allora è noto come calcolare la potenza termica di un generatore (somma delle singole potenze richieste da ogni singolo radiatore o dir si voglia dell'edificio o immobile in questione) considerando dispersioni attraverso pareti e terreno e la dispersione causa ventilazione naturale o non........
ed escludendo gli apporti e magari considerando due tre fattori correttivi quali la disposizione del singolovano, eccc (vedi uni 7357 anche se è stata sostituita da una nuova norma)........
ora però consultando un libro, ci trovo scritto che dovrei considerare i rendimenti, cosa che pensavo contasse solo nel calcolo del fabbisogno........
in realtà okkei considerare un piccolo incremento per emissione e perchè no distribuzione (parte della potenza del generatore in realtà se ne andrebbe causa tali fenomeni) ma mettere in conto regolazione e SOPRATTUTTO produzione mi sembra un controsenso
se consideri la somma dei fabbisogni, consideri il rendimento di distribuzione e regolazione, quello che ottieni è una potenza netta, ovvero quella che ti sere subito dopo il generatore.
Se inserisci i rendimenti interni al generatore, ti stai riferendo a quelli che sono i consumi di energia primaria.
Mi spiego meglio...se hai 10 appartamenti ognuno ti richiede 10 kW ipotizziamo altri 5 kW che perdi tra regolazione, distribuzione ecc, ti serve un generatore con potenza netta (e quindi disponibile per l'ipianto) di 105 kW.
Se la tua caldaia ha un rendimento del 90% vuol dire che avrai "speso" una potenza termica pari a 105/0.9
Se hai una caldaia con un rendimento del 95 %, ovviamente 105/0.95
Nota la potenza termica spesa ricavi la quantità di combustibile impiegato
Quindi il rendimento di produzione lo inserisci non per dimensionare la caldaia, ma solo per stimare il consumo di combustibile.
se consideri la somma dei fabbisogni, consideri il rendimento di distribuzione e regolazione, quello che ottieni è una potenza netta, ovvero quella che ti sere subito dopo il generatore.
Se inserisci i rendimenti interni al generatore, ti stai riferendo a quelli che sono i consumi di energia primaria.
Mi spiego meglio...se hai 10 appartamenti ognuno ti richiede 10 kW ipotizziamo altri 5 kW che perdi tra regolazione, distribuzione ecc, ti serve un generatore con potenza netta (e quindi disponibile per l'ipianto) di 105 kW.
Se la tua caldaia ha un rendimento del 90% vuol dire che avrai "speso" una potenza termica pari a 105/0.9
Se hai una caldaia con un rendimento del 95 %, ovviamente 105/0.95
Nota la potenza termica spesa ricavi la quantità di combustibile impiegato
Quindi il rendimento di produzione lo inserisci non per dimensionare la caldaia, ma solo per stimare il consumo di combustibile.
hai perfettamente ragione, ma quel rendimento di produzione me lo metteva per il calcolo della potenza termica, quando ho tempo riporto il testo
saluti75 ha scritto:allora è noto come calcolare la potenza termica di un generatore (somma delle singole potenze richieste da ogni singolo radiatore o dir si voglia dell'edificio o immobile in questione) considerando dispersioni attraverso pareti e terreno e la dispersione causa ventilazione naturale o non........
La potenza è quella determinata con il calcolo delle dispersioni per trasmissione e ventilazione, in condizioni di picco (Te -5 o altro) ed in funzione degli orientamenti. Questo dato risulta molto sovrastimato, circa il doppio di quello che servirebbe nel mese di maggior carico (gennaio).
I rendimenti [o meglio le perdite (recuperabili e non)] influenzano i calcoli di Energia, per passare cioè dal fabbisogno di Energia Utile QH al fabbisogno di Energia Primaria.
Sarebbe pertanto più corretto dimensionare il generatore in funzione del suo carico effettivo, controllando che almeno in gennaio non sia troppo basso (es. 20% o addirittura inferiore), ma risulti, se possibile, almeno intorno al 60 - 70%.