Come fate la DI.RI.?
Moderatore: Edilclima
Come fate la DI.RI.?
Buongiorno a tutti come da titolo vorrei conforntarmi con voi riguardo alla corretta compilazione delle Dichiarazioni di Rispondenza.
1) Negli impianti a gas domestici non esiste l'obbligo normativo di allegare il RTV della uni 10738/2012 o seguire le verifiche della norma stessa giusto?
2) Non esistono modelli ministeriali della Dichiarazione di Rispondenza, confermate?
3) Negli impianti idrici e termici, non è obbligatorio ( mi sembra ), allegare una relazione descrittiva di come è fatto l'impianto ?
4) per gli impianti soggetti a progettazione la DI.RI. deve essere firmata da perito o ingengere con esperienza nel settore.. cosa allegate o perlomeno cosa è obbligatorio allegare?
1) Negli impianti a gas domestici non esiste l'obbligo normativo di allegare il RTV della uni 10738/2012 o seguire le verifiche della norma stessa giusto?
2) Non esistono modelli ministeriali della Dichiarazione di Rispondenza, confermate?
3) Negli impianti idrici e termici, non è obbligatorio ( mi sembra ), allegare una relazione descrittiva di come è fatto l'impianto ?
4) per gli impianti soggetti a progettazione la DI.RI. deve essere firmata da perito o ingengere con esperienza nel settore.. cosa allegate o perlomeno cosa è obbligatorio allegare?
Re: Come fate la DI.RI.?
Non posso firmare una DiRi (un domani chissà... mai dire mai.... posso sempre cambiare lavoro. )
Comunque ti posso dare un parere:
1) non concordo molto con la 10738/2012... si scosta troppo da norme "cogenti", in caso di contestazione ritengo prioritaria, ad esempio, la 7129.
2) esatto!!!! per il semplice morivo che la Diri ha lo stesso valore della DiCo.... quindi stesso modello, stessi allegati, con intestazione diversa.
Spetta al Ministero pubblicare un eventuale allegato diverso. Adottare alcune "invenzioni" che circolano, sono responsabilità di colui che ci mette la firma con il timbro.
3) idem come sopra, vedi gli allegati della DiCo.
4) chi compila e firma una dichiarazione, deve sapere se può o non può, non bisogna allegare un curriculum vitae et studiorum...
Comunque ti posso dare un parere:
1) non concordo molto con la 10738/2012... si scosta troppo da norme "cogenti", in caso di contestazione ritengo prioritaria, ad esempio, la 7129.
2) esatto!!!! per il semplice morivo che la Diri ha lo stesso valore della DiCo.... quindi stesso modello, stessi allegati, con intestazione diversa.
Spetta al Ministero pubblicare un eventuale allegato diverso. Adottare alcune "invenzioni" che circolano, sono responsabilità di colui che ci mette la firma con il timbro.
3) idem come sopra, vedi gli allegati della DiCo.
4) chi compila e firma una dichiarazione, deve sapere se può o non può, non bisogna allegare un curriculum vitae et studiorum...
Tra il dire e il fare, la differenza è nell'aver fatto..........
Re: Come fate la DI.RI.?
alla tua risposta n. 1 concordo pienamente infatti la 10738 è molto " leggera " per le quote di sbocco dei scarichi a parete rispetto alle versioni della uni 7129/92 in poi....
al punto 4 ritengo che il professionista che firma la DI RI dovrà allegare uno schema e se volesse effettuare prove funzionali? tipo tiraggio tenuta ecc... lo può fare il professionista ( Ingengere o Periti ) o devi avvalersi di una ditta abilitata per mettere mano sull'impianto?
al punto 4 ritengo che il professionista che firma la DI RI dovrà allegare uno schema e se volesse effettuare prove funzionali? tipo tiraggio tenuta ecc... lo può fare il professionista ( Ingengere o Periti ) o devi avvalersi di una ditta abilitata per mettere mano sull'impianto?
Re: Come fate la DI.RI.?
