Impianto a gas per cucina di un bar
Moderatore: Edilclima
Impianto a gas per cucina di un bar
Cari colleghi, ho il seguente quesito da porvi:ambiente commerciale destinato a bar con locale cucina in cui è presente caldaia per uso riscaldamento tipo C di potenza inferiore a 34,8 kW e verrà installato un forno a gas da 10 kW. E' consentita la presenza della caldaia nel locale cucina? Questo, oltre all'areazione permanente minima, deve avere caratteristiche almeno REI 60? Il progetto dell'impianto gas è obbligatorio ai fini della 46/90?
Grazie a tutti per il contributo
Grazie a tutti per il contributo
KIA
secondo me non rientra nei dettami del DM 12/04/1996 in quanto sono apparecchi dalla portata termica singola inferiore ai 34,8 kW, occorre il progetto della linea gas e il locale deve essere rispondente alla UNI 8723, anche se per adesso tale tipologia di impianto non rientra nei dettami della 46/90 e della UNi 7129
Re: Impianto a gas per cucina di un bar
La caldaia C puoi metterla dove vuoi.Kia ha scritto:Cari colleghi, ho il seguente quesito da porvi:ambiente commerciale destinato a bar con locale cucina in cui è presente caldaia per uso riscaldamento tipo C di potenza inferiore a 34,8 kW e verrà installato un forno a gas da 10 kW. E' consentita la presenza della caldaia nel locale cucina? Questo, oltre all'areazione permanente minima, deve avere caratteristiche almeno REI 60? Il progetto dell'impianto gas è obbligatorio ai fini della 46/90?
Grazie a tutti per il contributo
Il REI60 non mi sembra proprio che sia richiesto per cucine sotto i 35kW (la potenza per applicare il DM 12/04/96 non va sommata a quella della caldaia).
Il progetto gas è obbligatorio se si superano i 34.8kW, sommando le potenze termiche delle utenze servite (caldaia+cucina+altro)
secondo me non rientra nei dettami del DM 12/04/1996 in quanto sono apparecchi dalla portata termica singola inferiore ai 34,8 kW, occorre il progetto della linea gas e il locale deve essere rispondente alla UNI 8723, anche se per adesso tale tipologia di impianto non rientra nei dettami della 46/90 e della UNi 7129.
Ho detto castronerie chiedo pareri
Ho detto castronerie chiedo pareri

Grazie della indicazione sulla UNI 8723 che non avevo mai letto.Kalz ha scritto:secondo me non rientra nei dettami del DM 12/04/1996 in quanto sono apparecchi dalla portata termica singola inferiore ai 34,8 kW, occorre il progetto della linea gas e il locale deve essere rispondente alla UNI 8723, anche se per adesso tale tipologia di impianto non rientra nei dettami della 46/90 e della UNi 7129.
Ho detto castronerie chiedo pareri
Perchè dici che la L.46/90 e la 7129 non c'entrano?
Perchè dici che la L.46/90 e la 7129 non c'entrano?
Vado a memoria: La 46/90 relativamente agli impianti a gas si applica solo ad utenze uso civile ed il bar è un'attività ad uso commerciale, infatti l'installatore rilascerà non la Dich. di Conf. ai sensi della 46/90 secondo il modello del DM del 92 ma rilascerà una dichiarazione di corretta esecuzione di impianto.
La 7129 si applicherebbe solo ad impianti domestici e similari.
Comunque la realizzazione dell'impianto in questione al servizio di un attività commerciale comunque io seguo la 7129 perchè anche se espressamente non applicabile ha comunque un grado di equoivalente di sicurezza sufficiente
secondo me
Vado a memoria: La 46/90 relativamente agli impianti a gas si applica solo ad utenze uso civile ed il bar è un'attività ad uso commerciale, infatti l'installatore rilascerà non la Dich. di Conf. ai sensi della 46/90 secondo il modello del DM del 92 ma rilascerà una dichiarazione di corretta esecuzione di impianto.
La 7129 si applicherebbe solo ad impianti domestici e similari.
Comunque la realizzazione dell'impianto in questione al servizio di un attività commerciale comunque io seguo la 7129 perchè anche se espressamente non applicabile ha comunque un grado di equoivalente di sicurezza sufficiente
secondo me
Acc.....mi era sfuggito il "commerciale".
Hai ragione tu e la L.46/90 non c'entra (è comunque un controsenso che va avanti da anni).
La 7129 parla di ambienti domestici e similari. Tralasciando l'interpretazione sul "similari", rimane però sempre un punto di riferimento, in specificazione alla UNI EN 1775 che ha una valenza generale.
La UNI 8723 è ancora più specifica....la devo ancora leggere.
Hai ragione tu e la L.46/90 non c'entra (è comunque un controsenso che va avanti da anni).
