Buongiorno,
Ho un dubbio relativamente all'Attività 34 (Depositi di carta, cartoni e prodotti cartotecnici, archivi di materiale cartaceo, biblioteche, depositi per la cernita della carta usata, di stracci di cascami e di fibre tessili per l’industria della carta, con quantitativi in massa superiori a 5.000 kg.)
Ho un'attività di tipo Uffici (non soggetta a controllo VVF), dove in tutti i vari uffici ho dei quantitativi di carta, per uso quotidiano.
Ho sempre pensato che l'attività 34 si costituisse solo nel caso di locali destinati ad archivio/immagazzinamento carta.
Mi è venuto il dubbio se si debba considerare il quantitativo globale della carta contenuta in tutta l'attività (tutti gli uffici)
Cosa ne pensate?
Un saluto a tutti
Quantitativo carta
Moderatore: Edilclima
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Re: Quantitativo carta
In linea di principio, tutta la carta considerata in scorta all'attività ufficio concorre al quantitativo da considerare per attività 34. Si può ragionevolmente escludere quella di uso quotidiano..
Re: Quantitativo carta
Io considero l'att. 34 quando ci sono "Depositi [...] archivi [...], biblioteche, depositi [...]", la carta negli uffici non l'ho mai considerata come attività, inserita nel qf, analizzata ecc..ma non segnalata. Direi che in linea di principio la si considera come attività da segnalare quando rappresenta il pericolo principale.
Re: Quantitativo carta
Purtroppo vado a memoria, ma se cerchi tra i vari vademecum o raccolta di circolari sulle attività di deposito dovresti trovare diversi riferimenti.
L'attività 34 è deposito di carta, e non presenza generale di quantitativi di carta superiori a...
Quanto meno, anche nelle varie circolari VVF che si sono susseguite negli anni è sempre stata mantenuta ben distinta l'attività di "deposito" intesa come locali in cui viene depositato qualcosa, dalla presenza di materiali in uso durante una certa attività.
E' soggetto l'archivio cartaceo in quanto tale se supera certi quantitativi, non l'ufficio dove si trovano (tra le altre cose) scaffali di carta, ma dove l'attività che si svolge è diversa dal mero deposito di carta.
Va da sè che la presenza di carta in un ufficio fa aumentare (anche di molto) il carico di incendio, e di questo bisogna tener conto nella valutazione del rischio dell'ufficio.
Però ripeto, vado a memoria, meglio se verifichi cercando le circolari, perchè non vorrei che mi fosse sfuggito qualcosa...
L'attività 34 è deposito di carta, e non presenza generale di quantitativi di carta superiori a...
Quanto meno, anche nelle varie circolari VVF che si sono susseguite negli anni è sempre stata mantenuta ben distinta l'attività di "deposito" intesa come locali in cui viene depositato qualcosa, dalla presenza di materiali in uso durante una certa attività.
E' soggetto l'archivio cartaceo in quanto tale se supera certi quantitativi, non l'ufficio dove si trovano (tra le altre cose) scaffali di carta, ma dove l'attività che si svolge è diversa dal mero deposito di carta.
Va da sè che la presenza di carta in un ufficio fa aumentare (anche di molto) il carico di incendio, e di questo bisogna tener conto nella valutazione del rischio dell'ufficio.
Però ripeto, vado a memoria, meglio se verifichi cercando le circolari, perchè non vorrei che mi fosse sfuggito qualcosa...

- weareblind
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Re: Quantitativo carta
Lettera Circolare prot. n. P571/4122 sott. 66/A 08-05-2007.
D.M. 22 febbraio 2006 recante “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi
per la progettazione, la costruzione e l’esercizio di edifici e/o locali destinati ad
uffici”. Chiarimenti.
Si chiarisce che le usuali armadiature e le pareti mobili con capacità di contenimento, configurandosi come elementi di arredo o pareti attrezzate aventi profondità ordinariamente non superiore a 0,60 m, non rientrano nella fattispecie di archivi o depositi e di conseguenza
non sono soggette all’applicazione delle misure previste al punto 8.3, quand’anche di superficie in pianta eccedente 1,5 m2. Resta inteso, ovviamente, che ai fini della determinazione del carico di incendio dei locali occorre considerare il contributo apportato sia dai suddetti arredi, qualora
combustibili, che dai materiali in essi conservati.
La declaratoria della 34 usa le parole "archivio" e "deposito". Il carico di incendio distribuito in un ufficio non è alcuno dei due, l'attività non è soggetta per questo.
Giustamente invece va calcolato tutto ai fini del carico di incendio reale e delle sue contro misure.
D.M. 22 febbraio 2006 recante “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi
per la progettazione, la costruzione e l’esercizio di edifici e/o locali destinati ad
uffici”. Chiarimenti.
Si chiarisce che le usuali armadiature e le pareti mobili con capacità di contenimento, configurandosi come elementi di arredo o pareti attrezzate aventi profondità ordinariamente non superiore a 0,60 m, non rientrano nella fattispecie di archivi o depositi e di conseguenza
non sono soggette all’applicazione delle misure previste al punto 8.3, quand’anche di superficie in pianta eccedente 1,5 m2. Resta inteso, ovviamente, che ai fini della determinazione del carico di incendio dei locali occorre considerare il contributo apportato sia dai suddetti arredi, qualora
combustibili, che dai materiali in essi conservati.
La declaratoria della 34 usa le parole "archivio" e "deposito". Il carico di incendio distribuito in un ufficio non è alcuno dei due, l'attività non è soggetta per questo.
Giustamente invece va calcolato tutto ai fini del carico di incendio reale e delle sue contro misure.
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Re: Quantitativo carta
Grazie mille per i vostri pareri!
Mi sembra in effetti logico che l'attività 34 sia riferita alla presenza di determinati locali con grossi quantitati di carta...come ritengo illogico crearla per la presenza di 5000 Kg. di carta distribuiti uniformemente in 20 Uffici
La circolare prot. n. P571/4122 sott. 66/A 08-05-2007 da in effetti un utile riferimento
Mi sembra in effetti logico che l'attività 34 sia riferita alla presenza di determinati locali con grossi quantitati di carta...come ritengo illogico crearla per la presenza di 5000 Kg. di carta distribuiti uniformemente in 20 Uffici
La circolare prot. n. P571/4122 sott. 66/A 08-05-2007 da in effetti un utile riferimento