SCALA ESTERNA E COPI: COME EVITARE SIA DISTANZIAMENTO SIA PROTEZIONE FACCIATA?
Moderatore: Edilclima
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SCALA ESTERNA E COPI: COME EVITARE SIA DISTANZIAMENTO SIA PROTEZIONE FACCIATA?
Edifici industriali esistenti, tutti con gli stessi problemi riguardo le scale metalliche esterne. All'epoca furono costruite vicine alle facciate, chi più chi meno (si va da 0,2 a 2 m di distanza dalla rampa).
Secondo S.4.5.3.3 che rimanda alla tab. S.4-5 sono richiesti almeno 2,5 m tra rampa e facciata oppure facciata EI30 per 1,8 m di area di influenza della scala. Pertanto in opera non rispetto queste caratteristiche e gli adeguamenti sarebbero ingenti tanto da far cercare un'altra soluzione.
Domanda: e se non classifico tale scala come via di esodo esterna ma la considero come se fosse aperta ed all'interno dell'edificio (via di esodo senza protezione, S.4.5.3.4), verificando le lunghezze di esodo fino al fondo, sarebbe a posto?
Grazie.
Secondo S.4.5.3.3 che rimanda alla tab. S.4-5 sono richiesti almeno 2,5 m tra rampa e facciata oppure facciata EI30 per 1,8 m di area di influenza della scala. Pertanto in opera non rispetto queste caratteristiche e gli adeguamenti sarebbero ingenti tanto da far cercare un'altra soluzione.
Domanda: e se non classifico tale scala come via di esodo esterna ma la considero come se fosse aperta ed all'interno dell'edificio (via di esodo senza protezione, S.4.5.3.4), verificando le lunghezze di esodo fino al fondo, sarebbe a posto?
Grazie.
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Re: SCALA ESTERNA E COPI: COME EVITARE SIA DISTANZIAMENTO SIA PROTEZIONE FACCIATA?
E se allunghi il percorso d'esodo fino alla fine della scala + 2.5m?
Tom Bishop
Re: SCALA ESTERNA E COPI: COME EVITARE SIA DISTANZIAMENTO SIA PROTEZIONE FACCIATA?
Non vedo problemi se rispetti le lunghezze massime fino a luogo sicuro (anche con le omissioni permesse).mmaarrccoo ha scritto: gio ott 10, 2024 17:28 Domanda: e se non classifico tale scala come via di esodo esterna ma la considero come se fosse aperta ed all'interno dell'edificio (via di esodo senza protezione, S.4.5.3.4), verificando le lunghezze di esodo fino al fondo, sarebbe a posto?
Re: SCALA ESTERNA E COPI: COME EVITARE SIA DISTANZIAMENTO SIA PROTEZIONE FACCIATA?
L'ho fatto in un esame progetto che mi è stato approvato, come suggerisce Tom avevo verificato la lunghezza di esodo fino a 2,5 m oltre a limite dell'edificio, compresi scala ed aggetti.
Re: SCALA ESTERNA E COPI: COME EVITARE SIA DISTANZIAMENTO SIA PROTEZIONE FACCIATA?
Non mi sembra corretto.
2,5m non sono la distanza del luogo sicuro a cui deve terminare la via di esodo, ma solo il distanziamento richiesto per la scala esterna.
Le verifiche delle lunghezze vanno fatte fino a luogo sicuro, omettendo quanto permesso.
2,5m non sono la distanza del luogo sicuro a cui deve terminare la via di esodo, ma solo il distanziamento richiesto per la scala esterna.
Le verifiche delle lunghezze vanno fatte fino a luogo sicuro, omettendo quanto permesso.
Re: SCALA ESTERNA E COPI: COME EVITARE SIA DISTANZIAMENTO SIA PROTEZIONE FACCIATA?
Buongiorno.Tom Bishop ha scritto: ven ott 11, 2024 06:09 E se allunghi il percorso d'esodo fino alla fine della scala + 2.5m?
