Vorrei sottoporvi un mio dubbio.
In un impianto di riscaldamento, ove immettiamo nelle tubazioni un fluido vettore diverso dall'acqua, dobbiamo creare una separazione idraulica tra la rete pubblica e quella di utenza, in modo da evitare che l'acqua di impianto possa ritornare appunto nell'acquedotto (in particolare può accadere quando la pressione nella rete è inferiore alla pressione di impianto)
Questo accorgimento può essere ottenuto in due modi : in maniera più semplice con una valvola di ritegno, in modo più articolato con uno disconnettore idraulico.
La valvola di ritegno è un componente singolo, il disconnettore è un insieme di apparecchiature cioè una valvola di ritegno a monte, una valvola di ritegno a valle e un dispositivo di scarico (è quindi da collegare alla rete di scarico)
So che delle norme (EN 1717 e EN 12729) classificano in 5 categorie di pericolosità l'acqua, ma dato che la funzione della valvola di ritegno e del disconnettore è in pratica la stessa non riesco a capire negli impianti di riscaldamento quando posso usare l'una e quando devo usare l'altro.
Valvola di ritegno VS disconnettore
Moderatore: Edilclima
Re: Valvola di ritegno VS disconnettore
Come già avevamo detto a suo tempo (Disconnettore o valvola di ritegno nella pagina 2 di questo forum a firma Kalz ed ultimo intervento Manofthemoon): la valvola di ritegno non impedisce in alcun modo l'inquinamento delle linee a monte -> se vi sono rischi di inquinamento di acque ad uso potabile o di processo con danni alle utenze a valle serve sempre una disconnessione fisica -> disconnettore.
Re: Valvola di ritegno VS disconnettore
Mannaggia. Non mi ero accorto che si era già parlato dell'argomento.
Chiedo scusa. Grazie comunque!
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