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Ristrutturazione con modifiche di sagoma -> 55% si vero?

Inviato: mer mag 21, 2008 19:29
da SuperP
Mi state facendo sorgere dubbi che mi ero già risolto..
Villetta a schiera.. modifico tramezze, qualche finestra, rifaccio l'impianto e il tetto ha una modifica di sagoma (formo un terrazzino)

Voglio detrarre impianto e serramenti.. Posso vero?? Sul tetto avrei dubbi, ma sul resto no

Re: Ristrutturazione con modifiche di sagoma -> 55% si vero?

Inviato: mer mag 21, 2008 22:18
da tizicor
Direi di SI
L'intervento è sull'involucro di un edificio esistente e quindi, secondo me, il tetto può rientrare anche se modifichi la sagoma.
Solo nel caso di demolizione totale e ricostruzione non fedele (diversa volumetria e sagoma) si configura un nuovo edificio, escluso dai benefici della finanziaria.

Re: Ristrutturazione con modifiche di sagoma -> 55% si vero?

Inviato: gio mag 22, 2008 08:41
da SuperP
tizicor ha scritto: L'intervento è sull'involucro di un edificio esistente e quindi, secondo me, il tetto può rientrare anche se modifichi la sagoma..
Tu pensa che per l'ENEA, se ad esempio fai il cappotto ad una casa e nel contempo fai un piccolo ampliamento, NON hai diritto alle detrazione del cappotto sulla parte esistente!! Cappotto ma anche serramenti etc.. Gli ho fatto notare che la legge parla di "interventi su edifici o porzioni di edifici" ma non hanno cambiato l'interpretazione..

Re: Ristrutturazione con modifiche di sagoma -> 55% si vero?

Inviato: gio mag 22, 2008 10:38
da gioperla
il problema che ancora non capisco è questo:
Se faccio un intervento sull'involucro (infissi, pareti, tetto,ecc.), la norma mi impone di rispettare i limiti di legge per l'elemento su cui intervengo, per cui come posso accedere al 55% se ciò che devo fare è imposto dalla legge?

Nel caso posto sopra, ad esempio rifacendo il tetto, la nuova struttura dovrà rispettare i limiti di legge (diversi se confina con un locale riscaldato o non riscaldato) per cui mi sembra assurdo che l'intervento possa essere incentivato , anche se, non ricordo dove (forse ENEA), ho letto che se arrivo a rispettare i lmiti più restrittivi del 55% posso portare in detrazione tutto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (Es. per legge devo spendere 20.000€, se ne spendo 21.000€ per 2 cm in più di isolante, detraggo tutto)!!!!!!!!!!!!!
chi ci capisce è bravo.

Re: Ristrutturazione con modifiche di sagoma -> 55% si vero?

Inviato: gio mag 22, 2008 12:29
da gfrank
SuperP ha scritto:
tizicor ha scritto: L'intervento è sull'involucro di un edificio esistente e quindi, secondo me, il tetto può rientrare anche se modifichi la sagoma..
Tu pensa che per l'ENEA, se ad esempio fai il cappotto ad una casa e nel contempo fai un piccolo ampliamento, NON hai diritto alle detrazione del cappotto sulla parte esistente!! Cappotto ma anche serramenti etc.. Gli ho fatto notare che la legge parla di "interventi su edifici o porzioni di edifici" ma non hanno cambiato l'interpretazione..
Sono d'accordo con l'Enea. Se aumenti la superficie disperdente, con un piccolo ampliamento, come si fa a dimostrare il "vero" risparmo tra il vecchio ed il nuovo, che sono diversi

gfrank

Re: Ristrutturazione con modifiche di sagoma -> 55% si vero?

Inviato: gio mag 22, 2008 12:35
da gfrank
gioperla ha scritto:il problema che ancora non capisco è questo:
Se faccio un intervento sull'involucro (infissi, pareti, tetto,ecc.), la norma mi impone di rispettare i limiti di legge per l'elemento su cui intervengo, per cui come posso accedere al 55% se ciò che devo fare è imposto dalla legge?

