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Chiarimento sulla tipologia di intervento

Inviato: mar ott 23, 2007 15:27
da arkanoid
Chiedo un parere sul tipo di intervento da considerare per un lavoro.

Si tratta del rifacimento della suddivisione interna di una palazzina di un ospedale, con rimodulazione degli ambienti per variazione della tipologia del reparto, da degenza a bo.
Sto pensando di procedere in questo modo:

-Per quanto riguarda i serramenti, nuovi, presentare relazione sulla verifica a trasmittanza e condensa dei nuovi serramenti.

-Per quanto riguarda le pareti esterne, non presentare nulla

-Per le verifiche di cui ai d.lgs.192/311, penso di ricadere in un intervento di tipo C comma 2:
"nuova installazione di impianti termici in edifici esistenti o ristrutturazione degli stessi impianti"



Secondo voi è una procedura corretta? Io ho un dubbio: le pareti esterne verranno sicuramente toccate perchè si demolisce l'interno quindi dovrà essere ripreso l'intonaco e ritinteggiato. Ciò può configurare un intervento in cui si parla di ristrutturazione dell'involucro edilizio? In questo caso ricadrei in un intervento di tipo C comma 1, quindi dovrei presentare una ulteriore relazione di legge 10.

Che dite? Grazie

Inviato: mar ott 23, 2007 16:08
da fabriziop
Il ripristino di un intonaco non mi sembra un intervento volto a contenere il consumo energetico a meno che non si usi effettui un intervento che effettivamente diminuisca la U della struttura opaca... l'art. 3 del DL 192 parla infatti di: ...il presente decreto si applica, ai fini del contenimento dei
consumi energetici ....
Secondo me non occorre presentare nulla per le pareti esterne.

Inviato: mar ott 23, 2007 16:37
da arkanoid
non ho capito....in che senso che non è un intervento atto a ridurre l'U? il 311 non parla di interventi atti a ridurre l'U, ma di interventi sull'involucro. In piemonte per esempio se tinteggi sei obbigato ad iniettare l'intercapedine.....
Mi chiedo se un intervento come la ripresa locale dell'intonaco o la chiusura di una finestra possa essere considerato intervento tale da richiedere il rifacimento della coibentazione delle pareti interessate per rispettare lU definito dagli allegati.

Inviato: mar ott 23, 2007 16:57
da fabriziop
Forse mi sono espresso male, non parlavo in generale di interventi che riducano la U. Una finestra che viene chiusa sicuramente cambia la situazione "dispersione verso l'esterno" e quindi varia l'EP dell'edificio, ma è differente dal caso in cui tu demolisci un intonaco per ripristinare la parete con un intonaco con uguali caratteristiche; non stai cambiando niente.... io questo caso lo interpreto così, qualcuno mi corregga se sbaglio.

Inviato: mar ott 23, 2007 21:34
da arkanoid
quindi secondo te la cosa migliore, dato che vengono chiuse alcune finestre (mi pare 3 su uno sviluppo di parete esterna di circa 70 metri sul cui lato interno si interviene) occorre fare le verifiche come da ristrutturazione straordinaria dell'involucro.

Mi piacerebbe avere qualche parere in più perchè ballano non pochi soldi tra le due soluzioni.

Inviato: mer ott 24, 2007 09:01
da AndreaS
A rigor di termini devi coibentare soltanto le pareti sulle quali intervieni dall'esterno. Se non tocchi l'intonaco esterno, secondo me, dovresti coibentare soltanto i tamponamenti che chiuderanno le finestre.
Non sarà logico ma mi pare che così si rispetti la legge.

Inviato: mer ott 24, 2007 09:12
da fabriziop
Esatto, io verificherei soltanto le pareti interessate dall'intervento (quelle su cui si trovano le finestre che andrai a chiudere).
Secondo me coibentando solo la parte di tamponamento che va a sostituire l'infisso non migliora un gran che, migliora però già la chiusura della finestra. .... che hai nell'intercapedine, aria o altro?