Con questo ragionamento la scala esterna diviene parte del compartimento... ma allora devi garantire la resistenza al fuoco anche della scala.
Mi sembra comunque un'arrampicata sugli specchi.
Re: SCALA ESTERNA E COPI: COME EVITARE SIA DISTANZIAMENTO SIA PROTEZIONE FACCIATA?
Concordo.Terminus ha scritto: ven ott 11, 2024 09:15 Non mi sembra corretto.
2,5m non sono la distanza del luogo sicuro a cui deve terminare la via di esodo, ma solo il distanziamento richiesto per la scala esterna.
Le verifiche delle lunghezze vanno fatte fino a luogo sicuro, omettendo quanto permesso.
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Re: SCALA ESTERNA E COPI: COME EVITARE SIA DISTANZIAMENTO SIA PROTEZIONE FACCIATA?
Tutto funzionerebbe come se la scala facesse parte del compartimento e lo attraversasse internamente, senza protezione del vano ovviamente (ad esempio scala a giorno). Quindi teoricamente dovrebbe essere ok. Poi di fatto la scala è all'esterno, chiedere una R alla struttura metallica mi sembrerebbe comunque eccessivo.
Ma quindi funziona? Ho estratto un coniglio dal cappello oppure era una cosa già nota che sapevate?
Ma quindi funziona? Ho estratto un coniglio dal cappello oppure era una cosa già nota che sapevate?
Re: SCALA ESTERNA E COPI: COME EVITARE SIA DISTANZIAMENTO SIA PROTEZIONE FACCIATA?
Mi sembra ci sia già stata una discussione a riguardo.Terminus ha scritto: ven ott 11, 2024 09:15 Non mi sembra corretto.
2,5m non sono la distanza del luogo sicuro a cui deve terminare la via di esodo, ma solo il distanziamento richiesto per la scala esterna.
Le verifiche delle lunghezze vanno fatte fino a luogo sicuro, omettendo quanto permesso.
I 2,5 m aggiuntivi sono il distacco minimo richiesto dalla tab S.4-5 criterio 3 per raggiungere la via di esodo esterna. "La via d’esodo esterna (orizzontale o verticale) deve essere distaccata di 2,50 m dall’opera da costruzione, da aperture di smaltimento o di evacuazione di fumi e calore dell’incendio."
Poi ho omesso la lunghezza di esodo esterna in base alle indicazioni del cap S.4.8.3 per raggiungere il luogo sicuro.
Secondo me se la scala non è protetta e quindi compartimentata deve essere verificata la resistenza al fuoco.
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Re: SCALA ESTERNA E COPI: COME EVITARE SIA DISTANZIAMENTO SIA PROTEZIONE FACCIATA?
Quando verifiche le lunghezze d'esodo misuri fino al punto sicuro o fino all'esterno del fabbricato?Terminus ha scritto: ven ott 11, 2024 09:15 Non mi sembra corretto.
2,5m non sono la distanza del luogo sicuro a cui deve terminare la via di esodo, ma solo il distanziamento richiesto per la scala esterna.
Le verifiche delle lunghezze vanno fatte fino a luogo sicuro, omettendo quanto permesso.
Tom Bishop
Re: SCALA ESTERNA E COPI: COME EVITARE SIA DISTANZIAMENTO SIA PROTEZIONE FACCIATA?
L'esterno del fabbricato non è detto sia considerabile luogo sicuro, a meno che non sia direttamente "pubblica via" luogo sicuro di default.
E la via d'esodo termina al luogo sicuro.
E la via d'esodo termina al luogo sicuro.
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Re: SCALA ESTERNA E COPI: COME EVITARE SIA DISTANZIAMENTO SIA PROTEZIONE FACCIATA?
