Decreto 311 : osservazioni

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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Marcus
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Decreto 311 : osservazioni

Messaggio da Marcus »

Salve a tutti,

sto redigendo una relazione legge 10 in ottemperanza al d.Lgs 311/06. Si tratta di un condomino che si è staccato dall’impianto centralizzato per passare ad un impianto autonomo. I lavori previsti per l’appartamento consistono nella installazione di un impianto termico individuale, mediante l’installazione di una caldaia murale a condensazione alimentata a gas metano, previo distacco dall'impianto termico centralizzato e nella relativa risistemazione impiantistica all’interno della singola unità immobiliare. Non si segnalano interventi concernenti l’involucro edilizio.

In base al D.Lgs 311/06 l’intervento rientra nel caso di “ristrutturazione di un impianto termico”, e quindi l’unica verifica richiesta è il calcolo del rendimento globale medio stagionale dell’impianto termico e la verifica che lo stesso risulti superiore al valore limite riportato al punto 5 dell’allegato C al D.Lgs. 311/06 e che si calcola con la formula: 75 + 3 log Pn, dove Pn è la potenza utile nominale del generatore espressa in kW.

Per una caldaia murale con potenza termica inferiore ai 35 kW, tale rendimento globale limite richiesto è di circa il 79,6 %. Ora, correggetemi se sbaglio ma mi sembra proprio che, per il calcolo dei vari rendimenti, seguendo la metodologia di calcolo indicata nella norma UNI 10348, si riesce a far tornare tranquillamente la verifica anche con una comune caldaia a 2 stelle, purchè questa abbia basse perdite termiche al camino e al generatore, poca potenza agli ausiliari elettrici, e soprattutto che si abbiano alti valori dei rendimenti di emissione, regolazione e distribuzione.

Se l’appartamento fosse stato già provvisto di impianto autonomo, e io avessi eseguito la mera sostituzione della caldaia, sarei ricaduto invece nel caso “sostituzione di generatore di calore”, e la verifica richiesta sarebbe invece sul “Rendimento termico utile del generatore”, che al 100% del carico, deve risultare maggiore o uguale del valore limite calcolato con la formula: 90 + 2 log Pn, dove Pn è la potenza utile nominale del generatore espressa in kW. E’ poi richiesta la centralina di regolazione e le valvole termostatiche modulanti sui radiatori, mentre non è più richiesta la temperatura media dell’impianto a 60°C come nel precedente D.Lgs. 192/05.

Quindi per una caldaia murale con potenza termica inferiore ai 35 kW, il rendimento termico utile limite richiesto è di circa il 93 %, e ciò comporta la necessità di installare caldaie almeno con rendimenti a 3 o 4 stelle.

In sostanza la verifica da attuare nel caso “ristrutturazione di impianto termico” è molto meno restrittiva rispetto a quella “Sostituzione di generatore di calore”, il che è una evidente incongruenza del legislatore dal momento che nel caso “ristrutturazione” si sostituisce comunque il generatore e in più si fa dell’altro sul resto dell’impianto e quindi è nella ristrutturazione che la verifica dovrebbe essere più restrittiva.

Ritengo che l’incongruenza sia da addurre ad una errata interpretazione da parte del legislatore del significato del rendimento globale medio stagionale dell’impianto che è stato interpretato come un indice della qualità sia del generatore che dell’impianto, mentre invece esso rappresenta sostanzialmente un indice di qualità solamente per l’impianto a valle del generatore, tant’è che introducendo nella verifica caldaie con alti valori di rendimento non comporta variazioni sostanziali del rendimento globale.

Personalmente quindi, onde non incorrere in ripensamenti del legislatore, nel caso di ristrutturazione dell’impianto, in relazione io verifico sia le condizioni previste per il caso “ristrutturazione di un impianto termico”, sia quelle previste dal caso “sostituzione di generatore di calore”, come se nello stesso intervento si procedesse prima alla riqualificazione dell’impianto lasciando una caldaia scadente e contestualmente si provveda alla sostituzione immediata della stessa con una di qualità.

Attendo osservazioni! :)

Saluti, Marco
saluti75
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Messaggio da saluti75 »

se non erro però, il 311 stabilisce che per passare da centralizzato ad autonomo occorre una verifica energetica che stabilisca il miglioramento energetico apportato............... il chè non è facile.............
Kalz
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Messaggio da Kalz »

nell'allegato H al punto d comunque specifica che in caso di installazione di generatore di calore dopo l'8/10/2005, lo stesso deve avere un rendimento utile > a 90+2log Pn, quindi io considero in qualsiasi situazione dopo tale data l'installazione di un generatore dalle caratteristiche minime prescritte.
Chiedo conferme :D
Marcus
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Messaggio da Marcus »

Kalz ha scritto:nell'allegato H al punto d comunque specifica che in caso di installazione di generatore di calore dopo l'8/10/2005, lo stesso deve avere un rendimento utile > a 90+2log Pn, quindi io considero in qualsiasi situazione dopo tale data l'installazione di un generatore dalle caratteristiche minime prescritte.
Chiedo conferme :D
E' vero però tale prescrizione riguarda la successiva verifica del rendimento di combustione e non la fase di progettazione. Di conseguenza sarebbe possibile installare una caldaia a 2 stelle a norma di legge per poi doverla cambiare alla prima verifica di combustione! Se è così la questione è ancora più grave!
Marcus
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Messaggio da Marcus »

saluti75 ha scritto:se non erro però, il 311 stabilisce che per passare da centralizzato ad autonomo occorre una verifica energetica che stabilisca il miglioramento energetico apportato............... il chè non è facile.............
Questo punto mi sfugge! sai dirmi dove è riportato?
GIACOMO68
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Messaggio da GIACOMO68 »