Ma la 10378
In altri punti non é più restrittiva della 7129
Mi pare x es su aeraz e ventilazione se non ricordo male
In altri punti non é più restrittiva della 7129
Mi pare x es su aeraz e ventilazione se non ricordo male
Re: Come fate la DI.RI.?
belin Kalz se però scrivi in posti diversi... vabbeh faccio lo sforzo, riporto qui quel che ho scritto di la:
ciao Kalz... provo ad andare con ordine
1. in realtà alla DiRi non è obbligatorio allegare nulla, però è evidente che più descrivi l'impianto che hai verificato e i criteri utilizzati per dire va bene o non va bene e meglio è. Per questo personalmente allego uno schema di massima dell'impianto ed una sorta di RTV semplificato (in modo che se dopo che sono andato via modificano l'impianto sia chiaro come era quando l'ho controllato) e seguo la 10738, perché altrimenti che altri riferimenti hai?
2. non esistono modelli "ufficiali" ma esiste un modello per gli impianti gas uso domestico e similare pubblicato dal Min Int con circolare nr 7768 del 25 maggio 2011. Non è obbligatori utilizzarla (tra l'altro a me non piace neanche più di tanto come è strutturata) ma può essere presa come riferimento
3. in realtà, se si parla sempre di DiRi, anche in questo caso il DM 37/08 non prevede alcun allegato, ma vale quello che ho scritto al punto 1
4. vedi punto 1
Re: Come fate la DI.RI.?
però Armando come fai ad applicare la 7129 su un impianto esistente? per esempio se hai una tubazione sottotraccia o interrata come fai a dichiarare la conformità alla 7129 (qualsiasi edizione, anche volendo applicare quella vigente al momento della costruzione dell'impianto)? E' il solito problema che una norma di verifica non può essere restrittiva come una di installazione, a meno che il Ministero non preveda che impianti vecchi privi di DiCo debbano essere messi fuori esercizio e rifatti, non credo che con l'attuale congiuntura economica sarebbe ben vista una cosa del genere...armyceres ha scritto:1) non concordo molto con la 10738/2012... si scosta troppo da norme "cogenti", in caso di contestazione ritengo prioritaria, ad esempio, la 7129.
poi sulla 10738 ho riserve anche io (per esempio la possibilità di non adeguare aperture di ventilazione in caso di verifica positiva con il deprimometro) però si tratta semmai di applicare la 10738 cum grano salis
Re: Come fate la DI.RI.?
Ciao grande "grifo"
Qui ce ne sarebbe da discutere per ore.... ma cerco di spiegare come la vedo io e come relaziono in caso di @#$@§.....
Vediamo, prima di qualsiasi cosa, i titoli di ciò che stiamo visionando e utilizzando:
UNI 10738 nella versione 2012:
Impianti a gas, per uso domestico, in esercizio – Linee guida per la verifica dell’idoneità al funzionamento in sicurezza
UNI 7129 nelle varie versioni (ovviamente il riferimento è l'anno di realizzazione dell'impianto da persone incompetenti!!):
Impianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio.
Norma recepita dalla Legge 1083/71 in caso di contestazioni, prevale.
Inoltre qualcuno (in questo caso Kalz ) DICHIARA, sotto responsabilità (decennale???), che l'impianto è sicuro e può essere utilizzato.
Hai anche centrato un aspetto molto importante.... "se qualcuno modifica l'impianto dopo che è stato dichiarato conforme?".
In risposta al quesito ribadisco quanto già indicato in precedenza.... si compila l'intero documento allegato al DM 37/08. Con la corretta compilazione degli allegati ci si mette al riparo da eventuali modifiche impiantistiche.
Ovvio che non si può "radiografare" la parte sotto traccia, ma sicuramente verrà effettuata una prova di tenuta.
Concludendo, e cosciente di scatenare ire, la presenza o meno della UNI 10738 è ininfluente....
Qui ce ne sarebbe da discutere per ore.... ma cerco di spiegare come la vedo io e come relaziono in caso di @#$@§.....
