nuova caldaia a condensazione: ha ancora senso?
Moderatore: Edilclima
nuova caldaia a condensazione: ha ancora senso?
Salve a tutti.
Il dubbio nasce sulla confusione che c'è in giro sul futuro che avranno le caldaie a metano in Europa. Sarà davvero vietata la vendita? Finiranno davvero a breve gli incentivi? Se sarà così, per quanti anni sarà possibile fare manutenzione alle caldaie? Se potete dirmi gli ultimi aggiornamenti "della vicenda" oppure linkarmi siti dove io possa informarmi ve ne sarei grato.
Ho una casa di 2 piani 130 mq + 130 mq, più soffitta in cui è installata una caldaia tradizionale a basamento da 27 kW (50 litri di accumulo e 12 l/min, che sono un po' risicati) che ormai sta per toccare quota 25 anni di attività. Il riscaldamento è affidato a 12 termosifoni, 9 in ghisa e 3 in acciaio senza valvole termostatiche. Ovviamente non è una caldaia con modulazione. Temperatura di mandata 70 gradi e funzionamento 5-6-7 ore al giorno solamente al pomeriggio-sera, con tutti i disagi che ne comporta (primo piano molto freddo a impianto spento e poi aria molto secca a impianto acceso).
Gli scenari che ho davanti sono:
- continuare con questa caldaia fino alla fine dei suoi giorni e aspettare cosa proporrà il mercato, con il rischio di non avere più incentivi per la caldaia a condensazione.
- sostituire entro la fine del 2024 la mia caldaia con una a condensazione, sempre a basamento, sfruttando la detrazione del 65%, che per una spesa da almeno 5000€ fanno gola.
- buttarmi su altre soluzioni ? pompe di calore (non sono convinto che sia la soluzione adatta a me) ?
Mi sono informato un attimo e ho capito che per installare la caldaia a condensazione dovrò "solamente" rifare lo scarico fumi, fare lo scarico per la condensa e raccordare le tubazioni all'ingresso in caldaia.
Da profano quale sono, mi sembra che lo stato dell'arte per le mie esigenze sia una caldaia a basamento da 30 kW almeno, tipo la Vaillant ecocompact VSC 34 kW o la Viessmann Vitodens 222-F (quest'ultima leggermente meno potente della vaillant ma molto più modulabile).
Non voglio togliere/sostituire i termosifoni nè fare interventi più invasivi tipo pavimento radiante nè cappotti termici.
Tirando le somme, la caldaia a condensazione è la miglior soluzione che posso scegliere?
Il dubbio nasce sulla confusione che c'è in giro sul futuro che avranno le caldaie a metano in Europa. Sarà davvero vietata la vendita? Finiranno davvero a breve gli incentivi? Se sarà così, per quanti anni sarà possibile fare manutenzione alle caldaie? Se potete dirmi gli ultimi aggiornamenti "della vicenda" oppure linkarmi siti dove io possa informarmi ve ne sarei grato.
Ho una casa di 2 piani 130 mq + 130 mq, più soffitta in cui è installata una caldaia tradizionale a basamento da 27 kW (50 litri di accumulo e 12 l/min, che sono un po' risicati) che ormai sta per toccare quota 25 anni di attività. Il riscaldamento è affidato a 12 termosifoni, 9 in ghisa e 3 in acciaio senza valvole termostatiche. Ovviamente non è una caldaia con modulazione. Temperatura di mandata 70 gradi e funzionamento 5-6-7 ore al giorno solamente al pomeriggio-sera, con tutti i disagi che ne comporta (primo piano molto freddo a impianto spento e poi aria molto secca a impianto acceso).
Gli scenari che ho davanti sono:
- continuare con questa caldaia fino alla fine dei suoi giorni e aspettare cosa proporrà il mercato, con il rischio di non avere più incentivi per la caldaia a condensazione.
- sostituire entro la fine del 2024 la mia caldaia con una a condensazione, sempre a basamento, sfruttando la detrazione del 65%, che per una spesa da almeno 5000€ fanno gola.
- buttarmi su altre soluzioni ? pompe di calore (non sono convinto che sia la soluzione adatta a me) ?
Mi sono informato un attimo e ho capito che per installare la caldaia a condensazione dovrò "solamente" rifare lo scarico fumi, fare lo scarico per la condensa e raccordare le tubazioni all'ingresso in caldaia.
Da profano quale sono, mi sembra che lo stato dell'arte per le mie esigenze sia una caldaia a basamento da 30 kW almeno, tipo la Vaillant ecocompact VSC 34 kW o la Viessmann Vitodens 222-F (quest'ultima leggermente meno potente della vaillant ma molto più modulabile).
