che è gia successo che tra la legge 10 e l ACE c'era una netta differenza tra i consumi ed il tecnico comunale si è insospettito e non ha timbrato l attestato

ma per il solare non bastavano solo le garanzie come spiega il decreto?
La compilazione on lline deve avvenire invece in un unica tranche invece?solare + caldaia giustO?
Re: dubbi....
Già, e così per parare il c..o a chi ha commesso l'abuso, si mette nei guai il certificatore ... perchè alla fine, il valore di EPH viene falsato.Davidedada905 ha scritto:Per il secondo quesito... tu certifica solamente i locali abitabili: se ci fosse un controllo del Comune le superfici potrebbero risultare diverse (tra quelle accatastae e quelle della certificazione). se fossi in te considerei i locali sottostanti non riscaldati, spiegando bene al cliente il motivo per cui non consideri i locali sottostantiroberto.p ha scritto:devo fare una pratica per il 55% per l installazione di solare e sostituzione caldaia,ho alcuni dubbi in merito pero:
in questo caso l'asseverazione puo essere omessa,tenendo buona solo la dichiarazione del costruttore del materiale?
(per la caldaia il rendimento,i collettori la garanzia di 5 anni,del bollitore 2,ec..)o devo per forza farla io?
Purtroppo ho un locale dove vi sono due terminali dei quali ad uno non è stata montata la termostatica ed un altro radiatore in un altro locale che per motivi di montaggio non è stato possibile installare...posso chiudere un occhio?non vorrei fare stupidate anche perchè l'abitazione in oggetto è dotata di riscaldamento anche al piano inferiore (dichiarato cantina) e a tutti gli effetti non abitabile!
Essendo in lombardia devo redigere anche l'ACE,credo di realizzarlo senza tenere conto del piano inferiore,voi che dite?
Sarebbe invece opportuno che il committente sistemasse l'abuso, tra l'altro si tratterebbe di dichiarare che viene riscaldata anche la cantina (se non è vietato dal regolamento comunale), oppure fai togliere i caloriferi in cantina, fai mettere i tappi sulle tubazioni AR (fotografi la situazione al momento di fare l'ACE), ed allora potresti escludere il piano cantina dall'ACE.
Questo dovresti dire al tuo committente ....
Non voglio fare la morale a nessuno, ma se ci sono tecnici energetici disponibili a far passare tutto, ... è inutele lamentarsi delle procedure più o meno valide, dei continui stravolgimenti delle norme legislative, e non da ultimo della competenza (leggasi serietà) professionale che dovrebbe essere la base della professione.
Ogni tanto, nel forum, si leggono lamentele dei tecnici progettisti, in riferimento alle esecuzioni impiantistiche che sono eseguite "fuori norma" . Se si è disponibili a far passare tutto, si è al medesimo livello ....
Comportandosi in questo modo, alla fine, hanno ragione i furbi ....
gfrank
Re: dubbi....
gfrank ha scritto:Già, e così per parare il c..o a chi ha commesso l'abuso, si mette nei guai il certificatore ... perchè alla fine, il valore di EPH viene falsato.Davidedada905 ha scritto:Per il secondo quesito... tu certifica solamente i locali abitabili: se ci fosse un controllo del Comune le superfici potrebbero risultare diverse (tra quelle accatastae e quelle della certificazione). se fossi in te considerei i locali sottostanti non riscaldati, spiegando bene al cliente il motivo per cui non consideri i locali sottostantiroberto.p ha scritto:devo fare una pratica per il 55% per l installazione di solare e sostituzione caldaia,ho alcuni dubbi in merito pero:
in questo caso l'asseverazione puo essere omessa,tenendo buona solo la dichiarazione del costruttore del materiale?
(per la caldaia il rendimento,i collettori la garanzia di 5 anni,del bollitore 2,ec..)o devo per forza farla io?
Purtroppo ho un locale dove vi sono due terminali dei quali ad uno non è stata montata la termostatica ed un altro radiatore in un altro locale che per motivi di montaggio non è stato possibile installare...posso chiudere un occhio?non vorrei fare stupidate anche perchè l'abitazione in oggetto è dotata di riscaldamento anche al piano inferiore (dichiarato cantina) e a tutti gli effetti non abitabile!
