"velocità di crescita" vs "velocità di propagazione"

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tigers
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"velocità di crescita" vs "velocità di propagazione"

Messaggio da tigers »

Buongiorno, per un progetto che sto realizzando (un foglio di calcolo che permetta di guidare ed assistere il progettista nella valutazione di attività con RTO) mi trovo di fronte alle due definizioni di cui sopra, e vorrei tirar fuori un metodo per quantomeno potersi orientare per un collegamento fra le due.
La prima è la "velocità caratteristica prevalente di crescita dell'incendio" è definita in G.3.2.1 e nella tabella G.3-2 ed è banalmente il numerino che mettiamo dopo la lettera nella classificazione Rvita del comparto.
Ha 4 "livelli": lenta, media, rapida e ultra-rapida. Diamo per scontato che questa velocità sia stata già determinata in fase di classificazione inziale del comparto, con la UNI 12845, l'esperienza, quel che volete.

Quando poi arriviamo alle misure S.2 troviamo un'altra "velocità", nel calcolo del carico di incendio specifico di progetto (da cui poi dipende sostanzialmente la resistenza che assegneremo alle strutture). Qui troviamo il parametro delta_q2, definito nella tabella S.2-7 dove siamo introdotti alla "velocità di propagazione delle fiamme" ha invece 3 livelli: basso, medio ed alto
Per la precisione la tabella riferisce questo livello ad una serie di parametri, solo uno dei quali è la "velocità di propagazione":
Aree che presentano un basso rischio di incendio in termini di probabilità di innesco, velocità di propagazione delle fiamme e possibilità di controllo dell’incendio da parte delle squadre di emergenza
Insieme alla velocità di propagazione troviamo: 1. la "probabilità di innesco" e 2. la "possibilità di controllo", ora la 2 mi sembra francamente un doppione di quanto si definirà dopo coi parametri delta_ni: a seconda del tipo di controllo e di possibilità di intervento ci saranno altre possibili riduzioni, quindi tenderei a dargli meno peso.

Infine la domanda: voi correlate la velocità usata per Rvita con la classe di rischio per il carico d'incendio? Se lo fate, come lo fate? Se non lo fate, come lo fareste?

Io mi sento di azzardare:
Rvita: 1 >>>> classe I "lento" con "basso"
Rvita 4 >>>> classe III "ultra-rapida" con "alta"


Per Rvita 2 o 3 che fareste?

Io personalmente metterei:
Rvita2: >>>>> classe II - si chiamano tutti e due "media"

Rvita3 >>>>> ???? va in II o in III? In base a cosa posso determinarlo? Verifico la presenza di idranti, sistemi automatici o di squadre antincendio? Non sto però considerando due volte i fattori delta_ni?
Va considerato che fra II e III balla un 20% di carico d'incendio in più, non è banale la differenza.


MI farebbe piacere sentire la vostra opinione.
Terminus
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Re: "velocità di crescita" vs "velocità di propagazione"

Messaggio da Terminus »

Secondo me non sono tra loro direttamente correlabili.
La prima serve per definire Rvita che fondamentalmente condiziona le possibilità di esodo, quindi si pensa alle prime fasi dell'incendio.
La seconda è uno dei parametri che servono per stabilire la resistenza al fuoco delle strutture, quindi si pensa alle fasi di incendio sviluppato, fasi che potranno essere condizionate dall'azione dei sistemi di protezione attiva e dall'intervento dei soccorsi (dni).
Tra l'altro il secondo parametro viene direttamente dal DM 09/03/2007, il normatore non ha ritenuto di modificare il calcolo del CI se non per i fattori dni riparametrati in funzione delle strategie del COPI.
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