La 7129 parla di ambienti domestici e similari. Tralasciando l'interpretazione sul "similari", rimane però sempre un punto di riferimento, in specificazione alla UNI EN 1775 che ha una valenza generale.
La UNI 8723 è ancora più specifica....la devo ancora leggere.
Re: Impianto a gas per cucina di un bar
La caldaia C puoi metterla dove vuoi.
Il REI60 non mi sembra proprio che sia richiesto per cucine sotto i 35kW (la potenza per applicare il DM 12/04/96 non va sommata a quella della caldaia).
Grazie di cuore a tutti,
Termius sei sicuro che non è richiesto ambiente REI? il committente, su indicazioni non mie ma dell'installatore impiantista, sta rendendo REI il locale. Anchi'io avevo il dubbio che questo non servisse, se è così mi sa che è meglio non dire nulla al proprietario, altrimenti l'installatore, che poi è il mio committente non fa una bella figura.

Il REI60 non mi sembra proprio che sia richiesto per cucine sotto i 35kW (la potenza per applicare il DM 12/04/96 non va sommata a quella della caldaia).
Grazie di cuore a tutti,
Termius sei sicuro che non è richiesto ambiente REI? il committente, su indicazioni non mie ma dell'installatore impiantista, sta rendendo REI il locale. Anchi'io avevo il dubbio che questo non servisse, se è così mi sa che è meglio non dire nulla al proprietario, altrimenti l'installatore, che poi è il mio committente non fa una bella figura.


KIA
Allora, mi rileggo anch'io il DM 12/04/96.
Il punto in questione è il 4.4 dedicato all'installazione di cucine e dice che sotto i 116kW le strutture portanti e di separazione devono essere R/REI60.
Il DM 12/04/96 è applicabile al tuo caso specifico (Caldaia tipo C P<34,8 kW più forno a gas da 10 kW)?
Diciamo quindi che la potenza complessiva è >35kW.
L'art.1, comma 2, mi consente di non sommare nella potenza termica complessiva gli apparecchi di cottura alimenti......ma in effetti parla di apparecchi domestici ed unità abitative.
Siamo proprio al limite....ma in effetti il "commerciale" che mi era sfuggito, cambia di molto la situazione ed ha ragione il tuo installatore.
Certo che sarebbe bastato mettere la caldaietta all'esterno o in locale non comunicante con la cucina per restare fuori dal DM.
Il punto in questione è il 4.4 dedicato all'installazione di cucine e dice che sotto i 116kW le strutture portanti e di separazione devono essere R/REI60.
Il DM 12/04/96 è applicabile al tuo caso specifico (Caldaia tipo C P<34,8 kW più forno a gas da 10 kW)?
Diciamo quindi che la potenza complessiva è >35kW.
L'art.1, comma 2, mi consente di non sommare nella potenza termica complessiva gli apparecchi di cottura alimenti......ma in effetti parla di apparecchi domestici ed unità abitative.
Siamo proprio al limite....ma in effetti il "commerciale" che mi era sfuggito, cambia di molto la situazione ed ha ragione il tuo installatore.
Certo che sarebbe bastato mettere la caldaietta all'esterno o in locale non comunicante con la cucina per restare fuori dal DM.
dato che è una situazione limite e che secondo me le norme o decreti ovviamente non riuscirebbero mai ad abbracciare qualsiasi condizione impiantistica che capita, secondo le situazioni, committente, attività ecc. io applico i livelli minimi di sicurezza dei vari provvedimenti, se a loro va bene rendere REI 60 OK stai piu' sicuro 

Grazie ancora,
la caldaia era già presente e non viene sostituita. Il committente aveva chiesto al condominio il permesso di installarne una esterna, ma non è stato accolto. Dunque la caldaia resta dov'è e viene creato un locale cucina REI 60, senza progetto ufficiale al comune (ovviamente è stata richiesta una DIA dove però non risulta la compartimentazione REI del locale cucina) o ai VVF.
Per consentire l'adempimento normativo mi è richiesto dunque solo il progetto della rete gas, così da mettere l'installatore nelle condizioni di lavorare a norma.
Eventualmente il DL, che non sono io, dichiarerà che il locale è REI.
la caldaia era già presente e non viene sostituita. Il committente aveva chiesto al condominio il permesso di installarne una esterna, ma non è stato accolto. Dunque la caldaia resta dov'è e viene creato un locale cucina REI 60, senza progetto ufficiale al comune (ovviamente è stata richiesta una DIA dove però non risulta la compartimentazione REI del locale cucina) o ai VVF.
Per consentire l'adempimento normativo mi è richiesto dunque solo il progetto della rete gas, così da mettere l'installatore nelle condizioni di lavorare a norma.
Eventualmente il DL, che non sono io, dichiarerà che il locale è REI.
