Ciao a tutti, in una casa di nuova costruzione su 2 piani, il committente vorrebbe mettere al piano terra il riscaldamento a pavimento e al piano primo il classico riscaldamento con radiatori...cosa ne pensate, è fattibile integrare i 2 sistemi? ci vuole una caldaia a condensazione??
inoltre ho sentito parlare molto bene del riscaldamento a parete... che svantaggi può avere?
riscaldamento a pavimento ?? riscaldamento a parete
Moderatore: Edilclima
Re: riscaldamento a pavimento ?? riscaldamento a parete
Per quanto concenre prevedere impianto a pannelli ed impianto a radiatori non vi sono particolari problemi; ho fatto vari interventi così e vanno tutti bene
L'unica cosa da considerare è che la linea radiatori deve essere ad "alta temperatura" rispetto ai pannelli per cui si deve prima derivare direttamente il collettore o gli stacchi in traccia per alimentare i radiatori con T di caldaia (anche a condensazione, i radiatori non diventano più tanto grossi e lunghi come un volta, le U della 311 hanno come conseguenza ottime coibenze e quindi minori disperdimenti) poi si ha la linea di adduzione al collettore pannelli con dentro valvola a tre (o quattro a seconda dei produttori) vie di miscela e circolatore secondario dedicato ai pannelli; in tal modo si realizza il secondario a bassa temperatura.
Per gli impianti a parete ho visto alcune proposte di ditte Svizzere; il problema è che gli impianti a parete funzionano bene con altri modelli tipici di divisori interni quali pareti in carton gesso tipiche di Francia, Svizzera e Nord Europa; comunque ho letto di alcuni problemi di stratificazione della temperatura nei locali (non conoscendo bene altre lingue oltre l'italiano non sono riuscito a capire la motivazione del problema) e di difficoltà realizzativa, anche con carton gesso, per la presenza di interferenze con altri circuiti quali elettrico, scarichi ed idrico.
L'unica cosa da considerare è che la linea radiatori deve essere ad "alta temperatura" rispetto ai pannelli per cui si deve prima derivare direttamente il collettore o gli stacchi in traccia per alimentare i radiatori con T di caldaia (anche a condensazione, i radiatori non diventano più tanto grossi e lunghi come un volta, le U della 311 hanno come conseguenza ottime coibenze e quindi minori disperdimenti) poi si ha la linea di adduzione al collettore pannelli con dentro valvola a tre (o quattro a seconda dei produttori) vie di miscela e circolatore secondario dedicato ai pannelli; in tal modo si realizza il secondario a bassa temperatura.
Per gli impianti a parete ho visto alcune proposte di ditte Svizzere; il problema è che gli impianti a parete funzionano bene con altri modelli tipici di divisori interni quali pareti in carton gesso tipiche di Francia, Svizzera e Nord Europa; comunque ho letto di alcuni problemi di stratificazione della temperatura nei locali (non conoscendo bene altre lingue oltre l'italiano non sono riuscito a capire la motivazione del problema) e di difficoltà realizzativa, anche con carton gesso, per la presenza di interferenze con altri circuiti quali elettrico, scarichi ed idrico.