Essendo in lombardia devo redigere anche l'ACE,credo di realizzarlo senza tenere conto del piano inferiore,voi che dite?
Sarebbe invece opportuno che il committente sistemasse l'abuso, tra l'altro si tratterebbe di dichiarare che viene riscaldata anche la cantina (se non è vietato dal regolamento comunale), oppure fai togliere i caloriferi in cantina, fai mettere i tappi sulle tubazioni AR (fotografi la situazione al momento di fare l'ACE), ed allora potresti escludere il piano cantina dall'ACE.
Questo dovresti dire al tuo committente ....
Non voglio fare la morale a nessuno, ma se ci sono tecnici energetici disponibili a far passare tutto, ... è inutele lamentarsi delle procedure più o meno valide, dei continui stravolgimenti delle norme legislative, e non da ultimo della competenza (leggasi serietà) professionale che dovrebbe essere la base della professione.
Ogni tanto, nel forum, si leggono lamentele dei tecnici progettisti, in riferimento alle esecuzioni impiantistiche che sono eseguite "fuori norma" . Se si è disponibili a far passare tutto, si è al medesimo livello ....
Comportandosi in questo modo, alla fine, hanno ragione i furbi ....
gfrank
è ASSOLUTAMENTE VERO cio che dici,ma vaglielo a spiegare a delle persone di 70 anni...la maggioranza se non quasi tutti gli impianti sono abusivi,i regolamenti edilizi locali parlano chiaro.
Cosa fai?gli fai togliere il riscaldamento a tutti?ti mandano a c...e scusa eh!
Quando progetto un impianto nuovo è un discorso,quando vado ad intervenire su cose vecche fatte da altri cosa fai?
O fai finta di non vedere o lasci il lavoro a volte.
Che poi le norme siano uscite dai cartoni delle merendine è un altro discorso,anche il discorso dei tappi...cosa faccio,il furbo?
gli faccio vedere solo la predisposizione e dopo che ho fatto tutto rimetto i radiatori???mi sembra piu presa per il c..o questa che non considerare un volume a questo punto.
Re: dubbi....
Forse non mi sono espresso correttamente:
- la prima parte era un consiglio (a mio parere) alternativo al post precedente, che diceva di non considerare il riscaldamento nel piano inferiore (tout-court) nel redgere il certificato.
Quanto meno, in caso di controllo in sito, con la foto senza caloriferi e le tubazioni di AR tappate, nel piano inferiore, puoi dimostrare che effettivamente al momento del tuo sopralluogo l'impianto di distribuzione e di emissione era come lo hai dichiarato nell'ACE/AQE.
Questo mio consiglio era espresso allo scopo di non assumerti responsabilità per dichiarazioni mendaci, nel tuo caso rese in seguito a lavori e responsabilità di altri.
Quindi evitare che tu, nel compilare il certificato, dichiari il falso.
Fare mettere dei tappi sulle tubazioni e togliere i caloriferi nel piano inferiore, corrisponde di fatto a ripristinare l'impianto nella situazione iniziale, come doveva essere realizzato
... e non "favole uscite nelle merendine"... o fare "il furbo" ...
...magari, è il compianto nonnino 70enne che invece, fa il furbo ! o no?
Naturalmente, fai come credi ...
gfrank
- la prima parte era un consiglio (a mio parere) alternativo al post precedente, che diceva di non considerare il riscaldamento nel piano inferiore (tout-court) nel redgere il certificato.
Quanto meno, in caso di controllo in sito, con la foto senza caloriferi e le tubazioni di AR tappate, nel piano inferiore, puoi dimostrare che effettivamente al momento del tuo sopralluogo l'impianto di distribuzione e di emissione era come lo hai dichiarato nell'ACE/AQE.
Questo mio consiglio era espresso allo scopo di non assumerti responsabilità per dichiarazioni mendaci, nel tuo caso rese in seguito a lavori e responsabilità di altri.
Quindi evitare che tu, nel compilare il certificato, dichiari il falso.