KIA
E già che ci sono nella relazione do disposizioni sulle caratteristiche del locale, aerazione minima, ecc..Kia ha scritto:Grazie ancora,
la caldaia era già presente e non viene sostituita. Il committente aveva chiesto al condominio il permesso di installarne una esterna, ma non è stato accolto. Dunque la caldaia resta dov'è e viene creato un locale cucina REI 60, senza progetto ufficiale al comune (ovviamente è stata richiesta una DIA dove però non risulta la compartimentazione REI del locale cucina) o ai VVF.
Per consentire l'adempimento normativo mi è richiesto dunque solo il progetto della rete gas, così da mettere l'installatore nelle condizioni di lavorare a norma.
Eventualmente il DL, che non sono io, dichiarerà che il locale è REI.
che dite, vi sembra che la procedura possa andare bene?
KIA
La certificazione REI non spetta certo all'installatore o al progettista degli impianti.Kia ha scritto:E già che ci sono nella relazione do disposizioni sulle caratteristiche del locale, aerazione minima, ecc..Kia ha scritto:Grazie ancora,
la caldaia era già presente e non viene sostituita. Il committente aveva chiesto al condominio il permesso di installarne una esterna, ma non è stato accolto. Dunque la caldaia resta dov'è e viene creato un locale cucina REI 60, senza progetto ufficiale al comune (ovviamente è stata richiesta una DIA dove però non risulta la compartimentazione REI del locale cucina) o ai VVF.
Per consentire l'adempimento normativo mi è richiesto dunque solo il progetto della rete gas, così da mettere l'installatore nelle condizioni di lavorare a norma.
Eventualmente il DL, che non sono io, dichiarerà che il locale è REI.
che dite, vi sembra che la procedura possa andare bene?
Nel progetto gas devi indicare sicuramente le caratteristiche di ventilazione, ma indica anche quelle necessarie di compartimentazione, con riferiento ai punti della normativa applicabile. Chi di dovere provvederà poi a progettare e certificare il REI.
credo che invece rientri nel DM 12.4.96, sommando le portate termiche: gli apparecchi di cottura non vanno sommati solo nelle abitazioni...Kalz ha scritto:secondo me non rientra nei dettami del DM 12/04/1996 in quanto sono apparecchi dalla portata termica singola inferiore ai 34,8 kW, occorre il progetto della linea gas e il locale deve essere rispondente alla UNI 8723, anche se per adesso tale tipologia di impianto non rientra nei dettami della 46/90 e della UNi 7129
quindi, guardando le prescrizioni relative alle caldaie x riscaldamento, si legge "i locali devono essere destinati esclusivamente agli impianti termici" e non risulterebbe ammessa una caldaia riscaldamento in una cucina "professionale".
Per quanto riguarda l'obbligo di progetto: non si applica 46/90 e relativo decreto, ma sempre il DM 12.4.96 dice che si applica alla "PROGETTAZIONE, costruzione ed esercizio" degli impianti poi indicati: si potrebbe interpretare come un obbligo di progetto ? non è molto chiaro...
Infine, si applica la UNI 8723, ma con questa ho avuto qualche problemino, visto che è una norma un pò obsoleta - che risulta in revisione da tempo immemorabile, ma che continua a rimanere lì, immutata, secula seculorum...
credo che invece rientri nel DM 12.4.96, sommando le portate termiche: gli apparecchi di cottura non vanno sommati solo nelle abitazioni...Barney ha scritto:Kalz ha scritto:secondo me non rientra nei dettami del DM 12/04/1996 in quanto sono apparecchi dalla portata termica singola inferiore ai 34,8 kW, occorre il progetto della linea gas e il locale deve essere rispondente alla UNI 8723, anche se per adesso tale tipologia di impianto non rientra nei dettami della 46/90 e della UNi 7129
quindi, guardando le prescrizioni relative alle caldaie x riscaldamento, si legge "i locali devono essere destinati esclusivamente agli impianti termici" e non risulterebbe ammessa una caldaia riscaldamento in una cucina "professionale".
Per quanto riguarda l'obbligo di progetto: non si applica 46/90 e relativo decreto, ma sempre il DM 12.4.96 dice che si applica alla "PROGETTAZIONE, costruzione ed esercizio" degli impianti poi indicati: si potrebbe interpretare come un obbligo di progetto ? non è molto chiaro...
Hai ragione sulla somma di potenze, ma io interpreto l'esclusività del locale solo per apparecchi singoli superiori a 35 KW, quindi siccome caldaia è inferiore, sommo la potenza del forno per il dimensionamento della rete gas e caratteristiche del locale (aerazione, REI,...) ma non rispetto l'esclusività del locale. D'altronde se avessi una caldaia di questo tipo in un appartamento, portei tranquillamente metterla in una cucina, anche a gas.
Spero che questa interpretazione sia corretta, altrimenti non resta al committente che vendere il locale per l'impossibilità di realizzare una cucinetta per una tavola calda.
KIA