Simulazione incentivi Autoconsumo Collettivo
Moderatore: Edilclima
Simulazione incentivi Autoconsumo Collettivo
Buongiorno, ho una domanda in merito al calcolo degli incentivi per AUC perchè ho visto di recente delle slide di una nota associazione che non mi tornano!
In pratica era un esempio di un impianto condominiale di 20 u.i. con FV da 20 kW che produce circa 26.000 kWh/anno.
Di questi 26.000 circa 2.000 andavano in autoconsumo fisico con ascensore e luci condominiali..i restanti 24.000 vanno in rete.
Nel loro conto ho notato due cose strane:
- 2.0000 kWh/anno di autoconsumo fisico venivano valorizzati 0,4 euro/kWh. ha senso? non è troppo? poi perchè incentivare l'autoconsumo fisico?
- dei 24.000 kWh/anno che vanno in rete loro ipotizzano che il 90% sia pure ri-prelevata (quindi questo 90% costituisce l'energia condivisa ) e la valorizzano a 0,1 euro/kWh,e oltre a questo gli stessi 24.000 immessi in rete li valorizzano al PUN di 0,12 euro/kWh.
Cioè in pratica è giusto dire che il condominio guadagna 24.0000*0,12 solo per averla immessa in rete e poi 24.0000*0,9*0,1 come energia condivisa? mi sembra ridondante. Infatti alla fine questo condominio prenderebbe circa 6.000 euro/anno con un 20 kW.
Io avevo capito che in un AUC semplicemente il minimo tra l'energia che immetto e riprelevo me la incentivano come condivisa, mentre quella che immetto e non riprelevo 10% dei 24.0000 me la pagano , ma non che a prescindere mi pagano quella che immetto in rete.
In pratica era un esempio di un impianto condominiale di 20 u.i. con FV da 20 kW che produce circa 26.000 kWh/anno.
Di questi 26.000 circa 2.000 andavano in autoconsumo fisico con ascensore e luci condominiali..i restanti 24.000 vanno in rete.
Nel loro conto ho notato due cose strane:
- 2.0000 kWh/anno di autoconsumo fisico venivano valorizzati 0,4 euro/kWh. ha senso? non è troppo? poi perchè incentivare l'autoconsumo fisico?
- dei 24.000 kWh/anno che vanno in rete loro ipotizzano che il 90% sia pure ri-prelevata (quindi questo 90% costituisce l'energia condivisa ) e la valorizzano a 0,1 euro/kWh,e oltre a questo gli stessi 24.000 immessi in rete li valorizzano al PUN di 0,12 euro/kWh.
Cioè in pratica è giusto dire che il condominio guadagna 24.0000*0,12 solo per averla immessa in rete e poi 24.0000*0,9*0,1 come energia condivisa? mi sembra ridondante. Infatti alla fine questo condominio prenderebbe circa 6.000 euro/anno con un 20 kW.
Io avevo capito che in un AUC semplicemente il minimo tra l'energia che immetto e riprelevo me la incentivano come condivisa, mentre quella che immetto e non riprelevo 10% dei 24.0000 me la pagano , ma non che a prescindere mi pagano quella che immetto in rete.
Re: Simulazione incentivi Autoconsumo Collettivo
l'autoconsumo fisico non è incentivato, quelli sono costi evitati (energia che non prelevi più dalla rete).
0,4 è molto alto, probabilmente non hanno scorporato le quote fisse.
il resto come impostazione teorica è giusto, nel senso che è vero per la quota di energia immessa in rete (tutta) si prende il RID che in questo momento vale sui 120 visto che il PUN è alto come non mai (ma in primavera potrebbe scendere e anche molto nella fascia in cui il FV produce), e per la quota di energia condivisa (cioè immessa dall'impianto e prelevata da uno dei partecipanti alla CACER nella stessa ora) si prende pure l'incentivo.
tuttavia il calcolo è sovrastimato perchè:
1) è assurdo pensare a una condivisione del 90% dell'energia, a meno che non ci siano dispositivi di automazione dedicati, la maggior parte dei condomini non sarà nemmeno in casa nelle ore in cui il FV produce. la % media di autoconsumo nel residenziale è il 30%, si raggiunge il 50% con partecipanti motivati, valori superiori si raggiungono solo con accumuli e/o automazione specifica (che "sente" quando il FV produce e fa partire elettrodomestici lasciati carichi apposta e/o pompe di calore con accumulo termico)
2) in ogni caso la somma di RID e incentivo è limitata a 180 €/MWh. all'incentivo devi poi aggiungere la valorizzazione dei costi evitati di rete che vale circa 10 €/MWh, quindi il massimo è 190.
quindi un calcolo ottimistico ti porta a 24*0,9*190=4.100 € come massimo introito teorico (condivisione del 90% dell'energia prodotta), cui va aggiunto il costo evitato dell'autoconsumo che sarà tipo 2000*0,3=600 € e il 10% su cui prendi solo il RID 24*0,1*110=€ 264, totale circa € 5.000. un importo più realistico è calcolarne della quota immessa metà al solo RID e l'altra metà al massimo e un autoconsumo diretto intorno a 0,25 €/kWh.