Ho la vostra benedizione? Ho scoperto qualcosa o era già noto?mmaarrccoo ha scritto: ven ott 11, 2024 10:14 Tutto funzionerebbe come se la scala facesse parte del compartimento e lo attraversasse internamente, senza protezione del vano ovviamente (ad esempio scala a giorno). Quindi teoricamente dovrebbe essere ok. Poi di fatto la scala è all'esterno, chiedere una R alla struttura metallica mi sembrerebbe comunque eccessivo.
Ma quindi funziona? Ho estratto un coniglio dal cappello oppure era una cosa già nota che sapevate?
Re: SCALA ESTERNA E COPI: COME EVITARE SIA DISTANZIAMENTO SIA PROTEZIONE FACCIATA?
Si tratta di applicare ciò che il COPI prevede.
Hai una normale scala che non può essere definita "esterna" e non è protetta dagli effetti dell'incendio.
Se le condizioni sono sufficienti (lunghezze percorsi di esodo) la soluzione è accettabile, altrimenti devi trovarne altre.
Hai una normale scala che non può essere definita "esterna" e non è protetta dagli effetti dell'incendio.
Se le condizioni sono sufficienti (lunghezze percorsi di esodo) la soluzione è accettabile, altrimenti devi trovarne altre.
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Re: SCALA ESTERNA E COPI: COME EVITARE SIA DISTANZIAMENTO SIA PROTEZIONE FACCIATA?
Ok, non nascondo però che dall'insieme sia di norme tradizionali sia di COPI non mi pareva fosse mai emersa questa possibilità (ritenevo le scale esterne dovessero essere tutte distanziate o protette) per cui ero anche io un po' titubante. Meglio così, facilita le cose.
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Re: SCALA ESTERNA E COPI: COME EVITARE SIA DISTANZIAMENTO SIA PROTEZIONE FACCIATA?
Continuo a non capire la differenza. Se la scala esterna posta a 2.5m dal fabbricato è considerata luogo sicuro temporaneo, perché non dovrebbe esserlo una distanza pari sul piano orizzontale. La tabella S.4-5 omette di fare la verifica della potenza irraggiante di cui al punto S.4.5.3.3 con distanza di 2.5m.Terminus ha scritto: ven ott 11, 2024 09:15 Non mi sembra corretto.
2,5m non sono la distanza del luogo sicuro a cui deve terminare la via di esodo, ma solo il distanziamento richiesto per la scala esterna.
Le verifiche delle lunghezze vanno fatte fino a luogo sicuro, omettendo quanto permesso.
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Re: SCALA ESTERNA E COPI: COME EVITARE SIA DISTANZIAMENTO SIA PROTEZIONE FACCIATA?
Proviamo a ragionarci su.Tom Bishop ha scritto: dom ott 13, 2024 18:45 Continuo a non capire la differenza. Se la scala esterna posta a 2.5m dal fabbricato è considerata luogo sicuro temporaneo, perché non dovrebbe esserlo una distanza pari sul piano orizzontale. La tabella S.4-5 omette di fare la verifica della potenza irraggiante di cui al punto S.4.5.3.3 con distanza di 2.5m.
La via di esodo deve terminare su luogo sicuro, il luogo sicuro deve essere protetto anche dall'irraggiamento
La via di esodo esterna deve essere protetta dall'irraggiamento (S.4.5.3.3)
Le scale esterne devono condurre al luogo sicuro direttamente o tramite percorso di esodo a prova di fumo o via di esodo esterna.
Se ne deduce che, se anche per la scala esterna non viene prescritta la protezione dall'irraggiamento, (considerando 2,5 metri sufficienti per il tempo necessario all'esodo, così come la EI30), una volta sbarcati a terra non ci si trova in luogo sicuro, neanche temporaneo, o comunque occorrerebbe verificare la protezione dall'irraggiamento per il restante percorso fino al luogo sicuro.
Di conseguenza le verifiche sulle lunghezze di esodo ne devono tenere conto.