Nel caso posto sopra, ad esempio rifacendo il tetto, la nuova struttura dovrà rispettare i limiti di legge (diversi se confina con un locale riscaldato o non riscaldato) per cui mi sembra assurdo che l'intervento possa essere incentivato , anche se, non ricordo dove (forse ENEA), ho letto che se arrivo a rispettare i lmiti più restrittivi del 55% posso portare in detrazione tutto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (Es. per legge devo spendere 20.000€, se ne spendo 21.000€ per 2 cm in più di isolante, detraggo tutto)!!!!!!!!!!!!!
chi ci capisce è bravo.
Non è proprio così.
La legge ti impone il rispetto dei limiti di RT degli elementi se sono nuovi, cioè se prima non esistevano.
Nel caso di elementi esistenti, vieni incentivato a "sostituirli" con altri che fanno risparmiare energia, ma non è obbligatorio.
Nel caso di un intervento, dove ad esempio non intervieni sulle strutture, nessuno ti impone di adeguare le RT, ma lo stato con gli incentivi ti "incentiva" a farlo.
Questo vale per singoli elementi.
Se invece esegui un intervento su tutto (muri, finestre, impianto termico, ecc..) allora per accedere alle detrazioni, devi dimostrare di essere del 20% inferiore ai limiti di EP previsti dal decreto.

gfrank

Re: Ristrutturazione con modifiche di sagoma -> 55% si vero?

Inviato: gio mag 22, 2008 17:18
da SuperP
gfrank ha scritto:Sono d'accordo con l'Enea. Se aumenti la superficie disperdente, con un piccolo ampliamento, come si fa a dimostrare il "vero" risparmo tra il vecchio ed il nuovo, che sono diversi

gfrank
Ah... se il problema è questo..
Facciamo una sfida.. Io e te e calcoliamo il risparmio di energia di 1 serramento, prima Uw 3 ora Uw 1 e ha 2m2 di superficie.. Vediamo i dati che escono?

COsa conta dimostrare il vero risparmio, quando l'enea ti mette una tabellina del cacchio per le caldaie?? All'ENEA (e me lo hanno scritto) serve un dato indicativo del risparmio, e i calcoli sono di responsabilità del progettista.

Cmq nel caso sopra, basta fare avere le trasmittanze vecchie e nuove della muratura, la superficie, i gg e un rendimento ipotetico dell'impaitno..

Quanto da te detto, per me, non ha senso (ossia non dimostri il vero risparmio -> non hai le detrazioni)

Re: Ristrutturazione con modifiche di sagoma -> 55% si vero?

Inviato: gio mag 22, 2008 23:55
da gfrank
La parola vero tra virgolette era intesa ad esprimere il concetto di un rispormio energetico calcolato sulla medesima struttura di medesime dimensioni (prima e dopo), non a dimostrare comunque il risparmio in termini di calcolo.
Secondo il mio parere, per accedere alle detrazioni si deve interventire sulla struttura esistente e la struttura deve rimanere uguale (nelle dimensioni) a quella originale. Al massimo è ammissibile la fedele ricostruzione.
Un ampliamento, configura l'esecuzione di nuove strutture. Se fossero incentivabili, lo stesso dovrebbe valere per il nuovo, che invece non lo è.

gfrank

Re: Ristrutturazione con modifiche di sagoma -> 55% si vero?

Inviato: ven mag 23, 2008 08:54
da SuperP
gfrank ha scritto: Un ampliamento, configura l'esecuzione di nuove strutture. Se fossero incentivabili, lo stesso dovrebbe valere per il nuovo, che invece non lo è.
Ma io NON incentivo NULLA sulla nuove strutture (ne cappotto, ne finestre, ne tetto etc) ma SOLO sulle strutture ESISTENTI.

Dovrei allora prima fare una DIA per lavori di isolamento dell'esistente, chiudere i lavori, poi una dia per l'ampliamento e sarebbe incentivabile?

La legge e il DM parlano chiaro: incentivi su edifici o porzioni di edificio.

La stessa ENEA del resto dice che la loro interpretazione è differente con quella della AdE che la pensa come me

Re: Ristrutturazione con modifiche di sagoma -> 55% si vero?

Inviato: ven mag 23, 2008 09:05
da tizicor
Vediamo cosa dice la Circolare 36/07 dalla Agenzia delle Entrate al punto 2 EDIFICI INTERESSATI:

- gli edifici oggetto degli interventi devono essere esistenti
- devono essere gia' dotati di impianto di riscaldamento
- nel caso di ristrutturazioni con demolizione e ricostruzione si puo' accedere all'incentivo solo nel caso di fedele ricostruzione, ravvisando nelle altre fattispecie il concetto di nuova costruzione.

- Restano esclusi gli interventi relativi ai lavori di ampliamento.


Quindi, secondo l'ADE:
ristrutturazione, manutenzione straordinaria > SI
nuova costruzione, ampliamento > NO
Demolizione e ricostruzione fedele = ristrutturazione > SI
Demolizione e ricostruzione non fedele = nuova costruzione > NO

Su interventi misti (Ristrutturazione ed Amplimento) l'ADE non si sbilancia e tocca al tecnico interpretare caso per caso.
Per esempio se il progetto di R+A ha comportato un edificio del tutto diverso > sicuramente non rientra.