0,4 è molto alto, probabilmente non hanno scorporato le quote fisse.
il resto come impostazione teorica è giusto, nel senso che è vero per la quota di energia immessa in rete (tutta) si prende il RID che in questo momento vale sui 120 visto che il PUN è alto come non mai (ma in primavera potrebbe scendere e anche molto nella fascia in cui il FV produce), e per la quota di energia condivisa (cioè immessa dall'impianto e prelevata da uno dei partecipanti alla CACER nella stessa ora) si prende pure l'incentivo.
tuttavia il calcolo è sovrastimato perchè:
1) è assurdo pensare a una condivisione del 90% dell'energia, a meno che non ci siano dispositivi di automazione dedicati, la maggior parte dei condomini non sarà nemmeno in casa nelle ore in cui il FV produce. la % media di autoconsumo nel residenziale è il 30%, si raggiunge il 50% con partecipanti motivati, valori superiori si raggiungono solo con accumuli e/o automazione specifica (che "sente" quando il FV produce e fa partire elettrodomestici lasciati carichi apposta e/o pompe di calore con accumulo termico)
2) in ogni caso la somma di RID e incentivo è limitata a 180 €/MWh. all'incentivo devi poi aggiungere la valorizzazione dei costi evitati di rete che vale circa 10 €/MWh, quindi il massimo è 190.
quindi un calcolo ottimistico ti porta a 24*0,9*190=4.100 € come massimo introito teorico (condivisione del 90% dell'energia prodotta), cui va aggiunto il costo evitato dell'autoconsumo che sarà tipo 2000*0,3=600 € e il 10% su cui prendi solo il RID 24*0,1*110=€ 264, totale circa € 5.000. un importo più realistico è calcolarne della quota immessa metà al solo RID e l'altra metà al massimo e un autoconsumo diretto intorno a 0,25 €/kWh.
Ultima modifica di Ronin il gio feb 27, 2025 14:41, modificato 2 volte in totale.
Re: Simulazione incentivi Autoconsumo Collettivo
Io non so chi tu sia Ronin ma hai sempre le risposte giuste
Anzi mi piacerebbe saperlo dato che dovrebbero partire alcuni lavori del genere e mi piacerebbe un supporto da uno come te.
rileggendo bene la tua risposta non ho capito solo questo:
24*0,9*190= incentivo massimo (RID + condivisa)
24*0,1*PUN= valore di quel 10% che mi va in rete ma non viene ripresa ( non condivisa) ?
non so se mi spiego..
mentre quello 0,3 del costo evitato cosa intendi? è il valore del costo evitato per autoconsumo fisico (tipo ascensore) valutato a 0,3 euro/kwh?

Anzi mi piacerebbe saperlo dato che dovrebbero partire alcuni lavori del genere e mi piacerebbe un supporto da uno come te.
rileggendo bene la tua risposta non ho capito solo questo:
nel senso perchè dici che tutta condivisa se nella formula lo 0,9 indica che il 90% dell'immessa in rete è condivisa? non dovrei allora avere:quindi un calcolo ottimistico ti porta a 24*0,9*190=4.100 € come massimo introito teorico (condivisione di tutta l'energia prodotta)
24*0,9*190= incentivo massimo (RID + condivisa)
24*0,1*PUN= valore di quel 10% che mi va in rete ma non viene ripresa ( non condivisa) ?
non so se mi spiego..
mentre quello 0,3 del costo evitato cosa intendi? è il valore del costo evitato per autoconsumo fisico (tipo ascensore) valutato a 0,3 euro/kwh?
Ultima modifica di shinobi9 il gio feb 27, 2025 15:15, modificato 1 volta in totale.
Re: Simulazione incentivi Autoconsumo Collettivo
c'è nella firma, grazie per la stima, ma sono un dirigente pubblico
ho letto male, pensavo che 24.000 fosse la produzione totale, invece avevi già detratto i 2.000 di autoconsumo diretto. hai ragione, edito.shinobi9 ha scritto: gio feb 27, 2025 12:33nel senso perchè dici che tutta condivisa se nella formula lo 0,9 indica che il 90% dell'immessa in rete è condivisa? ... mentre quello 0,3
sì lo 0,3 è una stima più realistica di quello che può costare una tariffa per utenza condominiale (raramente l'amministratore ci sta dietro con attenzione, visto che non paga lui, quindi ci sta che sia un po' più cara di quella dei singoli condomini, ma 0,4 è davvero esagerato)
Re: Simulazione incentivi Autoconsumo Collettivo
Grazie mille ancora!
