Pericolo Gelo Idranti
Moderatore: Edilclima
Pericolo Gelo Idranti
in una rete idranti (esterna + interna),
mi trovo a dover mettere alcuni idranti a muro DN45 per la protezione intrena, nella parte esterna della parete (vicino alle porte).
premesso che vorrei capire una volta per tutte se è ammissibile questa installazione, in quanto si ne ho viste tante fatte così nel passato, ma è pur sempre una rete per protezione interna e così si va a ridurre anche la lunghezza delle tubazioni, ma non ho trovato alcuna indicazione in norma.
mi preoccupo per il problema del gelo visto che nella nostra zona (marche) si arriva a temperature anche di -15°C.
Il tratto fuori terra è ridotto (dall'uscita all'idrante circa 1 m), e chiaramente sarà coibentato, ma penso che anche così potrei avere il rischio del gelo.
Sto valutando "i cavi scaldanti";
la normativa non ne parla ma la UNI 10779 al punto 7.1.4 parla di "previste e adottate le necessarie protezioni al gelo", in modo generico.
- Che ne pensate??
- Vi sembra corretta l'installazione fuori (in prossimità porta) ?
- Vi sembra opportuno utilizzare cavi riscaldanti?? o potrebbe bastare l'isolamento??
- Vi è mai capitato un caso del genere? cosa mi consigliate?
grazie
mi trovo a dover mettere alcuni idranti a muro DN45 per la protezione intrena, nella parte esterna della parete (vicino alle porte).
premesso che vorrei capire una volta per tutte se è ammissibile questa installazione, in quanto si ne ho viste tante fatte così nel passato, ma è pur sempre una rete per protezione interna e così si va a ridurre anche la lunghezza delle tubazioni, ma non ho trovato alcuna indicazione in norma.
mi preoccupo per il problema del gelo visto che nella nostra zona (marche) si arriva a temperature anche di -15°C.
Il tratto fuori terra è ridotto (dall'uscita all'idrante circa 1 m), e chiaramente sarà coibentato, ma penso che anche così potrei avere il rischio del gelo.
Sto valutando "i cavi scaldanti";
la normativa non ne parla ma la UNI 10779 al punto 7.1.4 parla di "previste e adottate le necessarie protezioni al gelo", in modo generico.
- Che ne pensate??
- Vi sembra corretta l'installazione fuori (in prossimità porta) ?
- Vi sembra opportuno utilizzare cavi riscaldanti?? o potrebbe bastare l'isolamento??
- Vi è mai capitato un caso del genere? cosa mi consigliate?
grazie
Re: Pericolo Gelo Idranti
"Vi sembra opportuno utilizzare cavi riscaldanti?? o potrebbe bastare l'isolamento??"
L'isolamento non basta se la durata di permanenza della bassa temperatura è elevata. Ci vuole massa i resistenza termica (ci sono anche delle formule per calcolarle). Con i cavi (autoregolanti con termostato incorporato) stai tranquillo. Costano pochissimo.
L'isolamento non basta se la durata di permanenza della bassa temperatura è elevata. Ci vuole massa i resistenza termica (ci sono anche delle formule per calcolarle). Con i cavi (autoregolanti con termostato incorporato) stai tranquillo. Costano pochissimo.
Re: Pericolo Gelo Idranti
normativamente sono ammessi ?
qualche modello ecc che farebbe al caso mio?
come la vedi l'installazione all'esterno comunque?
grazie
qualche modello ecc che farebbe al caso mio?
come la vedi l'installazione all'esterno comunque?
grazie

Re: Pericolo Gelo Idranti
Non è ammesso che una rete antincendio possa gelare.
Re: Pericolo Gelo Idranti
Confermo, ne abbiamo parlato altre volte, anche di recente.
Per tubazioni di piccolo diametro, come gli stacchi agli UNI45, l'isolante non è sufficiente, se si hanno temperature rigide per tempi molto lunghi.
Per i cavi scaldanti puoi vedere i prodotti della raychem, nel catalogo vi sono i parametri per il dimensionamento.
L'installazione degli UNI45 appena all'esterno delle porte di accesso alla zona protetta, non è vietata, anzi alcuni comandi la richiedono nei capannoni industriali/artigianali.
Ma se non è un'esplicita richiesta dei VVF (comunque discutibile), è sempre meglio cercare di metterli dentro, per salvaguardarli dalle intemperie, oltre che per sfruttare appieno la lunghezza delle manichette.
