APE appartamento centralizzato secondo DM 26 6 09
Moderatore: Edilclima
APE appartamento centralizzato secondo DM 26 6 09
7.5. Certificazione di edifici e di singoli appartamenti (climatizzazione invernale) Per gli edifici residenziali la certificazione energetica riguarda il singolo appartamento. Nel caso di una pluralità di unità immobiliari in edifici multipiano, o con una pluralità di unità immobiliari in linea, si potrà prevedere, in generale, una certificazione originaria comune per unità immobiliari che presentano caratteristiche di ripetibilità logistica e di esposizione, (piani intermedi), sia nel caso di impianti centralizzati che individuali, in questo ultimo caso a parità di generatore di calore per tipologia e potenza.
Per i predetti edifici, si può quindi prevedere:
a) in presenza impianti termici autonomi o centralizzati con contabilizzazione del calore, un certificato per ogni unità immobiliare determinato con l’utilizzo del rapporto di forma proprio dell’appartamento considerato (Lo stesso che si utilizza per la determinazione dell’indice di prestazione energetica limite EP Li )
c) in presenza di appartamenti serviti da impianto centralizzato che si diversifichino dagli altri per l’installazione di sistemi di regolazione o per la realizzazione di interventi di risparmio energetico, si procede conformemente al punto a). In questo caso per la determinazione dell’indice di prestazione energetica si utilizzano i parametri di rendimento dell’impianto comune, quali quelli relativi a produzione, distribuzione,
emissione e regolazione, ove pertinenti.
Diciamo che io non ricado nel caso c.
Come faccio per i dati del generatore? Ripartisco la potenza in base a cosa? Millesimi? m2? Energia utile (quindi devo farmi i calcoli globali?) o cosa???
Per i predetti edifici, si può quindi prevedere:
a) in presenza impianti termici autonomi o centralizzati con contabilizzazione del calore, un certificato per ogni unità immobiliare determinato con l’utilizzo del rapporto di forma proprio dell’appartamento considerato (Lo stesso che si utilizza per la determinazione dell’indice di prestazione energetica limite EP Li )
c) in presenza di appartamenti serviti da impianto centralizzato che si diversifichino dagli altri per l’installazione di sistemi di regolazione o per la realizzazione di interventi di risparmio energetico, si procede conformemente al punto a). In questo caso per la determinazione dell’indice di prestazione energetica si utilizzano i parametri di rendimento dell’impianto comune, quali quelli relativi a produzione, distribuzione,
emissione e regolazione, ove pertinenti.
Diciamo che io non ricado nel caso c.
Come faccio per i dati del generatore? Ripartisco la potenza in base a cosa? Millesimi? m2? Energia utile (quindi devo farmi i calcoli globali?) o cosa???
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Re: APE appartamento centralizzato secondo DM 26 6 09
Non capisco bene la tua richiesta.
L'impianto lo simuli nella sua interezza, considerando tutto il volume da esso riscaldato.
Io ho sempre fatto i calcoli globali.
Ma forse questo lo sapevi già e io ho capito male la tua domanda.
L'impianto lo simuli nella sua interezza, considerando tutto il volume da esso riscaldato.
Io ho sempre fatto i calcoli globali.
Ma forse questo lo sapevi già e io ho capito male la tua domanda.
Re: APE appartamento centralizzato secondo DM 26 6 09
In Regione E.R., funziona così:
a) impianto centralizzato senza contabilizzazione, si eseguono i calcoli di tutto l'edificio, con il valore EPi uguale per tutti e i dati legati al volume, superficie, ecc della singola unità immobiliare.
b) impianto centralizzato con contabilizzazione, calcolo la sola unità immobiliare inserendo i correttivi della contabilizzazione per la ripartizione dell'energia, come se difatti fosse un impianto autonomo.
a) impianto centralizzato senza contabilizzazione, si eseguono i calcoli di tutto l'edificio, con il valore EPi uguale per tutti e i dati legati al volume, superficie, ecc della singola unità immobiliare.
b) impianto centralizzato con contabilizzazione, calcolo la sola unità immobiliare inserendo i correttivi della contabilizzazione per la ripartizione dell'energia, come se difatti fosse un impianto autonomo.