Fare mettere dei tappi sulle tubazioni e togliere i caloriferi nel piano inferiore, corrisponde di fatto a ripristinare l'impianto nella situazione iniziale, come doveva essere realizzato


...magari, è il compianto nonnino 70enne che invece, fa il furbo ! o no?
Naturalmente, fai come credi ...



gfrank
Re: dubbi....
si scusa,forse ho usato un tono un po maleducato,non era mia intenzione,
è che volevo sottolineare i 1000 problemi a cui ci troviamo davanti ogni volta che dobbiamo mettere una firma su un maledetto foglio di carta.
Pero la realtà è che se uno ha una casa la riscalda tutta!non metà si e meta no
Lo so anche io che mi taglio le p...e da solo se ce un controllo!
oggi ho iniziato a fare l ace senza la cantina...
anche se sto pensando una cosa,dato che è una casa degli anni 70 non cè nessun tipo di documento che attesti gli impianti.Io potrei dire che il committente mi ha incaricato di fare tutto cio che serviva per la detrazione statale.Non spetta a me dichiarare gli impianti a norma,mi limito solo a rilevare la situazione che mi si presenta davanti,o no?
Brutta situazione,ilavori sono tutti finiti,il signore ha già pagato tutti...e che gli dico che non faccio piu il lavoro?
Credo che l'ultima ipotesi sia la strada piu facile.per il fatto delle VT potrei non produrre l'asseverazione cosi me ne esco anche da quello...
è che volevo sottolineare i 1000 problemi a cui ci troviamo davanti ogni volta che dobbiamo mettere una firma su un maledetto foglio di carta.
Pero la realtà è che se uno ha una casa la riscalda tutta!non metà si e meta no

Lo so anche io che mi taglio le p...e da solo se ce un controllo!
oggi ho iniziato a fare l ace senza la cantina...
anche se sto pensando una cosa,dato che è una casa degli anni 70 non cè nessun tipo di documento che attesti gli impianti.Io potrei dire che il committente mi ha incaricato di fare tutto cio che serviva per la detrazione statale.Non spetta a me dichiarare gli impianti a norma,mi limito solo a rilevare la situazione che mi si presenta davanti,o no?
Brutta situazione,ilavori sono tutti finiti,il signore ha già pagato tutti...e che gli dico che non faccio piu il lavoro?
Credo che l'ultima ipotesi sia la strada piu facile.per il fatto delle VT potrei non produrre l'asseverazione cosi me ne esco anche da quello...
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Re: dubbi....
giusto qualche giorno fa ho avuto risposta del cened
sul fatto che CHI CERTIFICA PUO' ASSEVERARE!
Gentile professionista
il certificatore energetico può redigere anche l'asseverazione necessaria per la detrazione fiscale.
Cordiali saluti
CENED -CESTEC S.p.A
Organismo regionale di accreditamento
per la certificazione energetica
Tel. 02 45487126
(lun-ven 10.00-12.00 14.30-16.30)
Fax 02 36586040
info@cened.it
sul fatto che CHI CERTIFICA PUO' ASSEVERARE!
Gentile professionista
il certificatore energetico può redigere anche l'asseverazione necessaria per la detrazione fiscale.
Cordiali saluti
CENED -CESTEC S.p.A
Organismo regionale di accreditamento
per la certificazione energetica
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"Chi non lavora non fa l'amore"
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Re: dubbi....
Vorrei aggiungere una cosa... io non sono tenuto a vedere dove vanno i tubi.. nel senso:gfrank ha scritto:Forse non mi sono espresso correttamente:
- la prima parte era un consiglio (a mio parere) alternativo al post precedente, che diceva di non considerare il riscaldamento nel piano inferiore (tout-court) nel redgere il certificato.
Quanto meno, in caso di controllo in sito, con la foto senza caloriferi e le tubazioni di AR tappate, nel piano inferiore, puoi dimostrare che effettivamente al momento del tuo sopralluogo l'impianto di distribuzione e di emissione era come lo hai dichiarato nell'ACE/AQE.
