ACE - PROBLEMA ETICO DEL COGNOME

Normativa Europea, Nazionale e Regionale sulla classificazione e certificazione energetica degli edifici, accreditamento tecnici, ecc.

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fennicella
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ACE - PROBLEMA ETICO DEL COGNOME

Messaggio da fennicella »

salve a tutti...ho un grosso dubbio rispetto ad una certificazione che dovrei fare,si tratta di un capannone che purtroppo è stato progettato da mio padre 10 anni fa',io non centro nulla con questo progetto poichè 10 anni fa non ero nemmeno laureata, ora ho un'attività mia ma resta il fatto che abbiamo lo stesso cognome...voi che fareste?

grazie ancora!
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ilverga
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Re: ACE - PROBLEMA ETICO DEL COGNOME

Messaggio da ilverga »

Non è previsto che l'omonimia sia fonte di esclusione dal redarre ACE!!
Uè....ma scherziamo? Se no assolderei killer per eliminare i miei omonimi nel Milanese...
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jerryluis
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Re: ACE - PROBLEMA ETICO DEL COGNOME

Messaggio da jerryluis »

che fortuna sapete anche chi è il progettista degli impianti, io per ora non ho neanche gli schizzi dei fabbricati :shock:

Comunque penso anch'io che non ci siano problemi...
Ora diventerò un coso per usare la cosa+, domani la la cosa++ e chissà a quando la cosa super+ ....
ma a me interessa tutt'altra cosa .....
giuseppe64
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Re: ACE - PROBLEMA ETICO DEL COGNOME

Messaggio da giuseppe64 »

l'omonimia ovviamente non c'entra niente...
per quanto riguarda "l'indipendenza".. beh... un rapporto parentale così stretto porrebbe anche a me qualche dubbio
Quann' quarcuno t' prumett' tutt' lu suo, s'apprepara pe te fott' tutt' lu tuo!!!
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ilverga
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Re: ACE - PROBLEMA ETICO DEL COGNOME

Messaggio da ilverga »

giuseppe64 ha scritto:l'omonimia ovviamente non c'entra niente...
per quanto riguarda "l'indipendenza".. beh... un rapporto parentale così stretto porrebbe anche a me qualche dubbio
Io, al contrario, porrei l'incostituzionalità di una norma che esclude determinate figure in quanto collegate con la progettazione!! Com'è possibile che chi ha fatto la pratica catastale non possa regidere l'ACE?? Ma scherziamo?
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giuseppe64
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Re: ACE - PROBLEMA ETICO DEL COGNOME

Messaggio da giuseppe64 »

ilverga ha scritto:
giuseppe64 ha scritto:l'omonimia ovviamente non c'entra niente...
per quanto riguarda "l'indipendenza".. beh... un rapporto parentale così stretto porrebbe anche a me qualche dubbio
Io, al contrario, porrei l'incostituzionalità di una norma che esclude determinate figure in quanto collegate con la progettazione!! Com'è possibile che chi ha fatto la pratica catastale non possa regidere l'ACE?? Ma scherziamo?
guarda, da un punto di vista teorico, è anche accettabile una sorta di "doppio controllo". Nel senso che, se io che faccio la "legge 10" so che sicuramente, a fine lavori, un altro soggetto dovrà verificare il mio operato, in "teoria" dovrei essere più responsabile, però questo discorso sarebbe maggiormente efficace se il certificatore fosse nominato da un ente, o estratto a sorteggio o cose simili. Comunque un "terzo", anche se nominato dalla stessa committenza, si deve assumere le sue responsabilità, e quindi proprio tanto sballata questa regola non è. Ci lamentiamo tanto della mancanza di controlli, in questo modo almeno teoricamente e in parte, si garantisce un controllo incrociato. In realtà i controlli dovrebbero farli gli enti preposti, ma questo è un altro discorso.
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Re: ACE - PROBLEMA ETICO DEL COGNOME

