Attività non soggette. Chi controlla?
Moderatore: Edilclima
Attività non soggette. Chi controlla?
Buon pomeriggio.
Attività non soggetta ai controlli VVF, applico la RTO, elaboro il progetto e compilo la documentazione attestante i requisiti di norma (Cert. REI, Dic. Prod.)
Non dovendo essere presentata alcuna pratica ai VVF tutta la documentazione rimane conservata al titolare.
La domanda è questa, forse banale: chi controlla? Solo se c'è un incendio si mette in moto il corpo dei VVF?
Secondo me io in quanto progettista e certificatore ho le stesse responsabilità che avrei se presentassi la SCIA.
Un cliente vorrebbe cioè mettere a norma ma senza "pignolerie"...
Attività non soggetta ai controlli VVF, applico la RTO, elaboro il progetto e compilo la documentazione attestante i requisiti di norma (Cert. REI, Dic. Prod.)
Non dovendo essere presentata alcuna pratica ai VVF tutta la documentazione rimane conservata al titolare.
La domanda è questa, forse banale: chi controlla? Solo se c'è un incendio si mette in moto il corpo dei VVF?
Secondo me io in quanto progettista e certificatore ho le stesse responsabilità che avrei se presentassi la SCIA.
Un cliente vorrebbe cioè mettere a norma ma senza "pignolerie"...
Re: Attività non soggette. Chi controlla?
"Secondo me io in quanto progettista e certificatore ho le stesse responsabilità che avrei se presentassi la SCIA."
Ma cosa staresti certificando? Ok il progetto e ok i CERT REI e DICH PROD (a requisiti verificati, non di progetto...), ma in assenza di SCIA, tu non asseveri alcuna conformità dell'attività ai requisiti di prevenzione incendi e/o al progetto.
La responsabilità di adeguamento o meno dell'attività al progetto è in capo al titolare dell'attività che ne risponde, in caso di incendio.
Ma cosa staresti certificando? Ok il progetto e ok i CERT REI e DICH PROD (a requisiti verificati, non di progetto...), ma in assenza di SCIA, tu non asseveri alcuna conformità dell'attività ai requisiti di prevenzione incendi e/o al progetto.
La responsabilità di adeguamento o meno dell'attività al progetto è in capo al titolare dell'attività che ne risponde, in caso di incendio.
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Re: Attività non soggette. Chi controlla?
Mancando la SCIA con asseverazione, manca la verifica che il titolare ha eseguito tutto secondo progetto e che il tutto è conforme alle norme di PI.
Il titolare può o meno seguire il tuo progetto, ma comunque resta il primo responsabile dell'eventuale mancato adeguamento.
Certo se il progetto è carente o sbagliato, così come se sono fallaci le certificazioni, puoi essere chiamato in causa.
Il titolare può o meno seguire il tuo progetto, ma comunque resta il primo responsabile dell'eventuale mancato adeguamento.
Certo se il progetto è carente o sbagliato, così come se sono fallaci le certificazioni, puoi essere chiamato in causa.
Re: Attività non soggette. Chi controlla?
Ciao Terminus.
Quindi c'è sempre una responsabilità di noi tecnici, come credo sia giusto.
Se la norma mi richiede che le strutture siano R60 ci dovrà sempre essere un professionista antincendio che certifichi ciò (che può coincidere col progettista o meno), anche se non si presenta la SCIA.
Altrimenti non avrebbe senso nemmeno un progetto, no?
Il titolare se decide di non mettere a norma è responsabile solo lui e su questo siamo tutti d'accordo.
Ma se il titolare decide di mettere tutto a norma e qualcuno certifica che la struttura è R60 ma l'edificio crolla in 3 minuti il responsabile è il certificatore.
Quindi c'è sempre una responsabilità di noi tecnici, come credo sia giusto.
Se la norma mi richiede che le strutture siano R60 ci dovrà sempre essere un professionista antincendio che certifichi ciò (che può coincidere col progettista o meno), anche se non si presenta la SCIA.
Altrimenti non avrebbe senso nemmeno un progetto, no?
Il titolare se decide di non mettere a norma è responsabile solo lui e su questo siamo tutti d'accordo.
Ma se il titolare decide di mettere tutto a norma e qualcuno certifica che la struttura è R60 ma l'edificio crolla in 3 minuti il responsabile è il certificatore.
Re: Attività non soggette. Chi controlla?
Come per qualsiasi progetto e qualsiasi certificazione.
Re: Attività non soggette. Chi controlla?
E perché mai? Chi chiede tale certificazione?fabbretto ha scritto: lun lug 22, 2024 17:38 Se la norma mi richiede che le strutture siano R60 ci dovrà sempre essere un professionista antincendio che certifichi ciò (che può coincidere col progettista o meno), anche se non si presenta la SCIA.
Altrimenti non avrebbe senso nemmeno un progetto, no?
E questo è pacificofabbretto ha scritto: lun lug 22, 2024 17:38 Il titolare se decide di non mettere a norma è responsabile solo lui e su questo siamo tutti d'accordo.