Re: APE appartamento centralizzato secondo DM 26 6 09
Anche io pensavo e dicevo di simulare tutto il sistema edificio impianto... il problema è che risulta, in molti casi, leggermente impossibile. Alla fine l'APE è un documento che, se fatto per un singolo alloggio di condominio centralizzato, ha ben poco di sensato.exerGì ha scritto:L'impianto lo simuli nella sua interezza, considerando tutto il volume da esso riscaldato. Io ho sempre fatto i calcoli globali.
In Lomabrdia, ad esempio, si ripartiscono i dati in base ai millesimi di riscaldamento/m2/energia utile etc.
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Re: APE appartamento centralizzato secondo DM 26 6 09
del caso b, ma non capisco proprio il senso. Penso valga solo per l'esistente. Dipende poi troppo dall'uso fatto dell'utente.. ma forse non ho capito bene cosa siano quei correttiviMarzio ha scritto:b) impianto centralizzato con contabilizzazione, calcolo la sola unità immobiliare inserendo i correttivi della contabilizzazione per la ripartizione dell'energia, come se difatti fosse un impianto autonomo.
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Re: APE appartamento centralizzato secondo DM 26 6 09
Nessun altro?
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Re: APE appartamento centralizzato secondo DM 26 6 09
Non mi è chiaro il tuo esatto problema Super
Re: APE appartamento centralizzato secondo DM 26 6 09
Per fare l'APE di un singolo appartamento con riscadlamento centralizzato, nel caso in cui l'involucro rispetto allo stato originario non abbia subito modifiche, come devo procere?mat ha scritto:Non mi è chiaro il tuo esatto problema Super
Devo MODELLARE TUTTO L'EDIFICIO secondo UNI TS 11300-1-2:2013? Manicomio totale? E dove li reperisco io idati?
IN lombardia, in caso simile ad esempio, ripartisco potenza della caldaia centralizzata (e ausiliari) secondo sup. netta, millesimi riscaldamento, volume netto etc e non ho certo bisogno di modellare TUTTO il condominio.
In Italia, cosa fare?
PS: orami sto modellando, con qualche semplificazione, TUTTO il condominio.
Che qualcuno da lassù si ricordi, al momento opportuno, di rendere complicato l'ingresso a coloro che rendono a noi la vita difficile.
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Re: APE appartamento centralizzato secondo DM 26 6 09
Che cmq è sbagliato termotecnicamente, ma "sensato" ai fini degli ape di unità in condominio.Tom Bishop ha scritto:Io faccio come in Lombardia
In Lomabrdia puoi ripartire in proporzione a volume, superficie, millesimi, energia utile.. insomma.. come pare.
Per capirsi, il condominio che ho simulato è questo, la zona da certificare è la 3. Vedete come cambia la classe in funzione del parametro che scelgo per la ripartizione (energia utile, potenza installata, superficie netta). Si tratta di un appartamento a piano primo di palazzina di tre piani

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Re: APE appartamento centralizzato secondo DM 26 6 09
Modellare tutto un edificio esistente?
Una vera follia!
L'approccio legislativo (si può prevedere.... punto 7.5 delle Linee Guida) non è chiarissimo, salvo nel punto dove si afferma che serve un attestato per ogni appartamento. Nelle norme tecniche non mi risultano semplificazioni per effettuare il calcolo, che trova un momento di crisi nei calcoli dell''energia che il generatore deve fornire alla rete e del relativo fattore di carico. Se metti un generatore da 400kW per alimentare 4 kW di appartamento vai fuori con l'accuso a meno di non usare i rendimenti precalcolati e di avere un generatore a condensazione.
