Informazioni su 60% da fonti rinnovabili in ristrutturazione appartamento
Inviato: gio dic 15, 2022 18:09
Buongiorno a tutti, intervengo con un mio primo post da ignorante in materia, chiedendo una consulenza.
Sono un privato e sto ristrutturando un appartamento da 90mq calpestabili, degli anni 60, rifacendo tutti gli impianti e aggiungendo un cappotto interno.
In questo contesto, metteremmo al posto dei tradizionali radiatori collegati a vecchissima stufa a gas a pavimento e boiler separato, una nuova caldaia a condensazione e riscaldamento a pannelli radianti a pavimento.
Solo ieri il termotecnico che ha preso in mano il progetto mi ha segnalato che per la regione ER da giugno di quest'anno dobbiamo rispettare le normative sulle rinnovabili per la produzione di ACS, il che significa mettere pompa di calore addizionale in balcone (praticamente non ci sta, il balcone è minuscolo e ho già quella degli split)
+ una macchina interna che secondo lei deve essere minimo da 270lt, in pratica grande come un frigorifero.
Gli impiantisti storcono il naso, perchè mi dicono che ci vorrebbe un locale tecnico solo per quella e io non ho lo spazio per metterla.
Mi chiedevo: ma è davvero necessario, o ci sono delle soluzioni/rinunce che mi permetterebbero di derogare da questa situazione? Leggo online che la legge riguarda solo le "ristrutturazioni rilevanti" ma dappertutto vedo che sono di tal tipo solo le ristrutturazioni di demo-ricostruzione e/o quelle di superficie utile > 1000mq
Io non credo di rientrare in nessuna di queste due casistiche, solo che rifaccio l'intero impianto (tubi/elementi termici/caldaia). Per un singolo appartamento devo aggiungere un'intero impianto addizionale, non previsto e che mi costa altre migliaia di euro + complessità di implementazione?
Dovrei rinunciare a qualcosa (cappotto? Impianto a pavimento?) per non ricadere in questo vincolo?
Grazie mille a tutti per l'attenzione.
Sono un privato e sto ristrutturando un appartamento da 90mq calpestabili, degli anni 60, rifacendo tutti gli impianti e aggiungendo un cappotto interno.
In questo contesto, metteremmo al posto dei tradizionali radiatori collegati a vecchissima stufa a gas a pavimento e boiler separato, una nuova caldaia a condensazione e riscaldamento a pannelli radianti a pavimento.
Solo ieri il termotecnico che ha preso in mano il progetto mi ha segnalato che per la regione ER da giugno di quest'anno dobbiamo rispettare le normative sulle rinnovabili per la produzione di ACS, il che significa mettere pompa di calore addizionale in balcone (praticamente non ci sta, il balcone è minuscolo e ho già quella degli split)
+ una macchina interna che secondo lei deve essere minimo da 270lt, in pratica grande come un frigorifero.
Gli impiantisti storcono il naso, perchè mi dicono che ci vorrebbe un locale tecnico solo per quella e io non ho lo spazio per metterla.
Mi chiedevo: ma è davvero necessario, o ci sono delle soluzioni/rinunce che mi permetterebbero di derogare da questa situazione? Leggo online che la legge riguarda solo le "ristrutturazioni rilevanti" ma dappertutto vedo che sono di tal tipo solo le ristrutturazioni di demo-ricostruzione e/o quelle di superficie utile > 1000mq
Io non credo di rientrare in nessuna di queste due casistiche, solo che rifaccio l'intero impianto (tubi/elementi termici/caldaia). Per un singolo appartamento devo aggiungere un'intero impianto addizionale, non previsto e che mi costa altre migliaia di euro + complessità di implementazione?
Dovrei rinunciare a qualcosa (cappotto? Impianto a pavimento?) per non ricadere in questo vincolo?
Grazie mille a tutti per l'attenzione.