EDILCLIMA

salve a tutti!
mi trovo a certificare un'immobile con caldaia autonoma murale di tipo C modulante posizionata in ambiente riscaldato installato dopo il 2005.
il rendimento è 89,3...da D.M. 26/06/09 il valore minimo dovrebbe essere 90,8 e infatti il manutentore nelle analisi periodiche mi indica sotto prescrizioni :basso rendimento e che ai fini della sicurezza l'impianto non può' funzionare.
come mi dovrei comportare io in qualità di certificatore? certifico la situazione attuale e nelle note segnalo che è a basso rendimento? mando una comunicazione anche al committente dove suggerisco un'adeguamento della caldaia?

grazie!

Non vedo perche' non si possa fare l'ace, risultera' un indice di valore più alto e basta.
In merito al rendimento, se il problema e' solo quello e non e' adeguabile (ma mi sembra strano), il manutentore sbaglia a scrivere che ai fini della sicurezza non può funzionare, al massimo deve scrivere che va sostituita la caldaia perche' non adeguabile ai valori di rendimento minimi.

grazie della risposta,
il mio dubbio è solo a livello etico...io l'ace l'ho fatta,ho indicato nelle note del certificatore questo problema e ho dato indicazioni cartacee alla proprietà con spiegato i rischi a cui va incontro secondo normativa vigente di cui ho tenuto copia sottoscritta...l'assurdo è che con in mano l'ACE loro possono affittare un'immobile nonostante l'impianto abbia questi problemi...e se per assurdo succedesse qualcosa? di chi è la colpa? controllando bene poi anche per la stessa caldaia del mio studio l'idraulico all'ultimo controllo ha segnalato,per la mancanza di un'accessorio che poi mi ha installato al controllo successivo, mi ha indicato in nota che la caldaia non può' essere utilizzata...per dire...quindi a questo punto deduco che a volte sia un'autodifesa da parte dell'impiantista che per non avere rogne scrive così...poi ogni caso chiaramente è a sé.

fennicella ha scritto:di chi è la colpa?

del certificatore no di sicuro...

speriamo superP
ma ricordati che in Italia tutto è possibile

fennicella ha scritto:ma ricordati che in Italia tutto è possibile

non dirlo a me (vedi firma).
Cmq basta che spulci tra le norme del certificatore, quale sono le sue responsabilità. Solo quella di inserire i dati "reali".
Ad esempio. Nessuno ti dice di controllare le planimetrie catastali. Ti bastano i dati. E se ti comunicano quelli (e metti che tu non possa verificarli nemmeno) e non hai la planimetria, può darsi che certifichi anche un fabbricato catastalmetne non a norma, e nemmeno urbanisticamente. E la colpa di chi è? tua no.
E se poi, vedi tu, perchè le sai, delle irregolarità impiantistiche (caldaia in garage esempio) o difformità palesi sull'impianto gas, cosa fai? Io, se ne ho voglia, lo scrivo nel fogliettino di consegna documenti (non nell'ace) e faccio firmare per ricevuta. Stop. Ma se ho voglia, non sei tenuto a fare controlli sulla sicurezza.