Per tubazioni di piccolo diametro, come gli stacchi agli UNI45, l'isolante non è sufficiente, se si hanno temperature rigide per tempi molto lunghi.
Per i cavi scaldanti puoi vedere i prodotti della raychem, nel catalogo vi sono i parametri per il dimensionamento.
L'installazione degli UNI45 appena all'esterno delle porte di accesso alla zona protetta, non è vietata, anzi alcuni comandi la richiedono nei capannoni industriali/artigianali.
Ma se non è un'esplicita richiesta dei VVF (comunque discutibile), è sempre meglio cercare di metterli dentro, per salvaguardarli dalle intemperie, oltre che per sfruttare appieno la lunghezza delle manichette.
Re: Pericolo Gelo Idranti
ok.
chiarissimo.
grazie mille come sempre
chiarissimo.
grazie mille come sempre
Re: Pericolo Gelo Idranti
L'isolamento non basta se la durata di permanenza della bassa temperatura è elevata. Ci vuole massa i resistenza termica ci sono anche delle formule per calcolarle. Con i cavi autoregolanti con termostato incorporato stai tranquillo. Costano pochissimo.
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Re: Pericolo Gelo Idranti
chiedo anche:
l'alimentazione delle serpentine riscaldanti deve essere considerata servizio di sicurezza (come il gruppo pompe ad esempio), e quindi essere privilegiato, oppure possono essere alimentate direttamente da una derivazione dell'impianto interno ??
Non ho trovato alcun riferimento normativo.
Nel primo caso dovrei prevedere un quadro di comando e protezione a valle del contatore e portare l'alimentazione a tutti gli idranti necessari con un cavidotto posto a questo punto nello scavo della rete antincendio, anche se la promisquistà delle due cose non mi piace.
nel secondo caso, basta invece che faccio delle derivazione (elettricamente protette), dall'interno dell'edificio, in prossimità degli idranti, che vanno ad alimentare le serpentine. Magari posso mettere una spia di presenza alimentazione per garantire il corretto funzionamento.
l'alimentazione delle serpentine riscaldanti deve essere considerata servizio di sicurezza (come il gruppo pompe ad esempio), e quindi essere privilegiato, oppure possono essere alimentate direttamente da una derivazione dell'impianto interno ??
Non ho trovato alcun riferimento normativo.
Nel primo caso dovrei prevedere un quadro di comando e protezione a valle del contatore e portare l'alimentazione a tutti gli idranti necessari con un cavidotto posto a questo punto nello scavo della rete antincendio, anche se la promisquistà delle due cose non mi piace.
nel secondo caso, basta invece che faccio delle derivazione (elettricamente protette), dall'interno dell'edificio, in prossimità degli idranti, che vanno ad alimentare le serpentine. Magari posso mettere una spia di presenza alimentazione per garantire il corretto funzionamento.
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- Iscritto il: mer giu 05, 2013 12:09
Re: Pericolo Gelo Idranti
A me è capitato lo stesso in quanto c'era già una rete esistente di lunghezza 25 m all' esterno ho risolto mettendo una termocoperta (tipo quelle della formula uno) con una presa con magnetotermico incorporato. I VVF non hanno fatto obiezioni durante il controllo.
Re: Pericolo Gelo Idranti
I VVF non sempre si fanno i problemi che ci facciamo noi (che la cosa sia positiva o negativa lo lascio decidere a ciascuno), anche perchè oggi la responsabilità è tutta nostra.
Cmq le protezioni dal pericolo di gelo sono necessarie a garantire la funzionalità dell'impianto, quindi andrebbero adeguatamente monitorate e controllate periodicamente.
Non essendoci imposizioni di norma, la valutazione specifica del rischio deve dire cosa occorre fare.
A Cortina (per esempio) direi che il rischio è talmente concreto che un sistema del genere dovrebbe essere provvisto di allarmi ottico-acustici, se non proprio di alimentazione di sicurezza.
Scendendo di quota e di latitudine il rischio diminuisce e con esso le misure da prendere.
Cmq le protezioni dal pericolo di gelo sono necessarie a garantire la funzionalità dell'impianto, quindi andrebbero adeguatamente monitorate e controllate periodicamente.
Non essendoci imposizioni di norma, la valutazione specifica del rischio deve dire cosa occorre fare.
A Cortina (per esempio) direi che il rischio è talmente concreto che un sistema del genere dovrebbe essere provvisto di allarmi ottico-acustici, se non proprio di alimentazione di sicurezza.
Scendendo di quota e di latitudine il rischio diminuisce e con esso le misure da prendere.