Messaggio da ilverga »

giuseppe64 ha scritto:guarda, da un punto di vista teorico, è anche accettabile una sorta di "doppio controllo". Nel senso che, se io che faccio la "legge 10" so che sicuramente, a fine lavori, un altro soggetto dovrà verificare il mio operato, in "teoria" dovrei essere più responsabile, però questo discorso sarebbe maggiormente efficace se il certificatore fosse nominato da un ente, o estratto a sorteggio o cose simili. Comunque un "terzo", anche se nominato dalla stessa committenza, si deve assumere le sue responsabilità, e quindi proprio tanto sballata questa regola non è. Ci lamentiamo tanto della mancanza di controlli, in questo modo almeno teoricamente e in parte, si garantisce un controllo incrociato. In realtà i controlli dovrebbero farli gli enti preposti, ma questo è un altro discorso.
Anche se non sono pienamente d'accordo...in via di principio non è del tutto sbagliato l'intento della norma.
Ma permettimi di dissentire su 2 cose:
1) Chi firma si assume responsabilità...e parto dai presupposti che il professionista è in buona fede, ciò che il legislatore invece non fa (visto le esclusioni)
2) Io ho fatto l'esempio dell'incompatibilità tra il professionista che redige la pratica catastale e la figura del certificatore...mi si deve spiegare dove sta l'icompatibilità!!!
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Re: ACE - PROBLEMA ETICO DEL COGNOME

Messaggio da giuseppe64 »

ilverga ha scritto: Anche se non sono pienamente d'accordo...in via di principio non è del tutto sbagliato l'intento della norma.
Ma permettimi di dissentire su 2 cose:
1) Chi firma si assume responsabilità...e parto dai presupposti che il professionista è in buona fede, ciò che il legislatore invece non fa (visto le esclusioni)
2) Io ho fatto l'esempio dell'incompatibilità tra il professionista che redige la pratica catastale e la figura del certificatore...mi si deve spiegare dove sta l'icompatibilità!!!
1) beh... se chi ha fatto la progettazione dell'edificio e/o dell'impianto o chi l'ha costruito, ha sbagliato (anche in buona fede) qualcosa, la tentazione di "autocollaudarsi" e quindi la probabilità di "cattiva fede" o di un ulteriore "errore in buona fede" è altissima....

2) per il professionista che ha fatto solo la pratica catastale, ad una rilettura del decreto (parlo di lombardia) non mi sembra che ci siano incompatibilità.. si parla di progettazione e costruzione dell'edificio o di qualsiasi impianto tecnico, amministrazione, fornitura di energia, manutenzione impianti e sicurezza. L'accatastamento si configura come ausiliario alla progettazione, forse?
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Re: ACE - PROBLEMA ETICO DEL COGNOME

Messaggio da ilverga »

giuseppe64 ha scritto:2) per il professionista che ha fatto solo la pratica catastale, ad una rilettura del decreto (parlo di lombardia) non mi sembra che ci siano incompatibilità.. si parla di progettazione e costruzione dell'edificio o di qualsiasi impianto tecnico, amministrazione, fornitura di energia, manutenzione impianti e sicurezza. L'accatastamento si configura come ausiliario alla progettazione, forse?
Premetto che è stato il CENED stesso che, telefonicamente, mi ha "vivamente sconsigliato" (per non dire imposto) un professionista diverso da quello che ha redatto la pratica catastale.
Ma il DGR dice anche esplicitamente di eliminare il professionista "connesso alla funzione di responsabile della sicurezza". MA SCHERZIAMO?? Oh, responsabile della sicurezza...non vorrai mica dirmi che è in combine con il progettista e dir. lavori edile / impianti, se no, a questo punto, comincio a credere che tutti i certificatori sono prezzolati!!
Io sarò prevenuto, ma il legislatore della regione lombardia è chiaramente un burocrate e basta, a cui non importa dell'utente finale ma solo d'intascare XXX euro x certificato, targa energetica, iscrizione all'albo dei soggetti certificatori...
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Re: ACE - PROBLEMA ETICO DEL COGNOME

Messaggio da giuseppe64 »

ilverga ha scritto:
giuseppe64 ha scritto:2) per il professionista che ha fatto solo la pratica catastale, ad una rilettura del decreto (parlo di lombardia) non mi sembra che ci siano incompatibilità.. si parla di progettazione e costruzione dell'edificio o di qualsiasi impianto tecnico, amministrazione, fornitura di energia, manutenzione impianti e sicurezza. L'accatastamento si configura come ausiliario alla progettazione, forse?
Premetto che è stato il CENED stesso che, telefonicamente, mi ha "vivamente sconsigliato" (per non dire imposto) un professionista diverso da quello che ha redatto la pratica catastale.
Ma il DGR dice anche esplicitamente di eliminare il professionista "connesso alla funzione di responsabile della sicurezza". MA SCHERZIAMO?? Oh, responsabile della sicurezza...non vorrai mica dirmi che è in combine con il progettista e dir. lavori edile / impianti, se no, a questo punto, comincio a credere che tutti i certificatori sono prezzolati!!