Invece in merito all'accumulo, inserendo delle batterie come mi cambiano questi conti? ha senso farlo?
Perchè sicuramente mi diminuisce la quota immessa in rete (quindi RID e condivisa) ma aumentano i "costi mancati".
Considerando che rid+condivisa danno massimo 0,19 euro/kWh mentre i costi mancati sono di 0,3 euro/kWh mi verrebbe da dire che conviene accumulare senza immettere in rete energia accumulata per poi ri-prelevarla (facendola diventare energia condivisa magari la notte). è giusto?
Invece in merito all'accumulo, inserendo delle batterie come mi cambiano questi conti? ha senso farlo?
Perchè sicuramente mi diminuisce la quota immessa in rete (quindi RID e condivisa) ma aumentano i "costi mancati".
Considerando che rid+condivisa danno massimo 0,19 euro/kWh mentre i costi mancati sono di 0,3 euro/kWh mi verrebbe da dire che conviene accumulare senza immettere in rete energia accumulata per poi ri-prelevarla (facendola diventare energia condivisa magari la notte). è giusto?
Re: Simulazione incentivi Autoconsumo Collettivo
si risparmia di più ad accumulare ma poi bisogna vedere quanto costa l'accumulo.
poi attenzione nelle configurazioni CACER gli accumuli sono ammessi solo nei POD di produzione (o prosumer), non in quelli di chi è solo consumatore (quindi nel caso del condominio puoi montare un accumulo sul FV condominiale, ma non negli appartamenti).
il modo esatto in cui l'accumulo influenza il risultato dell'energia condivisa è regolato da un documento GSE di decine di pagine zeppo di formule che non ho avuto la forza morale di leggere, e quindi mi rimane come punto oscuro (potevano semplicemente dire che conta l'energia quando la immetti in rete effettivamente? no, troppo facile, c'è tutto un sistema di proporzioni % dell'accumulato sul prodotto e l'immesso che mi ha stordito; siccome tanto non si ripaga, ho soprasseduto
).
poi attenzione nelle configurazioni CACER gli accumuli sono ammessi solo nei POD di produzione (o prosumer), non in quelli di chi è solo consumatore (quindi nel caso del condominio puoi montare un accumulo sul FV condominiale, ma non negli appartamenti).
il modo esatto in cui l'accumulo influenza il risultato dell'energia condivisa è regolato da un documento GSE di decine di pagine zeppo di formule che non ho avuto la forza morale di leggere, e quindi mi rimane come punto oscuro (potevano semplicemente dire che conta l'energia quando la immetti in rete effettivamente? no, troppo facile, c'è tutto un sistema di proporzioni % dell'accumulato sul prodotto e l'immesso che mi ha stordito; siccome tanto non si ripaga, ho soprasseduto

Re: Simulazione incentivi Autoconsumo Collettivo
Grazie Ronin,
ultima domanda, che poi è il caso di mio interesse: immagina di avere una cer costituita da un investitore privato ed un'utenza pubblica.
Per 3 mesi l'investitore non usa l'energia prodotta dal suo FV ma l'utente pubblico si.
L'investitore (avendo fatto appunto l'investimento) vorrebbe prendere sia gli incentivi su condivisa + RID (i 0,19 euro/kWh di cui parlavi) che il rid sulla non- condivisa al prezzo PZO.
Ma la domanda è: se l'utenza pubblica assorbe questa energia per la quale l'investitore prende i soldi come condivisa..la paga? cioè è un "mancato costo" per lei o la paga normalmente nella bolletta? la domanda è in realtà generica..nel senso: indipendentemente da chi la usi quando mi arriva la bolletta è già detratta come kWh della quota condivisa? o in altre parole: oltre all'autoconsumo fisico anche l'energia condivisa è un "mancato costo" (oltre ad essere incentivata con RID e incentivo sulla condivisa)?
ultima domanda, che poi è il caso di mio interesse: immagina di avere una cer costituita da un investitore privato ed un'utenza pubblica.
Per 3 mesi l'investitore non usa l'energia prodotta dal suo FV ma l'utente pubblico si.
L'investitore (avendo fatto appunto l'investimento) vorrebbe prendere sia gli incentivi su condivisa + RID (i 0,19 euro/kWh di cui parlavi) che il rid sulla non- condivisa al prezzo PZO.
