Neutralità carbonica
Inviato: gio mag 11, 2023 09:01
Mi trovo a mettere il naso nel comune di Milano, dove il Piano delle Regole prevede la neutralità carbonica per i nuovi edifici:
a. Fatti salvi i limiti previsti dalla normativa energetica vigente, l’attuazione degli interventi dovrà prevedere soluzioni atte a minimizzare le emissioni di CO2e, secondo quanto di seguito definito:
i. per interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, è obbligatoria la riduzione del 15% di emissioni di CO2e rispetto ai valori emissivi associati ai limiti di prestazione energetica globale, qualora la normativa sovraordinata ne richieda la verifica;
ii. per gli interventi di nuova costruzione, ristrutturazione urbanistica e ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione, è obbligatorio il raggiungimento della neutralità carbonica.
b. Le prestazioni di cui sopra potranno essere raggiunte attraverso l’utilizzo, in forma alternativa o composta, dei seguenti elementi progettuali:
i. soluzioni a elevate prestazioni energetiche;
ii. interventi di rinaturalizzazione, anche attraverso forme di verde integrato negli edifici;
iii. tecnologie per un ridotto consumo idrico e per il riutilizzo delle acque meteoriche;
iv. utilizzo di materiali sostenibili e/o a contenuto riciclato;
v. adozione di finiture superficiali con un alto coefficiente di riflettanza solare;
vi. soluzioni per la mobilità sostenibile.
Avete idea di cosa significhi nel concreto? Sto pensando soprattutto al secondo punto che ho riportato. Anche pensando a fare un progetto tutto elettrico, mai più con il fotovoltaico lo potrò rendere off grid. Nel momento in cui sei connesso in rete, l'energia elettrica importata ha un fattore di conversione tra rinnovabile e non rinnovabile definito dalla legge, non puoi dire che la compri da un gestore che compensa.
Quindi come si applica questa cosa?
a. Fatti salvi i limiti previsti dalla normativa energetica vigente, l’attuazione degli interventi dovrà prevedere soluzioni atte a minimizzare le emissioni di CO2e, secondo quanto di seguito definito:
i. per interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, è obbligatoria la riduzione del 15% di emissioni di CO2e rispetto ai valori emissivi associati ai limiti di prestazione energetica globale, qualora la normativa sovraordinata ne richieda la verifica;
ii. per gli interventi di nuova costruzione, ristrutturazione urbanistica e ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione, è obbligatorio il raggiungimento della neutralità carbonica.
b. Le prestazioni di cui sopra potranno essere raggiunte attraverso l’utilizzo, in forma alternativa o composta, dei seguenti elementi progettuali:
i. soluzioni a elevate prestazioni energetiche;
ii. interventi di rinaturalizzazione, anche attraverso forme di verde integrato negli edifici;
iii. tecnologie per un ridotto consumo idrico e per il riutilizzo delle acque meteoriche;
iv. utilizzo di materiali sostenibili e/o a contenuto riciclato;
v. adozione di finiture superficiali con un alto coefficiente di riflettanza solare;
vi. soluzioni per la mobilità sostenibile.
Avete idea di cosa significhi nel concreto? Sto pensando soprattutto al secondo punto che ho riportato. Anche pensando a fare un progetto tutto elettrico, mai più con il fotovoltaico lo potrò rendere off grid. Nel momento in cui sei connesso in rete, l'energia elettrica importata ha un fattore di conversione tra rinnovabile e non rinnovabile definito dalla legge, non puoi dire che la compri da un gestore che compensa.
Quindi come si applica questa cosa?