Resistenza al fuoco delle copertura di un deposito

Normativa Antincendio, Rilascio CPI, ecc.

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Tom Bishop
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Resistenza al fuoco delle copertura di un deposito

Messaggio da Tom Bishop »

Sto preparando una valutazione progetto per un deposito di materie plastiche esistente. Dal calcolo del carico di incendio risulta in classe 60. Lo strutturista ha fatto una verifica sulle strutture esistenti e rilasciato una relazione circa la resistenza al fuoco (con relativo CERT.REI). Pilastri e travi risultano R60, la copertura, costituita da lastre in calcestruzzo prefabbricato, risulta R30, ma lui specifica che sono elementi non strutturali in quanto non sostengono null'altro che il proprio peso, quindi rientranti nella definizione di elementi non portanti di cui al G.1.12 (punto 11). Io non sono d'accordo e secondo me devono ridurre il carico di incendio per stare nella classe R30 in quanto, a mio modo di vedere, la copertura rientra al punto 12 del G.1.12 in quanto il suo crollo inficia l'esodo degli occupanti, la sicurezza dei soccorritori e il funzionamento dei sistemi di protezione attiva.
Voi cosa ne pensate?
Tom Bishop
Terminus
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Re: Resistenza al fuoco delle copertura di un deposito

Messaggio da Terminus »

Questo è uno degli aspetti ancora fumosi del COPI, ne abbiamo discusso varie volte.
Se crolla una porzione di copertura molto probabilmente non sono rispettate le condizioni G.1.12, quindi sarebbero elementi strutturali principali da certificare.
Però si dovrebbe effettuare una VR su alcuni aspetti:
Il solaio o parte di esso può crollare dopo 30 minuti di incendio normalizzato in condizioni di flash-over, ma in quelle condizioni ci possono ancora essere occupanti non esodati ? I soccorritori hanno motivo di entrare a questo punto ? La protezione attiva serve ancora a qualcosa dato che un IRAI serve nei primi 30 minuti, gli idranti interni devono essere manovrati ma non ci sarà nessuno a farlo, gli sprinkler potrebbero ancora funzionare, ma l'incendio sarebbe già pienamente sviluppato.
Più rilevante il rischio di danneggiare compartimentazioni verticali verso altre attività adiacenti, ma questo forse potrebbe essere valutato ed escluso in certe condizioni.
Per uscirne si potrebbe passare alla FSE e valutare quanto sopra con l'incendio naturale.
stfire
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Re: Resistenza al fuoco delle copertura di un deposito

Messaggio da stfire »

Tom Bishop ha scritto: gio gen 16, 2025 07:47 la copertura rientra al punto 12 del G.1.12 in quanto il suo crollo inficia l'esodo degli occupanti, la sicurezza dei soccorritori e il funzionamento dei sistemi di protezione attiva.
sono d'accordo.
dal punto di vista antincendio le lastre di copertura in c.a.p. (come un tegolo alare, un TT, o altro) sono elementi strutturali, nello specifico di tipo principale, e non possono essere trattati come elementi secondari.
lo strutturista se la sentirebbe di fare le verifiche di cui al S.2.8.2 Elementi strutturali secondari ? non credo proprio
buge
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Re: Resistenza al fuoco delle copertura di un deposito

Messaggio da buge »

è una questione non risolta ad oggi: trovatemi un solo elemento edilizio che non potrebbe portare danno ai soccorritori: un tramezzo interno, una parete di tamponamento esterno, un controsoffitto...non possono crollare durante l'incendio, con i soccorritori dentro che magari devono trovare qualcuno che non è uscito?
Allora tutte le strutture edilizie dell'edifico sono principali...o secondarie...il che è assurdo.
ma non mi pare che il COPI fornisca una delimitazione logica in tal senso fra elementi strutturali primari / secondari / senza classificazione (il senza classificazione addirittura non esisterebbe, appunto)...
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