Io sarò prevenuto, ma il legislatore della regione lombardia è chiaramente un burocrate e basta, a cui non importa dell'utente finale ma solo d'intascare XXX euro x certificato, targa energetica, iscrizione all'albo dei soggetti certificatori...
non per difendere il CENED, ma dal punto di vista volgarmente pecunario che se ne frega il CENED se il soggetto che produce il certificato è stato anche responsabile della sicurezza? tutti quei costi ci sarebbero lo stesso...
semmai al contrario, il responsabile della sicurezza vorrebbe assumersi un altro incarico per motivi "volgarmente" pecunari , e si arrabbia se la Legge (giusta o sbagliata che sia) non glie lo consente.
Giusta o sbagliata che sia la legge, almeno consente di lavorare (teoricamente) a una persona (sempre teoricamente) estranea alla cricca che ha eseguito il lavoro, al di fuori delle classiche logiche nepotistiche lobbyste... facciamo tutto noi, mi ingrasso solo io, nemmeno una briciola deve sfuggire!!!
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Re: ACE - PROBLEMA ETICO DEL COGNOME

Messaggio da robvi »

Stiamo sempre girando intorno allo stesso problema: come fare perchè il certificato sia una cosa seria e non un pezzo di carta in più che aggiunge solo costi inutili ai tanti che già l'utente deve sopportare.
Ovviamente si parte dal presupposto (vero secondo me...) che il certificato serva realmente a comunicare all'acquirente la qualità energetica dell'edificio.

Lasciati da parte i problemi tecnici del certificato CENED (ne abbiamo discusso ampiamente e penso che nessuno si sogni di difendere la metodologia adottata da Cened), rimane da capire quali garanzie adottare perchè il certificato sia davvero serio.

E' vero che in teoria il Libero Professionista, è responsabile di quanto firma ecc. ecc., ma è vero anche che di relazioni L.10 false, di autocerficazioni compiacenti, di progetti non rispettati e non presentati, sono pieni gli archivi comunali, catastali e regionali. Forse è ora di smetterla di fare leggi "in teoria" ed iniziare a farle "in pratica".

Sono convinto che se su 3.000 certificatori regionali ce ne fossero anche solo 10 che fanno falsi certificati (per ignoranza o per malafede che sia), questi 10 squalificheranno anche il lavoro di tutti gli altri (come riconoscere un certificato vero da uno falso? facendo un controcertificato?).

La soluzione migliore secondo me (e lo dico ma poi scappo a nascondermi... :wink: ), è ancora un ente certificatore sul modello CasaClima, di proprietà pubblica (come CasaClima appunto). Lo prova il fatto che a Bolzano la certificazione energetica funziona e nessuno si sogna di mettere in discussione un certificato redatto dall'agenzia (anche se coll'agenzia si può comunque discutere e chiarire, ma non contrattare).

Oppure va bene anche un sistema alla "Lombarda", ma solo se ci saranno seri controlli da parte di Cened sui certificati energetici emessi.

Ciao
robvi

IL MIO SITO: http://www.casazeb.it
giuseppe64
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Re: ACE - PROBLEMA ETICO DEL COGNOME

Messaggio da giuseppe64 »

Una cosa è certa, questa regola affronta in un certo qual modo la questione del conflitto di interessi...
almeno per la certificazione energetica, in lombardia qualche paletto hanno tentato di metterlo, ma ovviamente a noi italiani ste cose non stanno bene.
Immaginatevi un paese dove un primo ministro in attesa di essere processato per un reato commesso, si fa sospendere il procedimento, si cambia la legge, si depenalizza il reato, poi si fa processare e assolvere, e grida anche ai 4 venti che era una vittima della magistratura, dopodichè fa cadere il governo "rivale", sempre grazie alla magistratura, e poi si ricandida a prendere di nuovo possesso dello stato, grazie a tutti gli altri conflitti di interesse...
beh... in un paese simile, questa regola della regione lombardia sarebbe quantomeno bizzarra.
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