Sarei possibilista nel caso che l'ampliamento sia bene identificato (ed escludibile) rispetto all'edificio esistente ristrutturato.
Lo stesso per ampliamenti modesti o di volumi tecnici su ristrutturazioni dell'edificio esistente.

Peraltro, se guardiamo ancora una volta la definizione di "interventi di ristrutturazione edilizia" che da il DPR 380/01, vediamo che si tratta di interventi che possono portare ad un organismo edilizio in tutto diverso dal precedente e lo spirito della legge è agevolare gli edifici esistenti.

Una grande ristrutturazione con un piccolo ampliamento, secondo me, potrebbe quindi essere qualificata "intervento di ristrutturazione edilizia".

Chiaramente se un intervento del genere viene titolato "Ristrutturazione ed Amplimento di edificio esistente" ..allora nascono i problemi.

Re: Ristrutturazione con modifiche di sagoma -> 55% si vero?

Inviato: gio mag 29, 2008 12:22
da chiaru
Dico il mio parere.
Per come l'ho sempre letta io e per come ho sempre fatto, la legge parla di "porzioni di edifici esistenti" quindi la possibilità di accedere al 55% per riqualificazione energetica dovrebbe essere valido ogniqualvolta che si recuperi una struttura esistente e la si isoli e si modifichi l'impianto in oggetto migliorandolo come vuole la finanziaria... caldaia a condensazione, basse temperature, valvole termostatiche.
Anche se poi a questa si "attacca" un ampliamento (e a questo punto scusatemi ma non vedo perchè differenziare fra piccolo o grande, cmq è un volume nuovo), il fabbricato esistente dovrebbe comunque essere incentivato.
La cifra da detrarre la calcolerei come la quota della cifra totale calcolata che si può attribuire alla volumetria esistente.
Per altro, fra l'Agenzia delle Entrate e l'Enea darei più credito all'AdE.

Re: Ristrutturazione con modifiche di sagoma -> 55% si vero?

Inviato: gio mag 29, 2008 16:05
da Ospsar
Se può essere utile riporto la risposta dell'ENEA per un caso che penso sia simile a quello in discussione:

On Mon, 10 Mar 2008 09:45:21 +0100

Buongiorno,
Vorrei sentire un vostro parere su questa situazione:
un edificio esistente è stato ampliato ma, la parte esistente non è stata modificata.
Tutte le finestre dell'edificio sono nuove quindi quelle esistenti sono state sostituite (senza modifiche del foro architettonico).
Posso richiedere la detrazione per la sostituzione delle finestre
della porzione di edificio esistente?
La circolare del 31/05/07 n.36 al punto 2 dice: "....restano quindi esclusi gli interventi relativi ai lavori di
ampliamento."
Interpretando questo divieto sembra che, nel mio caso, si possano
detrarre i lavori che riguardano la parte esistente?
Grazie

Risposta:

buongiorno,
l'interpretazione rigorosa che da l'ENEA del punto 2 della circolare n. 36 della AdE, suggerirebbe che è possibile agevolare gli interventi, solo nel caso di fedele ricostruzione, e in ogni caso, non nell'eventualità di opere di ampliamento, ma solo di frazionamento di unità, senza aumento di volumetria.

Siamo informati però, che l'Agenzia delle Entrate, fornisca un'interpretazione più ampia della situazione da lei prospettata, quindi le consigliamo di rivolgersi alla stessa.

cordiali saluti, enea

Re: Ristrutturazione con modifiche di sagoma -> 55% si vero?

Inviato: sab mag 31, 2008 21:47
da Marta
Io ho parlato qualche gg fa con un tecnico ENEA (molto scortese), per capire se nel caso di ampliamneto (recupero sottotetto) e posa di cappotto su tutto l'edificio ... potessi accedere all'incentivo per la parte di cappotto fino all'ultima soletta piana (ovvio che il sottotetto, essenso originariamnete non riscaldato, non sarebbe mai rientrato).
Mi è stato risposto di leggermi il TU 380 dove era palese che se l'ampliamento era > del 20% (caso del mio sottotetto) allora si rientrava nella NUOVA COSTRUZIONE e pertanto l'edificio non era incentivabile per nulla, nemmeno per le porzioni della parte esistente.
Per me è un'emerita cavolata. Mi sono presa dell'incompetente, quando invece non mi sembra che la Finanziaria menzioni mai il 20% nè faccia parallelismi con il TU dell'edilizia 380!
Sbaglio?
Marta

Re: Ristrutturazione con modifiche di sagoma -> 55% si vero?