Vediamo, prima di qualsiasi cosa, i titoli di ciò che stiamo visionando e utilizzando:
UNI 10738 nella versione 2012:
Impianti a gas, per uso domestico, in esercizio – Linee guida per la verifica dell’idoneità al funzionamento in sicurezza
UNI 7129 nelle varie versioni (ovviamente il riferimento è l'anno di realizzazione dell'impianto da persone incompetenti!!):
Impianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio.
Norma recepita dalla Legge 1083/71 in caso di contestazioni, prevale.
Inoltre qualcuno (in questo caso Kalz ) DICHIARA, sotto responsabilità (decennale???), che l'impianto è sicuro e può essere utilizzato.
Hai anche centrato un aspetto molto importante.... "se qualcuno modifica l'impianto dopo che è stato dichiarato conforme?".
In risposta al quesito ribadisco quanto già indicato in precedenza.... si compila l'intero documento allegato al DM 37/08. Con la corretta compilazione degli allegati ci si mette al riparo da eventuali modifiche impiantistiche.
Ovvio che non si può "radiografare" la parte sotto traccia, ma sicuramente verrà effettuata una prova di tenuta.
Concludendo, e cosciente di scatenare ire, la presenza o meno della UNI 10738 è ininfluente....
Tra il dire e il fare, la differenza è nell'aver fatto..........
Re: Come fate la DI.RI.?
ok Army, continuiamo a "filosofeggiare"
a questo punto chiedo quali siano le parti della 10738 che potrebbero creare problemi ai fini delle responsabilità? mi spiego meglio, abbiamo detto che si parla ovviamente di impianti esistenti, quindi concordi sul fatto che per le tubazioni "nascoste" (sottotraccia o interrate) ci si deve necessariamente accontentare della prova di tenuta, come previsto dalla 10738 che richiama la 11137... poi per le verifiche sui sistemi di scarico dei pdc si richiama la 10845 e non mi pare che la 10738 consenta di accettare situazioni "pericolose", ai fini della sicurezza gli "sconti" sul posizionamento dei terminali a parete non mi paiono così impattanti.... aerazione e ventilazione: sull'aerazione addirittura la 10738 è più restrittiva della 7129/08 (per giudicare un locale aerabile in caso di GPL la 10738 chiede che il serramento sia una porta o una portafinestra... la 7129/08 si "accontentava" di una finestra... oggi la 7129/15 ha sostanzialmente, e giustamente, ripreso il concetto della 10738 da questo punto di vista), sulla ventilazione c'è da una parte un possibile sconto del 15% sulla sezione libera (dovuta alla conversione tra kcal/h e kw avvenuta nel tempo, ma anche qui non mi pare una concessione così "pericolosa", dall'altra l'assurdità della prova con il deprimometro (ripresa tra l'altro dalla UNI sugli apparecchi a biomasse) che io infatti invito gli installatori a non usare... poi? quali sono le situazioni definite idonee ai sensi della 10738 così diverse dalla 7129? (lasciamo perdere l'idoneità temporanea che io avrei completamente stralciato dalla norma... o va bene o non va bene. Punto.)
a questo punto chiedo quali siano le parti della 10738 che potrebbero creare problemi ai fini delle responsabilità? mi spiego meglio, abbiamo detto che si parla ovviamente di impianti esistenti, quindi concordi sul fatto che per le tubazioni "nascoste" (sottotraccia o interrate) ci si deve necessariamente accontentare della prova di tenuta, come previsto dalla 10738 che richiama la 11137... poi per le verifiche sui sistemi di scarico dei pdc si richiama la 10845 e non mi pare che la 10738 consenta di accettare situazioni "pericolose", ai fini della sicurezza gli "sconti" sul posizionamento dei terminali a parete non mi paiono così impattanti.... aerazione e ventilazione: sull'aerazione addirittura la 10738 è più restrittiva della 7129/08 (per giudicare un locale aerabile in caso di GPL la 10738 chiede che il serramento sia una porta o una portafinestra... la 7129/08 si "accontentava" di una finestra... oggi la 7129/15 ha sostanzialmente, e giustamente, ripreso il concetto della 10738 da questo punto di vista), sulla ventilazione c'è da una parte un possibile sconto del 15% sulla sezione libera (dovuta alla conversione tra kcal/h e kw avvenuta nel tempo, ma anche qui non mi pare una concessione così "pericolosa", dall'altra l'assurdità della prova con il deprimometro (ripresa tra l'altro dalla UNI sugli apparecchi a biomasse) che io infatti invito gli installatori a non usare... poi? quali sono le situazioni definite idonee ai sensi della 10738 così diverse dalla 7129? (lasciamo perdere l'idoneità temporanea che io avrei completamente stralciato dalla norma... o va bene o non va bene. Punto.)