Questo mio consiglio era espresso allo scopo di non assumerti responsabilità per dichiarazioni mendaci, nel tuo caso rese in seguito a lavori e responsabilità di altri.
Quindi evitare che tu, nel compilare il certificato, dichiari il falso.![]()
Fare mettere dei tappi sulle tubazioni e togliere i caloriferi nel piano inferiore, corrisponde di fatto a ripristinare l'impianto nella situazione iniziale, come doveva essere realizzato... e non "favole uscite nelle merendine"... o fare "il furbo" ...
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...magari, è il compianto nonnino 70enne che invece, fa il furbo ! o no?
Naturalmente, fai come credi ...![]()
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gfrank
se il cliente mi dice, e le carte catastali lo confermano, che per esempio il sottotetto non è abitato, poi lui gli ha infilato due radiatori e ci ha fatto una camera, io gli dovrei dire: no DEVI farmi vedere tutti gli ambienti altrimenti non certifico?
Vediamo di capirci... tutto sarebbe bello se il mondo funzionasse bene, ma purtoppo non è così e soprattutto su queste Certificazioni, fatte con il sw CENED che sono a dir poco ridicole, io dovrei mettere nei casini il Committente che, alla fine di tutti i bei discorsi, è quello che mi paga la fattura???
Re: dubbi....
Davidedada905 ha scritto:Vorrei aggiungere una cosa... io non sono tenuto a vedere dove vanno i tubi.. nel senso:gfrank ha scritto:Forse non mi sono espresso correttamente:
- la prima parte era un consiglio (a mio parere) alternativo al post precedente, che diceva di non considerare il riscaldamento nel piano inferiore (tout-court) nel redgere il certificato.
Quanto meno, in caso di controllo in sito, con la foto senza caloriferi e le tubazioni di AR tappate, nel piano inferiore, puoi dimostrare che effettivamente al momento del tuo sopralluogo l'impianto di distribuzione e di emissione era come lo hai dichiarato nell'ACE/AQE.
Questo mio consiglio era espresso allo scopo di non assumerti responsabilità per dichiarazioni mendaci, nel tuo caso rese in seguito a lavori e responsabilità di altri.
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gfrank
se il cliente mi dice, e le carte catastali lo confermano, che per esempio il sottotetto non è abitato, poi lui gli ha infilato due radiatori e ci ha fatto una camera, io gli dovrei dire: no DEVI farmi vedere tutti gli ambienti altrimenti non certifico?
Vediamo di capirci... tutto sarebbe bello se il mondo funzionasse bene, ma purtoppo non è così e soprattutto su queste Certificazioni, fatte con il sw CENED che sono a dir poco ridicole, io dovrei mettere nei casini il Committente che, alla fine di tutti i bei discorsi, è quello che mi paga la fattura???
quoto!!!

sto povero signore appena gli ho dato l offerta è corso subito a fare il bonifico...
un ultima cosa,ho visto e l abitazione è il subalterno 1 e ce un subalterno 2 di circa 22 mq...il che deduco sia il box/cantina...dato che l ace devo farlo sull abitazione nella compilazione mettero il sub.1 e del 2 invece non dovrei neanche interessarmi...no?
-
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Re: dubbi....
si secondo me è così... anche se, evidentemente, qualcuno la pensa diversamente. Io non discuto sul giusto o sbagliato... penso anch'io che le cose corrette sono come dice gfrank. Ma non siamo noi i giudici ,dato che se non lo fai tu lo fa il Certficatore di fanco a te, io penso un po' anche ai miei interessi. Anche perchè non mi sembra di rubare nullaroberto.p ha scritto:Davidedada905 ha scritto:Vorrei aggiungere una cosa... io non sono tenuto a vedere dove vanno i tubi.. nel senso:gfrank ha scritto:Forse non mi sono espresso correttamente:
- la prima parte era un consiglio (a mio parere) alternativo al post precedente, che diceva di non considerare il riscaldamento nel piano inferiore (tout-court) nel redgere il certificato.
Quanto meno, in caso di controllo in sito, con la foto senza caloriferi e le tubazioni di AR tappate, nel piano inferiore, puoi dimostrare che effettivamente al momento del tuo sopralluogo l'impianto di distribuzione e di emissione era come lo hai dichiarato nell'ACE/AQE.