Inviato: lun giu 02, 2008 23:29
da tizicor
Marta ha scritto:Io ho parlato qualche gg fa con un tecnico ENEA (molto scortese), per capire se nel caso di ampliamneto (recupero sottotetto) e posa di cappotto su tutto l'edificio ... potessi accedere all'incentivo per la parte di cappotto fino all'ultima soletta piana (ovvio che il sottotetto, essenso originariamnete non riscaldato, non sarebbe mai rientrato).
Mi è stato risposto di leggermi il TU 380 dove era palese che se l'ampliamento era > del 20% (caso del mio sottotetto) allora si rientrava nella NUOVA COSTRUZIONE e pertanto l'edificio non era incentivabile per nulla, nemmeno per le porzioni della parte esistente.
Per me è un'emerita cavolata. Mi sono presa dell'incompetente, quando invece non mi sembra che la Finanziaria menzioni mai il 20% nè faccia parallelismi con il TU dell'edilizia 380!
Sbaglio?
Marta
Se anche tu chiami questo intervento AMPLIAMENTO ... mandi in tilt i tecnici dell'ENEA che, vista la precedente risposta data a Ospsar, mi pare non abbiano colto la differenza tra ristrutturazione e felele ricostruzione (contrariamente alla ADE).

Richiamare il 380 è correto per quanto riguarda la definizione degli interventi (UNICA ED AUTENTICA). Meno corretto, a mio avviso, il riferimento al 20%

Una attenta lettura dell'art. 3 (si scopre sempre qualcosa) è molto utile e ci aiuta a inquadrare ogni intervento:

http://www.cornaviera.it/public/urbanis ... agg-07.htm

Sappiamo che dalle agevolazioni della Finanziaria sono escluse le nuove costruzioni.
Ebbene, l'art. 3 lettera e ci dice quali sono gli interventi di nuova costruzione:

e.1) la costruzione di manufatti edilizi fuori terra o interrati, ovvero l'ampliamento di quelli esistenti all'esterno della sagoma esistente .... (NON E' IL TUO CASO)

e.2,3,4,5 .................... (NON E' IL TUO CASO)

e.6) gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume superiore al 20% del volume dell’edificio principale (NON E' IL TUO CASO e.6 riguarda le pertinenze tu intervieni sull'edificio principale)

Quindi, secondo me, il tuo intervento ricade alla lettera d e si chiama ristrutturazione edilizia.
Non potrai accedere all'incentivo nel recupero del sottotetto solo perchè dici che non è riscaldato, ma sul resto io dico decisamente di SI.

Il comma e.1 è interessante anche ai fini del quesito iniziale.

Re: Ristrutturazione con modifiche di sagoma -> 55% si vero?

Inviato: mar giu 03, 2008 08:32
da Marta
tizicor grazie infinite per la tua interpretazione.
Ora mi studio anch'io bene gli articoli citati.
Grazie ancora e buon lavoro a tutti,
Marta

Re: Ristrutturazione con modifiche di sagoma -> 55% si vero?

Inviato: mar giu 03, 2008 09:58
da chiaru
Scusatemi ma qual è la definizione di intervento pertinenziale?
Grazie

Re: Ristrutturazione con modifiche di sagoma -> 55% si vero?

Inviato: mer giu 04, 2008 09:03
da tizicor
chiaru ha scritto:Scusatemi ma qual è la definizione di intervento pertinenziale?
Grazie
Si intendono per pertinenze, ai sensi dell’art. 817 del codice civile, "le cose destinate in modo durevole a servizio o ad ornamento di un’altra cosa", cioè – secondo la unanime rappresentazione che di tali opere è fatta – quelle non costituenti in opere autonome ma in una pertinenza dell’immobile già esistente.

(non mi pare comunque centri con la discussione)

Re: Ristrutturazione con modifiche di sagoma -> 55% si vero?

Inviato: mer giu 04, 2008 15:47
da chiaru
tizicor ha scritto:
Si intendono per pertinenze, ai sensi dell’art. 817 del codice civile, "le cose destinate in modo durevole a servizio o ad ornamento di un’altra cosa", cioè – secondo la unanime rappresentazione che di tali opere è fatta – quelle non costituenti in opere autonome ma in una pertinenza dell’immobile già esistente.

(non mi pare comunque centri con la discussione)
Grazie di avermi chiarito la definizione, non riuscivo a capirla e non ho trovato indicazioni a riguardo. Era solo una curiosità.
Faccio spesso fatica a leggere il burocratese. :?