Re: Come fate la DI.RI.?
Lo sai che posso sicuramente concordare con te.....
Se non ricordo male eravamo assieme all'UNI a far le pulci proprio alla 10738
La vedo sotto alcuni aspetti (a volte solo formali, sarà deformazione professionale....) differenti; provo a farmi capire.
- in prima battuta il richiamo ad una norma "recepita" è di maggior influenza;
- non capisco perché se un installatore corretto e che rilascia la regolare DiCo, deve rispettare esattamente tutte le norme e le disposizioni varie che intervengono. Invece se il lavoro l'ha fatto un "furbetto" è possibile tollerare alcuni aspetti *che spesso sono legati alla sicurezza*.
Anzi, se non si conosce chi ha realizzato l'impianto, deve essere controllato molto a fondo....
E come ultima info, non bisogna dimenticare che una DiRi può essere rilasciata SOLO se tale impianto è stato realizzato prima del 27.03.2008.
Tanto per dire che riporto sempre la stessa cosa.....
viewtopic.php?f=1&t=17216
Se non ricordo male eravamo assieme all'UNI a far le pulci proprio alla 10738
La vedo sotto alcuni aspetti (a volte solo formali, sarà deformazione professionale....) differenti; provo a farmi capire.
- in prima battuta il richiamo ad una norma "recepita" è di maggior influenza;
- non capisco perché se un installatore corretto e che rilascia la regolare DiCo, deve rispettare esattamente tutte le norme e le disposizioni varie che intervengono. Invece se il lavoro l'ha fatto un "furbetto" è possibile tollerare alcuni aspetti *che spesso sono legati alla sicurezza*.
Anzi, se non si conosce chi ha realizzato l'impianto, deve essere controllato molto a fondo....
E come ultima info, non bisogna dimenticare che una DiRi può essere rilasciata SOLO se tale impianto è stato realizzato prima del 27.03.2008.
Tanto per dire che riporto sempre la stessa cosa.....
viewtopic.php?f=1&t=17216
Tra il dire e il fare, la differenza è nell'aver fatto..........
Re: Come fate la DI.RI.?
ah beh su questo non posso che essere d'accordo... purtroppo la DiRi viene utilizzata anche per certificare impianti fatti da chissachi e chissaquando (anche dopo marzo 2008)... è una sorta di "condono" o "sanatoria" e non dovrebbe essere così, c'è anche chi non sa (o finge di non sapere) che essendo una norma di verifica la 10738 non può essere utilizzata per realizzare un impianto ex novo (e neanche per adeguarne uno... se non va bene e devi rifare qualcosa devi seguire la 7129)armyceres ha scritto:- non capisco perché se un installatore corretto e che rilascia la regolare DiCo, deve rispettare esattamente tutte le norme e le disposizioni varie che intervengono. Invece se il lavoro l'ha fatto un "furbetto" è possibile tollerare alcuni aspetti *che spesso sono legati alla sicurezza*.
Anzi, se non si conosce chi ha realizzato l'impianto, deve essere controllato molto a fondo....
ultima osservazione: se guardi il RTC allegato alla linea guida 11/2014 del CIG ricalca, sintetizzato, il RTV della 10738... o meglio per poter essere compilato richiede che siano fatte prove e controlli che alla fin fine sono quelli previsti dalla 10738