Questo mio consiglio era espresso allo scopo di non assumerti responsabilità per dichiarazioni mendaci, nel tuo caso rese in seguito a lavori e responsabilità di altri.
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se il cliente mi dice, e le carte catastali lo confermano, che per esempio il sottotetto non è abitato, poi lui gli ha infilato due radiatori e ci ha fatto una camera, io gli dovrei dire: no DEVI farmi vedere tutti gli ambienti altrimenti non certifico?
Vediamo di capirci... tutto sarebbe bello se il mondo funzionasse bene, ma purtoppo non è così e soprattutto su queste Certificazioni, fatte con il sw CENED che sono a dir poco ridicole, io dovrei mettere nei casini il Committente che, alla fine di tutti i bei discorsi, è quello che mi paga la fattura???
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sto povero signore appena gli ho dato l offerta è corso subito a fare il bonifico...
un ultima cosa,ho visto e l abitazione è il subalterno 1 e ce un subalterno 2 di circa 22 mq...il che deduco sia il box/cantina...dato che l ace devo farlo sull abitazione nella compilazione mettero il sub.1 e del 2 invece non dovrei neanche interessarmi...no?
Re: dubbi....
in effetti,stando a quello che abbiamo detto...nessuno di noi dovrebbe lavorare...non lo faccio io,il committente chiama te e lo fai te!
Purtroppoci ritroviamo tra i comuni e i committenti,alla fine non è giusto che paghiamo noi per "danni" fatti da altri.
Ovvio che sul nuovo si applica interamente la normativa!
Volevo solo confrontarmi con colleghi che penso che anche loro non sanno dove sbattere la testa
Purtroppoci ritroviamo tra i comuni e i committenti,alla fine non è giusto che paghiamo noi per "danni" fatti da altri.
Ovvio che sul nuovo si applica interamente la normativa!
Volevo solo confrontarmi con colleghi che penso che anche loro non sanno dove sbattere la testa
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Re: dubbi....
Esattamente, anche io ho i rimorsi di coscienza... e ovviamente sul nuovo non ci sono problemi.roberto.p ha scritto:in effetti,stando a quello che abbiamo detto...nessuno di noi dovrebbe lavorare...non lo faccio io,il committente chiama te e lo fai te!
Purtroppoci ritroviamo tra i comuni e i committenti,alla fine non è giusto che paghiamo noi per "danni" fatti da altri.
Ovvio che sul nuovo si applica interamente la normativa!
Volevo solo confrontarmi con colleghi che penso che anche loro non sanno dove sbattere la testa
PS: per l'Enea puoi fare una unica pratica inserendo entrambi i commi della Finanziaria
Re: dubbi....
Dal mio punto di vista, si in quanto dovendo certificare tutto l'impianto termico, dal generatore al sistema di emissione. Devi verificare tutto!Davidedada905 ha scritto: .....
Vorrei aggiungere una cosa... io non sono tenuto a vedere dove vanno i tubi.. nel senso:
se il cliente mi dice, e le carte catastali lo confermano, che per esempio il sottotetto non è abitato, poi lui gli ha infilato due radiatori e ci ha fatto una camera, io gli dovrei dire: no DEVI farmi vedere tutti gli ambienti altrimenti non certifico?
Secondo te, cosa succede, se domani il Cened controlla sul posto il tuo ACe e scopre che non hai inserito nella certificazione i radiatori del sottotetto, e naturalmente la supeficie disperdente del tetto, ecc..?
Non ho mai detto che non si deve certificare (ne perdere l'incarico) ma certificare lo stato effettivamente esistente (scopo della certificazione).
Infatti, all'inizio della discussione e a fronte del caso di roberto.p che, come sembra, ha in un primo tempo certificato tutto l'impianto (o avrebbe voluto farlo), ha dovuto ritornare sui suoi passi in quanto il tecnico comunale ha avuto "sentore" che qualcosa non andava (nel caso l'uso di locali in modo diverso), lo stesso roberto.p chiedeva pareri in merito ad escludere dalla certificazione il piano sottostante.
