65% - Demolizione e ricostruzione con cambio sagoma

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Roberto112a
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Iscritto il: sab lug 11, 2015 10:10

65% - Demolizione e ricostruzione con cambio sagoma

Messaggio da Roberto112a »

Ciao a tutti

Volevo chiedere la vostra opinione su come e quanto portare in detrazione al 65% su interventi di demolizione e ricostruzione con cambio sagoma
e stessa volumetria.
Ho chiesto a più colleghi e, almeno dalla mie parti (Veneto), vige la fumosità più totale.
Ho cercato anche nei post vecchi ma non ho trovato niente.

Ad oggi risulta detraibile al 65% anche la demolizione e ricostruzione con cambio sagoma e stessa volumetria di un edificio in quanto in
quanto viene classificato come ristrutturazione e non più come nuovo edificio.
Nel caso ci fosse un cambio sagoma più ampliamento risulta nuova costruzione (sul totale intervento) e quindi niente detrazione (se non
sbaglio).

Dato per assodato che non è possibile utilizzare il comma 344 della riqualificazione globale in quanto non si riesce a far confronti tra prima
e dopo intervento bisogna quindi ricorrere ai singoli comma.

Comma 345: Cosa porto in detrazione sulle coibentazione strutture?
Dalla demolizione della casa (solo le spese relative alla struttura interessata ovviamente) fino alla sua ricostruzione finita
oppure posso portare in detrazione solo l'eccedenza rispetto al minimo di legge verificando? Da valutare come tra l'altro?
Se prima aveva ad esempio 100 mq di parete disperdente e ora, a seguito del cambio sagoma ne ho 120 mq
porto in detrazione tutto o solo i 100 mq?
Anche perchè magari mi si riduce il lastrico solare e in quel caso mi si ridurrebbero i mq di tetto.
Idem per i serramenti esterni? Solo i mq originali o porto in detrazione tutto?

Comma 346 Pannelli solari termici
Anche qui porto in detrazione tutto o solo l'eccedenza che potrei avere sul 50% minimo?

Comma 347 Impianti termici
L'intervento risulta ristrutturazione edilizia ma anche ristrutturazione rilevante quindi ho gli obblighi del decreto 28/2011
se non erro.
In una vecchia faq enea (la n°44) viene indicato che è possibile detrarre solo l'eccedenza rispetto agli obblighi minimi del decreto 28.
ma viene anche detto: In parole povere, dal 1° giugno 2012 si ritiene che nel caso di edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti,
il bonus del 55% sugli impianti di produzione di energia termica debba essere riconosciuto solamente per la parte eccedente quella
obbligatoria per cui le fonti rinnovabili termiche devono coprire almeno il 20% dei consumi energetici stimati per acs, riscaldamento
e raffrescamento. Resta da capire però in che modo dovrà essere valutata la percentuale di energia termica coperta dalle rinnovabili.


Spero l'argomento possa tornar utile anche ad altri perchè di gente che compra catapecchie, le demolisce e le ricostruisce ce n'è (giustamente
a mio giudizio) sempre di più e saper cosa possa esser detratto o meno è fondamentale per lo svolgimento lavori.

Veramente ho chiesto al mondo e ne ho sentite di tutti i colori.
Il sito ENEA non risponde (tra l'altro le loro risposte non hanno valenza legale) e l'agenzia delle entrate ha tempi di risposta biblici
(se sei fortunato a mandare l'interpello scritto correttamente con tutti i dati necessari ecc.... ti rispondono in circa un anno).

Grazie e a buon rendere
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