DGR 967/15 - 1383/20 E SCELTA PROGETTUALE
Inviato: ven dic 30, 2022 20:26
Ciao a tutti,
vorrei chiedere la vostra opinione sulla migliore scelta progettuale.
Per una nuova costruzione, ho il vincolo di rispettare i requisiti minimi dei dgr 967/15 e dgr 1383/20 ed in particolare:
- copertura del 50% del fabbisogno ACS con fonti rinnovabili
- copertura del 50% del fabbisogno ACS+RISC con fonti rinnovabili
In condizioni di progetto:
- 10 kW di disperisoni (edificio ben isolato con cappotto)
- 25 kW per produzione ACS (grande fabbisogno di ACS con circa 100 litri/sec per periodo di punta di 20 min)
- ho bisogno di contemporaneità di produzione ACS e RISCALDAMENTO.
Dovendo rispettare i requisiti minimi, la scelta che vorrei adottare è la seguente:
1) PDC ad alta temperatura, temperature mandata/ritorno = 55/50°C
2) inerziale termico
3) integrazione con caldaia 34kw in parallelo sull'inerziale termico (che entra progressivamente in funzione con T esterna inferiore a 5°C)
4) circuito di distribuzione riscaldamento 10 kW (sistema di emissione a ventilconvettori) con valvola miscelatrice e temperature mandata/ritorno = 45/40°C
5) accumulo di ACS da 1.000 litri
6) circuito di alimentazione dell'accumulo ACS 25 kW con temperature mandata/ritorno = 55/50°C. Temperatura dell'accumulo 50°C.
Fermo restando che la maggiore potenza viene erogata per la produzione di ACS, la PDC lavora sempre con mandata di 55°C e con valori di COP non molto entusiasmanti. Dal punto di vista economico non mi sembra molto vantaggioso.
Cosa ne pensate...? Consigli...?
vorrei chiedere la vostra opinione sulla migliore scelta progettuale.
Per una nuova costruzione, ho il vincolo di rispettare i requisiti minimi dei dgr 967/15 e dgr 1383/20 ed in particolare:
- copertura del 50% del fabbisogno ACS con fonti rinnovabili
- copertura del 50% del fabbisogno ACS+RISC con fonti rinnovabili
In condizioni di progetto:
- 10 kW di disperisoni (edificio ben isolato con cappotto)
- 25 kW per produzione ACS (grande fabbisogno di ACS con circa 100 litri/sec per periodo di punta di 20 min)
- ho bisogno di contemporaneità di produzione ACS e RISCALDAMENTO.
Dovendo rispettare i requisiti minimi, la scelta che vorrei adottare è la seguente:
1) PDC ad alta temperatura, temperature mandata/ritorno = 55/50°C
2) inerziale termico
3) integrazione con caldaia 34kw in parallelo sull'inerziale termico (che entra progressivamente in funzione con T esterna inferiore a 5°C)
4) circuito di distribuzione riscaldamento 10 kW (sistema di emissione a ventilconvettori) con valvola miscelatrice e temperature mandata/ritorno = 45/40°C
5) accumulo di ACS da 1.000 litri
6) circuito di alimentazione dell'accumulo ACS 25 kW con temperature mandata/ritorno = 55/50°C. Temperatura dell'accumulo 50°C.
Fermo restando che la maggiore potenza viene erogata per la produzione di ACS, la PDC lavora sempre con mandata di 55°C e con valori di COP non molto entusiasmanti. Dal punto di vista economico non mi sembra molto vantaggioso.
Cosa ne pensate...? Consigli...?