Tra l'altro, oggi che ha fornito, ulteriori chiarimenti (il piano sottostante è una U.I. a se stante), deve escluderla dall'ACE e ripartire la potenza termica della caldaia in funzione del volume riscaldato oggetto di certificazione (c.f.r. istruzioni Cened).
Ribadisco anche che il certificatore non deputato a fare nessuna verifica sulla regolarità della L10, ne su regolarità urbanistica-edilizia dell'immobile.
Non entro nel merito della validità "tecnica" del sw Cened, che è stato discusso più volte nel sito, ma tu stesso ti contraddici.Davidedada905 ha scritto: Vediamo di capirci... tutto sarebbe bello se il mondo funzionasse bene, ma purtoppo non è così e soprattutto su queste Certificazioni, fatte con il sw CENED che sono a dir poco ridicole, io dovrei mettere nei casini il Committente che, alla fine di tutti i bei discorsi, è quello che mi paga la fattura???
Infatti dici che il sw Cened è una "ciofeca", pero ti faccio natare che fare un ACE che non tiene conto di tutti gli ambienti riscaldati della medesima UI e di tutti i terminali dell'impianto termico (come nel caso da te prospettato con il sottotetto), è sicuramente una certificazione "tecnicamente" non corretta, passibile delle sanzioni previste dalla legislazione. Inoltre al committente l'ADE potrebbe recocare (restituire) le detrazioni fiscali.

Vedi tu ...

E questo, a rafforzativo della seconda parte del mio iniziale intervento: ci si lamenta di leggi e leggine che vanificano l'attuazione di un corretto risparmio energetico, però quando ci è comodo, non abbiano nessun scrupolo a "derogare" secondo il nostro interesse!
Mi sai dire la differenza di comportamento tecnico e professionale, tra due tecnici che redigono una ipotetica L 10 che esclude dal calcolo i caloriferi nel sottotetto (come nell'esempio da te richiamato) e la redazione di un ACE che certifica l'immobile senza considerare riscaldato il medesimo sottotetto, al solo scopo di non perdere l'incarico ed incassare la parcella?

gfrank
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Re: dubbi....
Ma guarda, io sono tendenzialmente d'accordo con te...gfrank ha scritto:Dal mio punto di vista, si in quanto dovendo certificare tutto l'impianto termico, dal generatore al sistema di emissione. Devi verificare tutto!Davidedada905 ha scritto: .....
Vorrei aggiungere una cosa... io non sono tenuto a vedere dove vanno i tubi.. nel senso:
se il cliente mi dice, e le carte catastali lo confermano, che per esempio il sottotetto non è abitato, poi lui gli ha infilato due radiatori e ci ha fatto una camera, io gli dovrei dire: no DEVI farmi vedere tutti gli ambienti altrimenti non certifico?
Secondo te, cosa succede, se domani il Cened controlla sul posto il tuo ACe e scopre che non hai inserito nella certificazione i radiatori del sottotetto, e naturalmente la supeficie disperdente del tetto, ecc..?
Non ho mai detto che non si deve certificare (ne perdere l'incarico) ma certificare lo stato effettivamente esistente (scopo della certificazione).
Infatti, all'inizio della discussione e a fronte del caso di roberto.p che, come sembra, ha in un primo tempo certificato tutto l'impianto (o avrebbe voluto farlo), ha dovuto ritornare sui suoi passi in quanto il tecnico comunale ha avuto "sentore" che qualcosa non andava (nel caso l'uso di locali in modo diverso), lo stesso roberto.p chiedeva pareri in merito ad escludere dalla certificazione il piano sottostante.
Tra l'altro, oggi che ha fornito, ulteriori chiarimenti (il piano sottostante è una U.I. a se stante), deve escluderla dall'ACE e ripartire la potenza termica della caldaia in funzione del volume riscaldato oggetto di certificazione (c.f.r. istruzioni Cened).
Ribadisco anche che il certificatore non deputato a fare nessuna verifica sulla regolarità della L10, ne su regolarità urbanistica-edilizia dell'immobile.
