se l'installatore non vuole rilasciare la 46/90

[cielle]

Un installatore minaccia di non rilasciare al cliente la dichiarazione di conformità 46/90 per l'installazione di un impianto di riscaldamento termoautonomo <35 KW, con la motivazione che l'impianto "non è a norma" (anche se l'ha montato lui!) - il motivo reale è che pretende dei soldi in più e il cliente non glieli vuole dare...
Il problema è che non c'è nulla che obbliga l'installatore a rilasciare la 46/90 - ho riletto il DPR 447/91 e non prevede sanzioni per l'installatore che alla fine non rilascia la 46/90 - ci sono quelle per l'installatore che viola la legge (art.10, commi 3 e 4) ma sono quasi inesistenti - però il fatto è che ovviamente il cliente non può usare l'impianto senza la dichiarazione 46/90.
Praticamente le alternative sono 2: il cliente cede al ricatto dell'installatore e paga oppure lo cita in giudizio per violazione degli obblighi contrattuali (ha costruito un impianto non a norma) - ma con la giustizia che c'è in Italia forse è meglio pagare...
Qualcuno si è trovato con un caso del genere?

[Terminus]

Qualche sanzione la vecchia 46/90 la prevedeva, ma ora non è più in vigore.
Oggi come oggi per assurdo, l'installatore potrebbe anche non rilasciare alcunchè ed essere a posto, in quanto siamo in situazione di vuoto normativo, in attesa dell'emanazione del nuovo decreto ministeriale che deve sostituire 46/90, 447/91 e capo V del 380/01.
Quindi consiglio per il committente: accettare di pagare l'eventuale sovrapprezzo all'installatore a condizione però di avere regolare fattura e dichiarazione di conformità con ben specificate le voci riguardanti la normativa applicata.
Se l'impianto è veramente fuori norma, il giorno dopo può denunciare l'installatore sia alla Camera di Commercio che in Tribunale.
Se il committente può attendere un pò, forse uscirà il suddetto decreto che, si spera, chiarirà anche le sanzioni.

[ubaldo pelux]

Sono un installatore e chiedo scusa a nome di tutta la categoria per il comportamento del collega , ci tengo a precisare che per fortuna sono davvero pochi quelli che si comportano cosi' .

[MAX76]

Ma l'installatore come motiva il fatto che l'impianto realizzato non è a norma?
Inoltre sostiene che non sia a norma il suo impianto o parti pre esistenti a cui si è collegato per svariati motivi?

[cielle]

ubaldo pelux: è vero, la grandissima parte degli installatori non si comporta così, ho sempre trovato grande collaborazione, anzi, spesso sono gli installatori che correggono le "sviste" dei miei progetti! Purtroppo in questo caso i rapporti fra installatore e cliente si sono guastati (ci sono anche problemi "caratteriali") e siamo arrivati a questo punto...
MAX76: l'impianto è nuovo e la caldaia è installata in una mansarda sottotetto, ma la copertura è inclinata e nel punto di installazione della caldaia è alta circa 1,60 m. Quindi per fare manutenzione alla caldaia bisogna abbassarsi e non ci si sta in piedi e l'installatore non rilascia la 46/90 perché non sono rispettati gli spazi per fare manutenzione e l'impianto non è a norma.
ok, posso essere d'accordo che la manutenzione è scomoda, ma la caldaia lì ce l'ha montata lui, perché non l'ha detto subito e il problema viene fuori solo ora che ci sono contenziosi sugli extra-costi?

[Manofthemoon]

cioè scusate ma non ho capito..

quindi se per fare la manutenzione alla caldaia bisogna inginocchiarsi l'impianto non è a norma ?

mi sembra alquanto astrusa come motivazione...


p.s. anche io sono un installatore...

[MAX76]

Se le cose stanno così concordo in pieno con il suggerimento di Terminus, conviene proprio pagarlo, dopo aver ricevuto al 46/90 debitamente compilata e con ben evidenziato che la caldaia è installata da lui in quella precisa posizione (->disegni as built), e poi procedere soprattutto presso la Camera di Commercio.

[Kalz]

cioè scusate ma non ho capito..

quindi se per fare la manutenzione alla caldaia bisogna inginocchiarsi l'impianto non è a norma ?

mi sembra alquanto astrusa come motivazione...

Secondo me, i problemi non sono dell'impianto......ma tra le due parti

[ubaldo pelux]

Forse ad alcuni installatori ( ripeto io sono installatore ) non e' chiara una cosa . Chi ha eseguito il lavoro DEVE obbligatoriamente lasciare il certificato di conformita' ( GRATUITAMENTE ) se e' passato un po' di tempo dall' effettuazione dei lavori allora ci si reca sul posto e si vede se nell' impianto non sono state apportate modifiche e se e' ancora a norma quindi la si rilascia .
MA ATTENZIONE :
resta inteso che comunque l' installatore che ha effettuato i lavori RIMANE sempre il responsabile , anche se si rifiuta di lasciare il certificato ed anche dopo anni dalla fine dei lavori stessi .
La stessa cosa dico al lavoratore in nero , cioe' se malauguratamente sull' impianto dove lui ci ha messo le manine va' a succedere qualcosa a persone o cose sono C_ _ _ I suoi e' inutile che cerca di nascondersi
Le cose vengono sempre a galla , gia' chi e' apposto deve preoccuparsi figuriamoci chi non lo e' !!

[cielle]

anche secondo me in questo caso ci sono problemi fra le parti, e non sono problemi tecnici ...
sì, è vero che l'obbligo è scritto a chiare lettere nella 46/90, ma in realtà se l'installatore si rifiuta di fare la dichiarazione di conformità per un suo astruso pretesto non è prevista nessuna sanzione e nessuno può costringerlo (perché bisogna inginocchiarsi per fare manutenzione, è chiaro che è assurdo come motivo, però intanto lui la dichiarazione non te la fa e tu non usi l'impianto...) - forse solo il giudice dopo una causa civile può costringerlo - quanto alla Camera di Commercio, mi sembra che solo dopo 3 casi di violazione della legge, ci potrebbe (condizionale) essere un richiamo, figuriamoci...