Buongiorno a tutti, vorrei porvi un quesito in merito alla redazione di un progetto ai sensi del Dlgs 311 per un ampliamento superiore al 20%.
L'opera consiste semplicemente nel rendere abitabile a mezzo dia un sottotetto esistente che sarà solamente tramezzato
internamente e che prima aveva destinazione di deposito occasionale.
Innanzitutto il mio problema deriva dal fatto, che mio malgrado, debbo eseguire una progettazione per un ampliamento maggiore del 20% di un appartamento situato nel comune di settimo milanese ed io opero in toscana, quindi ha livello regionale una serie di norme in meno emanate rispetto alla lombardia.
La domanda è se ho l'obbligo di installare pannelli solari per produzione acs in ragione del 50%, e quali altri obblighi regionali ho, in considerazione del fatto che non sostituisco la caldaia esistente, ma eseguo installazione di collettore complanare, valvola di zona e valvole termostatiche su ogni corpo radiante.
un grazie anticipato a tutti coloro che risponderanno, Alessandro.
Richiesta informazioni ampliamento regione lombardia
Moderatore: Edilclima
Re: Richiesta informazioni ampliamento regione lombardia
Il progetto va redatto ai sensi del DGR 5773 s.m.i., in partticolare al punto 4:apstudio ha scritto:Buongiorno a tutti, vorrei porvi un quesito in merito alla redazione di un progetto ai sensi del Dlgs 311 per un ampliamento superiore al 20%.
L'opera consiste semplicemente nel rendere abitabile a mezzo dia un sottotetto esistente che sarà solamente tramezzato
internamente e che prima aveva destinazione di deposito occasionale.
Innanzitutto il mio problema deriva dal fatto, che mio malgrado, debbo eseguire una progettazione per un ampliamento maggiore del 20% di un appartamento situato nel comune di settimo milanese ed io opero in toscana, quindi ha livello regionale una serie di norme in meno emanate rispetto alla lombardia.
La domanda è se ho l'obbligo di installare pannelli solari per produzione acs in ragione del 50%, e quali altri obblighi regionali ho, in considerazione del fatto che non sostituisco la caldaia esistente, ma eseguo installazione di collettore complanare, valvola di zona e valvole termostatiche su ogni corpo radiante.
un grazie anticipato a tutti coloro che risponderanno, Alessandro.
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4.1 Per gli edifici di cui, a decorrere dal 1° gennaio 2008, verrà presentata la denuncia di inizio attività o la domanda finalizzata ad ottenere il permesso di costruire per interventi di nuova costruzione, interventi di demolizione e ricostruzione in manutenzione straordinaria o ristrutturazione e di ampliamenti volumetrici, sempre che il volume a temperatura controllata della nuova porzione dell’edificio risulti superiore al 20% di quello esistente, si procede, in sede progettuale:
a) alla determinazione dell’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale, EPH, ed alla verifica che lo stesso risulti inferiore ai valori limite che sono riportati nella Tabelle A.1 – A.2 di cui all’Allegato A, a seconda della destinazione d’uso dell’edificio, in funzione della zona climatica in cui esso è situato e del suo rapporto di forma;
b) al calcolo del rendimento globale medio stagionale dell’impianto termico e alla verifica che lo stesso risulti superiore al valore limite calcolato secondo quanto previsto al punto A.3 di cui all’Allegato A.
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4.12 A partire dalla data di pubblicazione del presente provvedimento, nel caso di edifici pubblici e privati di nuova costruzione, in occasione di nuova installazione o di ristrutturazione di impianti termici, è obbligatorio progettare e realizzare l’impianto di produzione di energia termica in modo tale da coprire almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria attraverso il contributo di impianti alimentati da collettori solari termici o da risorse geotermiche o da pompe di calore a bassa entalpia (con esclusione di quelle aria-aria) in coerenza con l’Art. 10 della L.R. 24/06 o dalle biomasse. A tal fine le biomasse devono essere utilizzate nel rispetto delle disposizioni che Regione Lombardia emana ai sensi dell’Art. 11 della L.R. 24/06 e dei Piani d’Azione per il contenimento e la prevenzione degli episodi acuti di inquinamento atmosferico adottati ai sensi del D.Lgs. 351/1999. Il limite è ridotto al 20% per gli edifici situati nei centri storici. La copertura del 50% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria attraverso il contributo di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili, si intende rispettata, qualora l’acqua calda sanitaria derivi da una rete di teleriscaldamento che sfrutti il calore di un impianto di cogenerazione oppure i reflui energetici di un processo produttivo non altrimenti utilizzabili.
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mediante utilizzo del software CENED
e la nomina del certificatore energetico
gfrank
Re: Richiesta informazioni ampliamento regione lombardia
Grazie x l'info.
Alessandro


Alessandro