Ingegneristicamente proverei a ripartire le perdite derivanti dalla generazione e dalla distribuzione (nonché dalla regolazione) secondo i millesimi di riscaldamento, partendo dal consumo dell'involucro calcolato per l'appartamento in questione.
Ho appena finito di fare un calcolo analogo e non sono andato a bussare negli altri 49 appartamenti a vedere se si erano cambiati le finestre o se avevano i radiatori sulle pareti esterne o su quelle interne. Né sono andato a calcolare la capacità termica delle strutture murarie. Ultimo piano. S/V=0.61
Il Docet, per queste situazioni, funzionava benissimo.
Ho provato a usare tre software:
MC: valori di EPi che si attestano sui 165 kWh/mq
H: 250 (ma lo devo verificare bene in dettaglio)
Docet: 150
Bollette (impianto senza contabilizzatori) 68 kWh/mq, che corretto per funzionamento h24 e per cattiva ripartizione può salire a 120 kWh/mq. Se passano ai contabilizzatori sicuramente quella quota, poi, salirà.
I consigli delle SWHouse (senti Edilclima, anche se dalla tua immagine vedo che consente di effettuare diverse simulazioni):
- Una consiglia un generatore fittizio (millesimato), anche se raccomanda di calcolare l'edificio nella sua interezza.
- l'altra, probabilmente per esperienze Lombarde, consente di inserire i millesimi e va a calcolare solo una quota del consumo per le "perdite comuni".
L'Ape, fatto per un amico (per compenso ci scappa un caffè), serve per un rinnovo di locazione (scaduta). L'inquilino già ci vive da anni. Ore di lavoro (mie) pari a 10. Utilità?
E invece una sua utilità la vedo: individuare gli interventi migliorativi. Indipendentemente dal fatto che venga 150, 160, 120... quello che importa è di quanto si riduce il consumo e con quali interventi (foglio riflettente dietro i radiatori, finestre, isolamento del muro a cassetta).
Detto questo, ti consiglierei il metodo che si avvicina di più al consumo totale reale. Fatti dare qualche consuntivo annuale, se puoi. E dagli una classe cautelativa (meglio D di C).
Speriamo che con l'edificio di riferimento tutto ciò svanisca.
Una vera follia!
L'approccio legislativo (si può prevedere.... punto 7.5 delle Linee Guida) non è chiarissimo, salvo nel punto dove si afferma che serve un attestato per ogni appartamento. Nelle norme tecniche non mi risultano semplificazioni per effettuare il calcolo, che trova un momento di crisi nei calcoli dell''energia che il generatore deve fornire alla rete e del relativo fattore di carico. Se metti un generatore da 400kW per alimentare 4 kW di appartamento vai fuori con l'accuso a meno di non usare i rendimenti precalcolati e di avere un generatore a condensazione.
Ingegneristicamente proverei a ripartire le perdite derivanti dalla generazione e dalla distribuzione (nonché dalla regolazione) secondo i millesimi di riscaldamento, partendo dal consumo dell'involucro calcolato per l'appartamento in questione.
Ho appena finito di fare un calcolo analogo e non sono andato a bussare negli altri 49 appartamenti a vedere se si erano cambiati le finestre o se avevano i radiatori sulle pareti esterne o su quelle interne. Né sono andato a calcolare la capacità termica delle strutture murarie. Ultimo piano. S/V=0.61
Il Docet, per queste situazioni, funzionava benissimo.
Ho provato a usare tre software:
MC: valori di EPi che si attestano sui 165 kWh/mq
H: 250 (ma lo devo verificare bene in dettaglio)
Docet: 150
Bollette (impianto senza contabilizzatori) 68 kWh/mq, che corretto per funzionamento h24 e per cattiva ripartizione può salire a 120 kWh/mq. Se passano ai contabilizzatori sicuramente quella quota, poi, salirà.
