DIVISIONE IMPIANTO IN DUE IMPIANTI - DIAGNOSI ENERGETICA

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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MassimilianoR
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DIVISIONE IMPIANTO IN DUE IMPIANTI - DIAGNOSI ENERGETICA

Messaggio da MassimilianoR »

Buonasera a tutti,
recentemente mi sono imbattuto in due casi (siamo in Emilia Romagna), in cui i proprietari di abitazioni civili singole, mi hanno chiesto fattibilità per dividere l'impianto esistente in due impianti separati.
Contesto comune ad entrambe le richieste:

ABITAZIONE CIVILE DISPOSTA SU DUE PIANI, INGRESSO COMUNE IN VANO SCALA;
OGNI PIANO HA SUBALTERNO PROPRIO, QUINDI SONO DUE UNITA' IMM SEPARATE CON DIVERSI PROPRIETARI
UNA CALDAIA A SERVIZIO DI ENTRAMBI I PIANI CON POTENZA AL FOCOLARE <35kW.

Ora, leggendo attentamente il punto D.2 della delibera 1261 del 25/07/2022 della regione E.R., mi viene da pensare che al fine di dividere i due impianti occorra giustificare prima la fattibilità tecnico/economica simulando l'inserimento di contabilizzatori, simulare impianto di coge etc.. etc..

Riporto estratto:
D.2 CONFIGURAZIONE IMPIANTI TERMICI
1. Nel caso di sostituzione del generatore di calore, nuova installazione di impianti termici o di ristrutturazione
dell’impianto esistente di potenza termica nominale del generatore maggiore o uguale a 100 kW, ivi compresa la
trasformazione dell’impianto centralizzato mediante il distacco anche di un solo utente/condomino, è fatto obbligo di
realizzare preliminarmente una diagnosi energetica dell’edificio e dell’impianto che metta a confronto le diverse
soluzioni impiantistiche compatibili e la loro efficacia sotto il profilo dei costi complessivi (investimento, esercizio e
manutenzione). La soluzione progettuale prescelta deve essere motivata nella relazione tecnica di cui all’art. 8 comma
2 dell’Atto, sulla base dei risultati della diagnosi. La diagnosi energetica deve considerare, in modo vincolante ma non
esaustivo, almeno le seguenti opzioni:
a) impianto centralizzato dotato di caldaia a condensazione con contabilizzazione e termoregolazione del calore per
singola unità abitativa;
b) impianto centralizzato dotato di pompa di calore elettrica o a gas con contabilizzazione e termoregolazione del
calore per singola unità abitativa;
c) le possibili integrazioni dei suddetti impianti con impianti solari termici;
d) impianto centralizzato di cogenerazione;
e) stazione di teleriscaldamento collegata a una rete efficiente come definita al decreto legislativo n. 102 del 2014;
f) per gli edifici non residenziali l’installazione di un sistema di gestione automatica degli edifici e degli impianti
conforme al livello B della norma EN 15232.


Facendo espressamente riferimento alla parola DIAGNOSI ENERGETICA, mi viene da intendere una relazione redatta da EGE, che, a seguito di analisi di consumi (derivanti da bollette e curve di assorbimento), abbia la capacità di evidenziare in maniera OGGETTIVA ed imparziale la convenienza a scindere i due impianti o meno.

Premetto che non sono EGE e non ho mai sostenuto alcun corso in merito (ma è già inserito nella mia personale lista TO DO).
Perchè allora continuo a sentire in giro voci che mi suggeriscono di fare un semplice ante e post operam avvalendomi del software, eseguendo calcoli secondo normative che non rientrano nel campo di applicazione delle DIAGNOSI ma rientrano (non proprio tutte) nel campo della CERTIFICAZIONE ENERGETICA???(ad esempio, se dovessi fare una diagnosi, non userei un regime continuato di funzionamento impianto, ma bensì attenuato nelle ore notturne.. etc.. etc..).