Non entro nel merito della validità "tecnica" del sw Cened, che è stato discusso più volte nel sito, ma tu stesso ti contraddici.Davidedada905 ha scritto: Vediamo di capirci... tutto sarebbe bello se il mondo funzionasse bene, ma purtoppo non è così e soprattutto su queste Certificazioni, fatte con il sw CENED che sono a dir poco ridicole, io dovrei mettere nei casini il Committente che, alla fine di tutti i bei discorsi, è quello che mi paga la fattura???
Infatti dici che il sw Cened è una "ciofeca", pero ti faccio natare che fare un ACE che non tiene conto di tutti gli ambienti riscaldati della medesima UI e di tutti i terminali dell'impianto termico (come nel caso da te prospettato con il sottotetto), è sicuramente una certificazione "tecnicamente" non corretta, passibile delle sanzioni previste dalla legislazione. Inoltre al committente l'ADE potrebbe recocare (restituire) le detrazioni fiscali.. E a chi chiederà i danni?
Vedi tu ...![]()
E questo, a rafforzativo della seconda parte del mio iniziale intervento: ci si lamenta di leggi e leggine che vanificano l'attuazione di un corretto risparmio energetico, però quando ci è comodo, non abbiano nessun scrupolo a "derogare" secondo il nostro interesse!
Mi sai dire la differenza di comportamento tecnico e professionale, tra due tecnici che redigono una ipotetica L 10 che esclude dal calcolo i caloriferi nel sottotetto (come nell'esempio da te richiamato) e la redazione di un ACE che certifica l'immobile senza considerare riscaldato il medesimo sottotetto, al solo scopo di non perdere l'incarico ed incassare la parcella?![]()
gfrank
Però se dovesse esserci un contenzionso, credo che sia il proprietario il responsabile di aver realizzato un locale abitato e riscaldato, senza censirlo.
Ti faccio una domanda: all'atto pratico quando fai una certficazione, tu vai a vedere dove vanno i tubi (fai anche carotaggi nei muri per vedere se ci sono T o deviazioni strane) o guardi i radiatori, il collettore in CT e ti fidi di quello che dice il proprietario su quali siano gli ambienti riscaldati perdipiù confortato dagli estratti catastali?
Io ovviamente faccio passare tutti i locali, ma se lui ha messo un radiatore in cantina e io non so nemmeno che c'è la cantina e dal sistema di distribuzione non si riesce a desumere, capisci che diventa un problema. Spesso, tra l'altro, già il fatto di girare tutti gli ambienti dà un po' fastidio al cliente
PS: non voglio assolutamente polemizzare con te anche perchè ritengo che tu sia molto preparato in materia, però, sai, molto spesso, nel mio caso, gli "ideali deontologici" cozzano veramente all'infinito conle necessità e con le esigenze del committente. Io cerco di mediare e di trovare il giusto compromesso (giusto nel senso di non disonesto nel confronti della legge).
Re: dubbi....
Mi trovo in accordo con quanto detto,per il fatto del non mettere dentro la cantina,nell esempio che ho fatto io,il comune poi ha chiesto una dichiarazione con prove fotografiche dell'assenza dell'impianto di riscaldamento,vale a dire svuotamento dell'impianto e rimozione del collettore di distribuzione!
Bisogna starci attenti,ma se tutti rispettassero le normative,tutti questi problemi potremmo evitarceli!
dato che poi ci sono anhce di mezzo soldi statali,i problemi secondo me si aggravano!
Io nella lettera di incarico del committente mi sollevo apertamente dalle responsabilità derivanti dal punto di vista tecnico per la mancata erogazione della detrazione.Essendo tecnico pero devo adempire a tutti i miei doveri,come voglio fare e come faccio di solito,ma se mi trovo chiuso in una scatola devo trovare per forza una scappatoia.
Purtroppo non ho le schede catastali ma solo una visura elettronica,la quale mi dice che ci sono due subalterni,uno composto da 6 vani e l altro da 22 mq...io ho dedotto cosi:
6 vani-abitazione al piano terra
22-mq cantina/box-non riscaldabile non abitabile
e il resto se lo sono perso da qualche parte!