Ma se il titolare decide di mettere tutto a norma e qualcuno certifica che la struttura è R60 ma l'edificio crolla in 3 minuti il responsabile è il certificatore.
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Re: Attività non soggette. Chi controlla?
Se la norma richiede R60 vuol dire che qualcuno dovrà pur certificarlo, sennò rimane su carta.
- weareblind
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- Iscritto il: gio lug 30, 2009 09:49
Re: Attività non soggette. Chi controlla?
Le certificazioni derivano da obblighi che qui non si applicano. Non c'è obbligo di certificazione.
Re: Attività non soggette. Chi controlla?
Non va presentata alcuna SCIA, e siamo d'accordo.
La norma però mi chiede, ad es., che le compartimentazioni devo essere REI 60.
Qualcuno dovrà pur certificare, e non può essere il titolare dell'attività.
La norma però mi chiede, ad es., che le compartimentazioni devo essere REI 60.
Qualcuno dovrà pur certificare, e non può essere il titolare dell'attività.
Re: Attività non soggette. Chi controlla?
Te lo stiamo dicendo tutti, non c'è obbligo di certificazione...poi vedi tu
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Re: Attività non soggette. Chi controlla?
Cioè applico una norma, faccio fare i lavori e poi non certifico... Boh, c'è qualcosa di strano.
Comunque grazie per i vari chiarimenti.
Comunque grazie per i vari chiarimenti.
Re: Attività non soggette. Chi controlla?
Se fai un progetto per attività non soggetta in cui si applica la RTO le certificazioni le devi fare e le devi conservare, che siano DICO di impianti, CERT.REI e DICH.PROD. L'unica cosa che non fai è l'asseverazione e la SCIA.
Se un'attività non è soggetta ai controlli ma è soggetta alla RTO cambia solo la burocrazia, lavori e certificazioni devono essere fatti e conservati.
Se un'attività non è soggetta ai controlli ma è soggetta alla RTO cambia solo la burocrazia, lavori e certificazioni devono essere fatti e conservati.
Il perito del tribunale e anche quello di parte, o dell'assicurazione, dopo un incendio che magari ha causato dei danni.
Re: Attività non soggette. Chi controlla?
Facciamo chiarezza: il ns collega è partito dicendo "Attività non soggetta ai controlli VVF, applico la RTO, elaboro il progetto e compilo la documentazione attestante i requisiti di norma (Cert. REI, Dic. Prod.)" e aggiunge "Un cliente vorrebbe cioè mettere a norma ma senza "pignolerie"... + "Secondo me io in quanto progettista e certificatore ho le stesse responsabilità che avrei se presentassi la SCIA".Gmeister ha scritto: mar lug 23, 2024 12:13 Se fai un progetto per attività non soggetta in cui si applica la RTO le certificazioni le devi fare e le devi conservare, che siano DICO di impianti, CERT.REI e DICH.PROD. L'unica cosa che non fai è l'asseverazione e la SCIA.
Se un'attività non è soggetta ai controlli ma è soggetta alla RTO cambia solo la burocrazia, lavori e certificazioni devono essere fatti e conservati.
Premesso che siamo tutti d'accordo che, nel mondo ideale, io faccio il progetto, il titolare adegua perfettamente il tutto e io, pagato lautamente, faccio CERT. REI e DICH. PROD. dopo aver verificato i lavori, nel ns caso mi pare di capire che non accada perchè il titolare vorrebbe la botte piena e la moglie ubriaca (niente lavori ma tutto a posto); a questo punto, o Fabbretto decide di fare comunque i CERT REI e DICH PROD, nonostante la mancanza di requisiti (e quindi se ne assume le responsabilità, ben sapendo di fare un documento falso, professionalmente, con tutto quello che ne consegue...) o il titolare dell'attività non avrà mai i certificati, assumendo lui le responsabilità che derivano dal mancato adeguamento.
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Re: Attività non soggette. Chi controlla?
Ilverga buongiorno.
Tutto corretto, tranne il fatto che io senza le carte a posto non firmo alcun Cert. REI o Dich. Prod.
Quindi la soluzione, qualora il titolare volesse una "romanella" e io di conseguenza non firmo nulla, sarebbe che gli consegno il progetto da me firmato e poi se la sbriga lui.
Tutto corretto, tranne il fatto che io senza le carte a posto non firmo alcun Cert. REI o Dich. Prod.
Quindi la soluzione, qualora il titolare volesse una "romanella" e io di conseguenza non firmo nulla, sarebbe che gli consegno il progetto da me firmato e poi se la sbriga lui.
- weareblind
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Re: Attività non soggette. Chi controlla?
Siamo arrivati ad una conclusione logica.
Grazie
Grazie
Re: Attività non soggette. Chi controlla?
Tutto correttofabbretto ha scritto: mar lug 23, 2024 12:47 Ilverga buongiorno.
Tutto corretto, tranne il fatto che io senza le carte a posto non firmo alcun Cert. REI o Dich. Prod.
Quindi la soluzione, qualora il titolare volesse una "romanella" e io di conseguenza non firmo nulla, sarebbe che gli consegno il progetto da me firmato e poi se la sbriga lui.
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