E' prassi adottare questo metodo per diagnosi di "piccolo" calibro???
Qual'è la vostra opinione al riguardo?
Grazie a tutti.
:roll:
arkanoid
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Re: DIVISIONE IMPIANTO IN DUE IMPIANTI - DIAGNOSI ENERGETICA

Messaggio da arkanoid »

la diagnosi presuppone sempre un ante e un post, appunto per valutare quanto incidono le variazioni. E' il metodo di calcolo che cambia rispetto agli ape convenzionali superbonus, se è quello a cui ti riferisci.
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MassimilianoR
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Re: DIVISIONE IMPIANTO IN DUE IMPIANTI - DIAGNOSI ENERGETICA

Messaggio da MassimilianoR »

Grazie Arkanoid per la tua opinione :D .

Io non mi sto riferimento al metodo di calcolo in sé.. ma mi sto chiedendo CHI può redigere una diagnosi energetica di questo genere (stiamo parlando di edifici civili).

Mi pongo la stessa domanda anche per un CONTO TERMICO a seguito di efficientamento energetico dell'impianto..(esempio palese, PDC che sostituisce caldaia e nuovo impianto di emissione a bassa temperatura) per cui è necessario redigere e presentare diagnosi energetica al GSE.

Ergo, posso farla anche io pur non essendo EGE, ma "solo" progettista termotecnico abilitato alla libera professione??? :roll: :roll: :roll: :roll:

Sento voci discordanti sul mercato.. c'è chi ritiene che, essendo DIAGNOSI, essa debba essere redatta da EGE certificato (io sono uno di quelli che la pensa così), poi ci sono alcuni che ritengono che per impianti di civili non serva un EGE per redigere diagnosi (dalla loro parte vi è la ragione dei costi da sostenere per pagare un EGE per una diagonsi....qualche migliaia di euro...sarebbe da pazzi...).

Spero di essermi spiegato bene. :oops:
marcoaroma
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Re: DIVISIONE IMPIANTO IN DUE IMPIANTI - DIAGNOSI ENERGETICA

Messaggio da marcoaroma »

Quando mi serviva mi ero informato, allora per il conto termico (quando superi certe potenze se ricordo bene) la diagnosi energetica che serve è quella redatta da EGE, per il distacco da centralizzato non è quella obbligatoriamente redatta da EGE.
arkanoid
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Re: DIVISIONE IMPIANTO IN DUE IMPIANTI - DIAGNOSI ENERGETICA

Messaggio da arkanoid »

MassimilianoR ha scritto: mar lug 25, 2023 09:45 ...ma mi sto chiedendo CHI può redigere una diagnosi energetica di questo genere (stiamo parlando di edifici civili).
Non avevo capito la domanda. Il tuo dubbio è lecito: ci sono casistiche in cui solo un tecnico qualificato EGE o una ESCO possono redigerla. Non seguo il conto termico per cui non so se in quel caso sia riportato che debba essere redatta da uno di questi soggetti. Se così fosse, è così.
redigere redigere redigere
MassimilianoR
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Re: DIVISIONE IMPIANTO IN DUE IMPIANTI - DIAGNOSI ENERGETICA

Messaggio da MassimilianoR »

marcoaroma ha scritto: mar lug 25, 2023 10:06 Quando mi serviva mi ero informato, allora per il conto termico (quando superi certe potenze se ricordo bene) la diagnosi energetica che serve è quella redatta da EGE, per il distacco da centralizzato non è quella obbligatoriamente redatta da EGE.
Ciao marcoaroma, mi sono confrontato con colleghi vari, e quoto la tua risposta.
Anche loro, per un distacco di impianto civile (come il caso in esame) non si appellano a EGE, ma redigono diagnosi energetica nel rispetto della UNI CEI EN 16247 e relativi criteri minimi previsti nell'Allegato 2 del Decreto legislativo n.102/2014.

Grazie per il contributo.
Un saluto.
Massimiliano R.
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