Non voglio togliere/sostituire i termosifoni nè fare interventi più invasivi tipo pavimento radiante nè cappotti termici.
Tirando le somme, la caldaia a condensazione è la miglior soluzione che posso scegliere?
Re: nuova caldaia a condensazione: ha ancora senso?
per quanto descritto, a mio parere, sì
Re: nuova caldaia a condensazione: ha ancora senso?
Sì, allo stato attuale.
Non volendo rifare l'impianto (giustamente), non vedo alternative, se non un ibrido (ma sempre di caldaia a condensazione si tratta, sebbene associata a una pompa di calore).
La pompa di calore "full electric" per collegare un impianto esistente dove non fai contestualmente l'isolamento dell'involucro la vedo improponibile ad oggi, se non in casi particolarmente fortunati (appartamenti piccoli, ma non certo 260 m2 di casa).
Io al tuo posto cambierei la caldaia mettendone una a condensazione (25 anni sono tanti, quella che hai ha già fatto il suo tempo), o al limite un ibrida (ma in tal caso il prezzo sale).
Mettendo una nuova caldaia a condensazione finchè dura te la tieni, poi fra vent'anni vedi, potrebbe essere cambiato il mondo nel frattempo.
Così se anche tra qualche anno dovessero "abolire" le caldaie a condensazione, (cosa che ritengo comunque poco realistica), ma se anche fosse, certamente manutenzioni e riparazioni saranno sempre disponibili, non è che rimani a piedi da un giorno all'altro se dovesse rompersi qualcosa.
Non volendo rifare l'impianto (giustamente), non vedo alternative, se non un ibrido (ma sempre di caldaia a condensazione si tratta, sebbene associata a una pompa di calore).
La pompa di calore "full electric" per collegare un impianto esistente dove non fai contestualmente l'isolamento dell'involucro la vedo improponibile ad oggi, se non in casi particolarmente fortunati (appartamenti piccoli, ma non certo 260 m2 di casa).
Io al tuo posto cambierei la caldaia mettendone una a condensazione (25 anni sono tanti, quella che hai ha già fatto il suo tempo), o al limite un ibrida (ma in tal caso il prezzo sale).
Mettendo una nuova caldaia a condensazione finchè dura te la tieni, poi fra vent'anni vedi, potrebbe essere cambiato il mondo nel frattempo.
Così se anche tra qualche anno dovessero "abolire" le caldaie a condensazione, (cosa che ritengo comunque poco realistica), ma se anche fosse, certamente manutenzioni e riparazioni saranno sempre disponibili, non è che rimani a piedi da un giorno all'altro se dovesse rompersi qualcosa.
Re: nuova caldaia a condensazione: ha ancora senso?
Cambia caldaia e monta un multisplit. Salvi capra e cavoli con il minimo della spesa, integri delle rinnovabili se vuoi un po' di spinta per la messa a regime e hai il raffrescamento.
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Re: nuova caldaia a condensazione: ha ancora senso?
minima spesa x 260 m2 di casa? Pochi lavori (esempio. scarico condensa...)?arkanoid ha scritto: mer ott 25, 2023 10:17 Cambia caldaia e monta un multisplit. Salvi capra e cavoli con il minimo della spesa, integri delle rinnovabili se vuoi un po' di spinta per la messa a regime e hai il raffrescamento.
parere personale: e poi il riscaldamento ad espansione diretta, onestamente, non è che sia il massimo (a me darebbe fastidio)
Re: nuova caldaia a condensazione: ha ancora senso?
E' probabilmente l'intervento meno invasivo che possa fare per integrare rinnovabili e unire il servizio estivo. In alternativa un ibrido. Spende una via di mezzo, ne avrà un beneficio minimo e non avrà il freddo.
In un intervento del genere togliere la caldaia e mettere una PDC idronica è scellerato. Fissa a 50-55°C di mandata, impianto sempre acceso, consumi folli.
Da valutare impianto idro a pellet, conto termico e posizione permettendo.
In un intervento del genere togliere la caldaia e mettere una PDC idronica è scellerato. Fissa a 50-55°C di mandata, impianto sempre acceso, consumi folli.
Da valutare impianto idro a pellet, conto termico e posizione permettendo.
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Re: nuova caldaia a condensazione: ha ancora senso?
Per fortuna l'impianto di raffrescamento estivo non è strettamente necessario. Ci fosse già non lo butterei via, però i giorni disagevoli si contano sulle dita e quindi me la cavo con qualche ventilatore.
