Oggi al corso anit di Firenze è stato detto che per le nostre misure in opera si continua ad usare il metodo ingegneristico uni 16283 mentre il metodo di controllo uni 10052 sarà usato da Asl e arpat per eseguire eventuali controlli. È un chiarimento interessante se confermato.
Quindi ogni settimana ci si può attendere nuovo sviluppo, ohibo.
Considerazione: questa versione in effetti annoda diversi fili del contenuto delle linee guida. Vediamo se il riassunto funziona:
- il tecnico prevede, poi misura e relaziona secondo metodo proprio;
- l'ente locale fa controlli a campione utilizzando le strutture referenti; queste non si sa se fanno una misura o tre o sei misure per descrittore (io penso ne facciano tre);
- l'incertezza di misura usata dal tecnico resta con fiducia all'84% "in dubio contra reo";
- l'incertezza di misura usata dall'ente di controllo (e che gli giusticherà dell'avere fatto poche misure) varrà considerata con fiducia al 95 per test monolaterale "in dubio pro reo" (cioè: viene applicata l'incertezza estesa solo per migliorare il calcolo utile prima di confrontarlo col limite del DPCM);
- con questa versione, non gli importa di confrontare le loro misure con quelle in opera del tecnico, ma solo di verificare i limiti DPCM ed offrire un giudizio di idoneità "parandosi un pò";
- è un pò come con gli autovelox: dal valore misurato si detrae l'X% per ridurre le contestazioni sulla taratura dell'autovelox.
A margine: se sul bollettino regionale sono pubblicate le "Linee Guida", gli enti locali devono applicarle nei loro controlli oppure no? (cioè: perchè devono essere chiamate linee guida e non "determinazione delle procedure di controllo"?)