Marcus ha scritto:
saluti75 ha scritto:se non erro però, il 311 stabilisce che per passare da centralizzato ad autonomo occorre una verifica energetica che stabilisca il miglioramento energetico apportato............... il chè non è facile.............
Questo punto mi sfugge! sai dirmi dove è riportato?
Allegato I, punto 3.
JACK
Marcus
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Messaggio da Marcus »

GIACOMO68 ha scritto:
Marcus ha scritto:
saluti75 ha scritto:se non erro però, il 311 stabilisce che per passare da centralizzato ad autonomo occorre una verifica energetica che stabilisca il miglioramento energetico apportato............... il chè non è facile.............
Questo punto mi sfugge! sai dirmi dove è riportato?
Allegato I, punto 3.
Nel caso specifico è il singolo condomino che si stacca, la potenza termica in gioco è inferiore ai 100 kW, quindi la diagnosi energetica che citate non è richiesta
megaing
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Messaggio da megaing »

Da quanto ho capito, l'obbligatorietà della diagnosi energetica dovrebbe dipendere in questo caso dal tipo di maggioranza con la quale è stata adottata la delibera assembleare che ha consentito il distacco dall'impianto centralizzato: con maggioranza semplice è necessaria la diagnosi energetica o ACE (art. 16 comma 1bis del 311).
eliobono
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Messaggio da eliobono »

Attenzione al calcolo dei rendimenti, si parla di RENDIMENTI MEDI STAGIONALI!. Per il Rendimento globale medio stagionale dell'impianto bisogna moltiplicare il rendimento di produzione per il rendimento di distribuzione, per il rendimento di emissione e per il randimento di regolazione e controllo. Non è possibile superare il Rendimento globale limite con caldaie a due stelle che da sole hano un RENDIMENTO DI PRODUZIONE MEDIO STAGIONALE molto basso!
Lavorare è meno noioso che divertirsi.
Charles Baudelaire
Marcus
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Messaggio da Marcus »

eliobono ha scritto:Attenzione al calcolo dei rendimenti, si parla di RENDIMENTI MEDI STAGIONALI!. Per il Rendimento globale medio stagionale dell'impianto bisogna moltiplicare il rendimento di produzione per il rendimento di distribuzione, per il rendimento di emissione e per il randimento di regolazione e controllo. Non è possibile superare il Rendimento globale limite con caldaie a due stelle che da sole hano un RENDIMENTO DI PRODUZIONE MEDIO STAGIONALE molto basso!
Tu hai risposto secondo logica, e secondo logica sono daccordo con te! Ma se leggi la norma UNI 10348, vedrai che il rendimento di produzione medio stagionale è tutt'altra cosa rispetto al rendimento della caldaia! Inoltre la verifica del rendimento globale richiede limiti decisamente restrittivi rispetto a quelli richiesti per la sola caldaia! Se software alla mano fai qualche verifica con caldaia a 2 stelle ma alti valori degli altri rendimenti come ho detto prima vedrai che la verifica torna!
studio17
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Messaggio da studio17 »

Marcus ha scritto:
eliobono ha scritto:Attenzione al calcolo dei rendimenti, si parla di RENDIMENTI MEDI STAGIONALI!. Per il Rendimento globale medio stagionale dell'impianto bisogna moltiplicare il rendimento di produzione per il rendimento di distribuzione, per il rendimento di emissione e per il randimento di regolazione e controllo. Non è possibile superare il Rendimento globale limite con caldaie a due stelle che da sole hano un RENDIMENTO DI PRODUZIONE MEDIO STAGIONALE molto basso!
Tu hai risposto secondo logica, e secondo logica sono daccordo con te! Ma se leggi la norma UNI 10348, vedrai che il rendimento di produzione medio stagionale è tutt'altra cosa rispetto al rendimento della caldaia! Inoltre la verifica del rendimento globale richiede limiti decisamente restrittivi rispetto a quelli richiesti per la sola caldaia! Se software alla mano fai qualche verifica con caldaia a 2 stelle ma alti valori degli altri rendimenti come ho detto prima vedrai che la verifica torna!
Prova ad inserire i dati veri di una due stelle: perdite al mantello, al camino, etc.. (che sono i dati che danno i risulati); a me non tornano.
stimp
eliobono
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Messaggio da eliobono »

Marcus, io volevo appunto sottolineare che il Rendimento di produzione medio stagionale di un Generatore è ben diverso dal rendimento di combustione. Con un generatore a due stelle il rendimento di produzione medio stagionale è molto basso, come conferma Studio 17, quindi è praticamente impossibile superare il rendimento limite richiesto dal Decreto 311. Poi che senso avrebbe installare una caldaia scadente su un impianto che ha alti rendimenti di distribuzione, emissione e regolazione? Le caldaie a due stelle non si devono più installare, specialmente su utenze di persone che hanno redditi bassi dove il costo del combustibile si mangia una fetta considerevole del reddito stesso. A quando una legge che le proibisce?
Lavorare è meno noioso che divertirsi.
Charles Baudelaire
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