Mi sono informato un pò di più ed effettivamente servirebbe una pompa di calore di dimensioni colossali, il passaggio al trifase, consumi folli di energia elettrica. Assolutamente no sense.
Inoltre il cappotto termico non sarà mai fatto perchè la casa ha un piano semi-interrato e ha importanti problemi di umidità da risolvere. Andare a posarci un cappotto, seppur fatto a regola d'arte, andrebbe a "stuzzicare la ferita".
A questo punto resta la soluzione di passare alla caldaia a condensazione. Spero non ci sia da impazzire troppo per fare lo scarico della condensa.
La modulazione della caldaia è un parametro così importante? Ci sono alcuni modelli che arrivano fino a 1:20, altre si fermano a 1:10.
Un esempio sono proprio le viessmann che citavo nel post di apertura: la vitodens 111-F arriva a 1:10, la 222-F arriva a 1:17 (1:20 in ACS).
Non so ancora quanto è la differenza di prezzo tra le 2, ma vi chiedo: giustificherebbe la spesa in più?
Mi sono informato un pò di più ed effettivamente servirebbe una pompa di calore di dimensioni colossali, il passaggio al trifase, consumi folli di energia elettrica. Assolutamente no sense.
Inoltre il cappotto termico non sarà mai fatto perchè la casa ha un piano semi-interrato e ha importanti problemi di umidità da risolvere. Andare a posarci un cappotto, seppur fatto a regola d'arte, andrebbe a "stuzzicare la ferita".
A questo punto resta la soluzione di passare alla caldaia a condensazione. Spero non ci sia da impazzire troppo per fare lo scarico della condensa.
La modulazione della caldaia è un parametro così importante? Ci sono alcuni modelli che arrivano fino a 1:20, altre si fermano a 1:10.
Un esempio sono proprio le viessmann che citavo nel post di apertura: la vitodens 111-F arriva a 1:10, la 222-F arriva a 1:17 (1:20 in ACS).
Non so ancora quanto è la differenza di prezzo tra le 2, ma vi chiedo: giustificherebbe la spesa in più?
Re: nuova caldaia a condensazione: ha ancora senso?
Buongiorno, sono appena entrato nel gruppo e ringrazio anticipatamente per eventuali consigli.Sbiellato ha scritto: mer ott 18, 2023 11:52 Salve a tutti.
Il dubbio nasce sulla confusione che c'è in giro sul futuro che avranno le caldaie a metano in Europa. Sarà davvero vietata la vendita? Finiranno davvero a breve gli incentivi? Se sarà così, per quanti anni sarà possibile fare manutenzione alle caldaie? Se potete dirmi gli ultimi aggiornamenti "della vicenda" oppure linkarmi siti dove io possa informarmi ve ne sarei grato.
Ho una casa di 2 piani 130 mq + 130 mq, più soffitta in cui è installata una caldaia tradizionale a basamento da 27 kW (50 litri di accumulo e 12 l/min, che sono un po' risicati) che ormai sta per toccare quota 25 anni di attività. Il riscaldamento è affidato a 12 termosifoni, 9 in ghisa e 3 in acciaio senza valvole termostatiche. Ovviamente non è una caldaia con modulazione. Temperatura di mandata 70 gradi e funzionamento 5-6-7 ore al giorno solamente al pomeriggio-sera, con tutti i disagi che ne comporta (primo piano molto freddo a impianto spento e poi aria molto secca a impianto acceso).
Gli scenari che ho davanti sono:
- continuare con questa caldaia fino alla fine dei suoi giorni e aspettare cosa proporrà il mercato, con il rischio di non avere più incentivi per la caldaia a condensazione.
- sostituire entro la fine del 2024 la mia caldaia con una a condensazione, sempre a basamento, sfruttando la detrazione del 65%, che per una spesa da almeno 5000€ fanno gola.
- buttarmi su altre soluzioni ? pompe di calore (non sono convinto che sia la soluzione adatta a me) ?
Mi sono informato un attimo e ho capito che per installare la caldaia a condensazione dovrò "solamente" rifare lo scarico fumi, fare lo scarico per la condensa e raccordare le tubazioni all'ingresso in caldaia.
Da profano quale sono, mi sembra che lo stato dell'arte per le mie esigenze sia una caldaia a basamento da 30 kW almeno, tipo la Vaillant ecocompact VSC 34 kW o la Viessmann Vitodens 222-F (quest'ultima leggermente meno potente della vaillant ma molto più modulabile).
Non voglio togliere/sostituire i termosifoni nè fare interventi più invasivi tipo pavimento radiante nè cappotti termici.
Tirando le somme, la caldaia a condensazione è la miglior soluzione che posso scegliere?