I consigli delle SWHouse (senti Edilclima, anche se dalla tua immagine vedo che consente di effettuare diverse simulazioni):
- Una consiglia un generatore fittizio (millesimato), anche se raccomanda di calcolare l'edificio nella sua interezza.
- l'altra, probabilmente per esperienze Lombarde, consente di inserire i millesimi e va a calcolare solo una quota del consumo per le "perdite comuni".
L'Ape, fatto per un amico (per compenso ci scappa un caffè), serve per un rinnovo di locazione (scaduta). L'inquilino già ci vive da anni. Ore di lavoro (mie) pari a 10. Utilità?
E invece una sua utilità la vedo: individuare gli interventi migliorativi. Indipendentemente dal fatto che venga 150, 160, 120... quello che importa è di quanto si riduce il consumo e con quali interventi (foglio riflettente dietro i radiatori, finestre, isolamento del muro a cassetta).
Detto questo, ti consiglierei il metodo che si avvicina di più al consumo totale reale. Fatti dare qualche consuntivo annuale, se puoi. E dagli una classe cautelativa (meglio D di C).
Speriamo che con l'edificio di riferimento tutto ciò svanisca.
Re: APE appartamento centralizzato secondo DM 26 6 09
Super, la tua domanda in realtà ne contiene due, una subordinata alla risposta dell'altra: se, e solo se, modelli l'edificio completo, hai la possibilità di scegliere il tipo di ripartizione di alcuni parametri "comuni". Scelta che a livello nazionale mi sembrava essere indicata, ma non trovo più i riferimenti... Il passaggio che hai riportato sinceramente non lo capisco neanche: cosa accomuna un impianto autonomo ed uno con contabilizzazione? Mah. Ad ogni modo, se così non fosse, direi che puoi scegliere il criterio che tu preferisci.
Ma torniamo a monte, cioè alla domanda "mi devo sbattere a modellare tutto l'edificio?" Risposta personale: dipende. Se l'edificio ha una certa regolarità nella struttura degli alloggi, con i comandi specchia e duplica zona è abbastanza veloce ricostruirsi l'intero fabbricato (ovviamente senza preoccuparsi delle finestre altrui o di altre eventuali migliorie). Se l'edificio è piuttosto irregolare, tipo palazzo storico ristrutturato per dire, diventa molto più complicato: in questo caso probabilmente conviene calcolarsi dei carichi mensili fittizi da inserire manualmente mese per mese (maschera apposita su edilclima), facendo opportune proporzioni in base a potenza generatore, potenza di progetto del tuo appartamento e suoi fabbisogni mensili. Ovviamente il risultato potrà essere molto diverso dalla realtà dei fatti, ma meglio che un calcio nel sedere no?
Naturalmente come detto la cosa vale solo per generatori che risentano, e sensibilmente, del fattore di carico; ad esempio se parliamo di teleriscaldamento il problema non si pone.
Ma torniamo a monte, cioè alla domanda "mi devo sbattere a modellare tutto l'edificio?" Risposta personale: dipende. Se l'edificio ha una certa regolarità nella struttura degli alloggi, con i comandi specchia e duplica zona è abbastanza veloce ricostruirsi l'intero fabbricato (ovviamente senza preoccuparsi delle finestre altrui o di altre eventuali migliorie). Se l'edificio è piuttosto irregolare, tipo palazzo storico ristrutturato per dire, diventa molto più complicato: in questo caso probabilmente conviene calcolarsi dei carichi mensili fittizi da inserire manualmente mese per mese (maschera apposita su edilclima), facendo opportune proporzioni in base a potenza generatore, potenza di progetto del tuo appartamento e suoi fabbisogni mensili. Ovviamente il risultato potrà essere molto diverso dalla realtà dei fatti, ma meglio che un calcio nel sedere no?
Naturalmente come detto la cosa vale solo per generatori che risentano, e sensibilmente, del fattore di carico; ad esempio se parliamo di teleriscaldamento il problema non si pone.