Secondo me puo essere un argomento di interesse a tutti,perchè credo che buona parte degli edifici di casa nostra siano nelle medesime condizioni..quelli piu vecchi,non ci si puo appoggiare su nessuna documentazione a partele schede catastali
,per le piu recenti dotate di relazione L10 credo che ci sia da alzare le antenne (vedi esempio di cui sopra)
Oramai la parcella l ho incassata ed il lavoro lo devo fare..spero solo che vada tutto bene
Bisogna starci attenti,ma se tutti rispettassero le normative,tutti questi problemi potremmo evitarceli!
dato che poi ci sono anhce di mezzo soldi statali,i problemi secondo me si aggravano!
Io nella lettera di incarico del committente mi sollevo apertamente dalle responsabilità derivanti dal punto di vista tecnico per la mancata erogazione della detrazione.Essendo tecnico pero devo adempire a tutti i miei doveri,come voglio fare e come faccio di solito,ma se mi trovo chiuso in una scatola devo trovare per forza una scappatoia.
Purtroppo non ho le schede catastali ma solo una visura elettronica,la quale mi dice che ci sono due subalterni,uno composto da 6 vani e l altro da 22 mq...io ho dedotto cosi:
6 vani-abitazione al piano terra
22-mq cantina/box-non riscaldabile non abitabile
e il resto se lo sono perso da qualche parte!
Secondo me puo essere un argomento di interesse a tutti,perchè credo che buona parte degli edifici di casa nostra siano nelle medesime condizioni..quelli piu vecchi,non ci si puo appoggiare su nessuna documentazione a partele schede catastali
,per le piu recenti dotate di relazione L10 credo che ci sia da alzare le antenne (vedi esempio di cui sopra)
Oramai la parcella l ho incassata ed il lavoro lo devo fare..spero solo che vada tutto bene

Re: dubbi....
scusate se mi intrometto, ma:
chi ha detto che un locale non abitabile debba essere per forza privo di impianto termico? (L'agibilita dei locali non dipende dal fatto che siano o non siano riscaldati)
il catasto non è assolutamente probatorio (anzi spesso è pieno zeppo di errori e poco aggiornato), cio che conta sono le pratiche edilizie presentate presso i comuni e successive varianti
ciao
chi ha detto che un locale non abitabile debba essere per forza privo di impianto termico? (L'agibilita dei locali non dipende dal fatto che siano o non siano riscaldati)
il catasto non è assolutamente probatorio (anzi spesso è pieno zeppo di errori e poco aggiornato), cio che conta sono le pratiche edilizie presentate presso i comuni e successive varianti
ciao
Re: dubbi....
sul regolamento edilizio di alcuni comuni è espressamente menzionato...dave72 ha scritto:scusate se mi intrometto, ma:
chi ha detto che un locale non abitabile debba essere per forza privo di impianto termico? (L'agibilita dei locali non dipende dal fatto che siano o non siano riscaldati)
il catasto non è assolutamente probatorio (anzi spesso è pieno zeppo di errori e poco aggiornato), cio che conta sono le pratiche edilizie presentate presso i comuni e successive varianti
ciao
Re: dubbi....
per fortuna solo di alcuni comuni..che spesso scrivono regolamenti in totale contrasto con la normativa nazionale e regionale (ma bisognerebbe aprire un forum apposito). Trovo assurdo che una lavanderia con h non abitabile o una cantina tutta fuori terra non possano essere riscaldate.. con ciò non vuol dire che approvi di non agire dove esiste una norma..ma azz... se ci si mettono pure i comuni a legiferare...mancano solo i regolamenti rionali... 

- davidemorcy
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Re: dubbi....
Premessa: il 55% è usufruibile innanzitutto se l'edificio in oggetto è accatastato (ovvero esiste) e riscaldato.Pero' l'AdE non richiede nessuna dichiarazione o documentazione che lo attesti (correggetemi se sbaglio) Quindi, nel caso di ristrutturazione globale come faccio a dimostrare, in seguito ad eventuale accertamento, che l'edificio era riscaldato?
"Chi non lavora non fa l'amore"