Approfitto di questa discussione in quanto sono in una situazione molto simile a quella descritta: caldaia di 24 anni, impianto tradizionale con termosifoni (in ghisa?), abitazione disposta su più piani (piano terra, primo, secondo e mansarda) di 150 mq.
Sto valutando sostituzione caldaia entro il 2024 con una a condensazione.
Mi hanno proposto una Elco Thision S plus compact 30.
Volevo chiedere
- se la caldaia risulta adeguata (credo di si) e prezzo di mercato
- all'amico @Sbiellato se alla fine ha eseguito i lavori
Grazie.
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Re: nuova caldaia a condensazione: ha ancora senso?

Ultima modifica di andrea_zolfi il mer nov 13, 2024 10:51, modificato 1 volta in totale.
Re: nuova caldaia a condensazione: ha ancora senso?
poi c'è chi dice che gli alieni non esistono.andrea_zolfi ha scritto: mer nov 06, 2024 12:09 In un settore pubblico rispettabile, e' il dipendente pubblico che si occupa dell'onere documentale per conto del cittadino privato ed, anzi, si scusa dell'eventuale perdita di tempo e di denaro.
in quale nazione di quale pianeta di quale sistema solare accade quanto sostieni? non sul nostro

Re: nuova caldaia a condensazione: ha ancora senso?
Dicono che succede, talvolta, anche da noi.Ronin ha scritto: mer nov 06, 2024 18:28poi c'è chi dice che gli alieni non esistono.andrea_zolfi ha scritto: mer nov 06, 2024 12:09 In un settore pubblico rispettabile, e' il dipendente pubblico che si occupa dell'onere documentale per conto del cittadino privato ed, anzi, si scusa dell'eventuale perdita di tempo e di denaro.
in quale nazione di quale pianeta di quale sistema solare accade quanto sostieni? non sul nostro![]()
Ovviamente a una condizione: di pagare le imbarazzanti "tasse extra".
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Re: nuova caldaia a condensazione: ha ancora senso?

Ultima modifica di andrea_zolfi il mer nov 13, 2024 10:51, modificato 1 volta in totale.
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Re: nuova caldaia a condensazione: ha ancora senso?
Ma quindi l'onere documentale è del contribuente, non del dipendente della PAandrea_zolfi ha scritto: mer nov 06, 2024 22:13 si prende il biglietto col proprio turno, entro un'ora si presenta la documentazione e si compila un modulo e la settimana successiva la detrazione d'imposta e' gia' calcolata nel cedolino-paga.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: nuova caldaia a condensazione: ha ancora senso?
Mi sfugge il senso del messaggio.
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Re: nuova caldaia a condensazione: ha ancora senso?
come vedi sei tu che produci documenti che gli impiegati semplicemente prendono in carico.andrea_zolfi ha scritto: mer nov 06, 2024 22:13 si prende il biglietto col proprio turno, entro un'ora si presenta la documentazione e si compila un modulo
così funzionano le detrazioni pure in italia (io presento tutti gli anni il 730 online, ci carico le detrazioni cui ho diritto in autonomia, quando non me le trovo pre-caricate già dall'agenzia entrate, senza nemmeno bisogno di recarmi in un novecentesco ufficio fisico; ma i documenti che giustificano le detrazioni ovviamente li conservo io, e li ho prodotti o fatti produrre a mia cura e spese). non v'è luogo al mondo dove il pubblico paga (cioè noi tutti paghiamo) un ufficio che produce i documenti che servono a te per avere un vantaggio economico tuo.
benvenuto sulla terra

Ultima modifica di Ronin il gio nov 07, 2024 17:13, modificato 1 volta in totale.
Re: nuova caldaia a condensazione: ha ancora senso?
Ho perso il filo del discorso... che c'entra con il tema della discussione? 

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Re: nuova caldaia a condensazione: ha ancora senso?
I tossici delle detrazioni, facendo fatica a trovare gli spacciatori agli angoli degli studi tecnici, pretendono di avere diritto ad un beneficio fiscale direttamente nel cassetto fiscale, null'altro facendo se non acquistare una caldaia.boba74 ha scritto: gio nov 07, 2024 15:28 Ho perso il filo del discorso... che c'entra con il tema della discussione?![]()
Meno male che adesso all'ADE è in corso un rehab generalizzato.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
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Re: nuova caldaia a condensazione: ha ancora senso?

Ultima modifica di andrea_zolfi il mer nov 13, 2024 10:50, modificato 1 volta in totale.
Re: nuova caldaia a condensazione: ha ancora senso?
non credo abbiamo bisogno di troll qui.
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