Ma la domanda è: se l'utenza pubblica assorbe questa energia per la quale l'investitore prende i soldi come condivisa..la paga? cioè è un "mancato costo" per lei o la paga normalmente nella bolletta? la domanda è in realtà generica..nel senso: indipendentemente da chi la usi quando mi arriva la bolletta è già detratta come kWh della quota condivisa? o in altre parole: oltre all'autoconsumo fisico anche l'energia condivisa è un "mancato costo" (oltre ad essere incentivata con RID e incentivo sulla condivisa)?
Ultima modifica di shinobi9 il ven feb 28, 2025 16:03, modificato 1 volta in totale.
Re: Simulazione incentivi Autoconsumo Collettivo
no, l'autoconsumo è virtuale.
la bolletta ai consumatori arriva "piena" (con tutti i kWh prelevati), così come il RID viene erogato "pieno" (remunerando tutti i kWh immessi in rete dagli impianti di produzione).
poi il GSE calcola gli incentivi e li eroga a parte (tutti al responsabile della configurazione, che è uno solo, e dovrà poi distribuirli tra i partecipanti).
quindi nel tuo caso l'investitore fa il responsabile così prende tutto lui (sia il RID che gli incentivi), e poi verserà al consumatore la quota che gli spetta.
la bolletta ai consumatori arriva "piena" (con tutti i kWh prelevati), così come il RID viene erogato "pieno" (remunerando tutti i kWh immessi in rete dagli impianti di produzione).
poi il GSE calcola gli incentivi e li eroga a parte (tutti al responsabile della configurazione, che è uno solo, e dovrà poi distribuirli tra i partecipanti).
quindi nel tuo caso l'investitore fa il responsabile così prende tutto lui (sia il RID che gli incentivi), e poi verserà al consumatore la quota che gli spetta.
Re: Simulazione incentivi Autoconsumo Collettivo
quindi l'energia condivisa (sulla quale l'investitore prende incentivo+rid per massimo 0,19 euro/kwh) non va vista anche come mancato costo è corretto?
In tal caso quale sarebbe il vantaggio dell'utenza pubblica nel prelevare nei periodi di non-utilizzo dell'investitore?
esclusivamente quello di prendere parte degli incentivi e RID in accordo con l'investitore suppongo..
In tal caso quale sarebbe il vantaggio dell'utenza pubblica nel prelevare nei periodi di non-utilizzo dell'investitore?
esclusivamente quello di prendere parte degli incentivi e RID in accordo con l'investitore suppongo..
Re: Simulazione incentivi Autoconsumo Collettivo
sì esatto.
le quote % dell'incentivo assegnate ai partecipanti secondo i vari ruoli vanno definite in anticipo, quindi il consumatore saprà a quanto avrà diritto aderendo al GAC (o alla CER) prima di aderirvi, almeno in teoria.
dico in teoria perchè si supponga di avere in configurazione N impianti che producono n kWh ed M consumatori che assorbono m kWh, con condivisi nell'ora K una quantità pari a k kWh (minore sia di n che di m).
mentre è facile definire chi ha immesso in rete k (si va in ordine di messa in esercizio degli N impianti: chi ha allacciato per primo, viene prima, fino ad arrivare a k, gli altri impianti che hanno prodotto n-k restano fuori dall'incentivo), non è possibile definire chi ha prelevato k tra gli M consumatori.
come suddividere quindi la quota % destinata ai consumatori è una scelta del GAC/CER che va decisa nello statuto/regolamento (nel caso del GAC dove i consumatori sono paritari è ragionevole pensare che si farà in proporzione, e quindi ogni consumatore che ha consumato mi con i da 1 a M prenderà mi/m dell'incentivo, ma nulla vieta di usare altri criteri).
le quote % dell'incentivo assegnate ai partecipanti secondo i vari ruoli vanno definite in anticipo, quindi il consumatore saprà a quanto avrà diritto aderendo al GAC (o alla CER) prima di aderirvi, almeno in teoria.
dico in teoria perchè si supponga di avere in configurazione N impianti che producono n kWh ed M consumatori che assorbono m kWh, con condivisi nell'ora K una quantità pari a k kWh (minore sia di n che di m).
mentre è facile definire chi ha immesso in rete k (si va in ordine di messa in esercizio degli N impianti: chi ha allacciato per primo, viene prima, fino ad arrivare a k, gli altri impianti che hanno prodotto n-k restano fuori dall'incentivo), non è possibile definire chi ha prelevato k tra gli M consumatori.
come suddividere quindi la quota % destinata ai consumatori è una scelta del GAC/CER che va decisa nello statuto/regolamento (nel caso del GAC dove i consumatori sono paritari è ragionevole pensare che si farà in proporzione, e quindi ogni consumatore che ha consumato mi con i da 1 a M prenderà mi/m dell'incentivo, ma nulla vieta di usare altri criteri).