All'interno di una nuova attività, in un locale dedicato, è stato installato un sistema composto da due scalda acqua in pompa di calore, un addolcitore e un filtro dell'acqua a servizio dell'attività (docce e bagni).
Il tecnico che ha seguito i lavori dice che non serve il progetto, e quindi l'installatore compilerebbe una Dichiarazione di Conformità descrivendo a grandi linee l'impianto ma priva di progetto firmato da un Professionista.
Secondo me il Dm 37/2008 è abbastanza chiaro a riguardo, cita anche gli "impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie", deve quindi esserci un progetto redatto da un professionista iscritto negli albi professionali. Voi cosa ne pensate? Grazie mille!!!
Obbligo progetto impianti sanitatri
Moderatore: Edilclima
Re: Obbligo progetto impianti sanitatri
Mi sembra che sia obbligatoria la DiCo, non il progetto.
Re: Obbligo progetto impianti sanitatri
Si bè effettivamente leggendo meglio l'Articolo 5 comma 2 del DM 37/2008, non è riportato l'impianto in questione. Quindi l'installatore dovrà provvedere alla sola compilazione della Di.Co. e a una relazione con lo schema dell'impianto.
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Re: Obbligo progetto impianti sanitatri
Il progetto non è obbligatorio per gli idrico-sanitari se hanno solo acqua fredda e scarico.
Se invece c'è anche acqua calda sanitaria purtroppo non è ben chiaro cosa fare (qualcuno dice che il progetto dovrebbe essere fatto).
PS: mi riferisco a progetto del professionsita. Il progetto dell'installatore è sempre obbligatorio nei casi in cui non c'è quello del professionista.
Se invece c'è anche acqua calda sanitaria purtroppo non è ben chiaro cosa fare (qualcuno dice che il progetto dovrebbe essere fatto).
PS: mi riferisco a progetto del professionsita. Il progetto dell'installatore è sempre obbligatorio nei casi in cui non c'è quello del professionista.
Re: Obbligo progetto impianti sanitatri
Certo servirebbe mettersi d'accordo su cosa si intende per progetto: un'ipotesi oppure una documentazione? Per chi?Il progetto ...
In base a chi la chiede (o si pensa che la chieda), ci potrebbero essere varie opinioni per stabilire in cosa consista, tra cui, per esperienza, ho visto proporre diverse ipotesi:
a) Ipotesi 1
- una pianta con la posizione dei componenti (generatori, terminali, ecc. con Marca e modello) e il percorso delle tubazioni (con relativo diametro).
I disegni sono spesso redatti dai Produttori (pannelli, VMC, split, ecc.). Sufficiente nel 97% dei casi
b) Ipotesi 2
- idem, con aggiunta di uno schema (spesso quello del Produttore)
c) Ipotesi 3
- una pianta con la posizione dei componenti (generatori, terminali, ecc. con Marca e modello) e il percorso delle tubazioni (con relativo diametro)
- relazione di calcolo per la giustificazione delle potenze (generatori, terminali)
- relazione di calcolo per la giustificazione dei diametri e delle perdite di carico (tubazioni, canali, reti di scarico, ecc.)
- relazione di calcolo per la giustificazione della scelta dei componenti (generatori, terminali, ecc.)
- schede tecniche dei componenti selezionati e/o installati
Richiesta da clienti standard di certi settori (quelli che si rivolgono alle società di ingegneria, per intenderci)
d) Ipotesi 4
Nulla. Quello che vorrebbero i privati che costruiscono l'unica casa della loro vita.
Quale soluzione progettuale il cliente richiede ed è disposto a pagare? Quale il progettista/installatore è in grado di eseguire
quello che viene richiesto?
Qual è più conveniente tra le quattro soluzioni (ve ne sono molte altre)?
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Re: Obbligo progetto impianti sanitatri
Il progetto dell'installatore va da sè che è più semplice e meno dettagliato di quello di un professionista. Non esiste però una definizione per il progetto dell'installatore che quindi ha delle libertà (direi che almeno uno schema a blocchi ed una pianta sarebbero auspicabili).
Il progetto di un professionista è definito, in alcuni casi, dalle norme (ad esempio le norme CEI dicono come deve essere composto e cosa deve contenere un progetto professionale) anche se talvolta tali indicazioni sono forse un po' eccessive.
Il progetto di un professionista è definito, in alcuni casi, dalle norme (ad esempio le norme CEI dicono come deve essere composto e cosa deve contenere un progetto professionale) anche se talvolta tali indicazioni sono forse un po' eccessive.
Re: Obbligo progetto impianti sanitatri
Per l'acs non vedo una diretta applicabilità dell'art.5 del DM.mmaarrccoo ha scritto: lun ago 12, 2024 13:25 Il progetto non è obbligatorio per gli idrico-sanitari se hanno solo acqua fredda e scarico.
Se invece c'è anche acqua calda sanitaria purtroppo non è ben chiaro cosa fare (qualcuno dice che il progetto dovrebbe essere fatto).
PS: mi riferisco a progetto del professionsita. Il progetto dell'installatore è sempre obbligatorio nei casi in cui non c'è quello del professionista.
Ovviamente le verifiche di legge ex 192/05 vanno fatte comunque ed altrettanto ovviamente in quelle verifiche una certa progettazione dell'impianto idricosanitario/acs c'è comunque (quantomeno la definizione di diametri e tracciato delle tubazioni e definizione delle apparecchiature di generazione ed accumulo).
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Re: Obbligo progetto impianti sanitatri
Dovrebbero esserci dei chiarimenti di alcune CCIAA che dicono qualcosa, per quanto non siano legge, dovrei cercarli.Terminus ha scritto: mar ago 13, 2024 09:07Per l'acs non vedo una diretta applicabilità dell'art.5 del DM.mmaarrccoo ha scritto: lun ago 12, 2024 13:25 Il progetto non è obbligatorio per gli idrico-sanitari se hanno solo acqua fredda e scarico.
Se invece c'è anche acqua calda sanitaria purtroppo non è ben chiaro cosa fare (qualcuno dice che il progetto dovrebbe essere fatto).
PS: mi riferisco a progetto del professionsita. Il progetto dell'installatore è sempre obbligatorio nei casi in cui non c'è quello del professionista.
Ovviamente le verifiche di legge ex 192/05 vanno fatte comunque ed altrettanto ovviamente in quelle verifiche una certa progettazione dell'impianto idricosanitario/acs c'è comunque (quantomeno la definizione di diametri e tracciato delle tubazioni e definizione delle apparecchiature di generazione ed accumulo).
Alla fine il DM 37/08 non è che è scritto benissimo.