Buongiorno a tutti, sono nuovo del forum. Ecco il mio "problema". Devo ristrutturare una casa del 1957 e valutare se e come intervenire sull'impianto di riscaldamento che è a pavimento in tutta la casa tranne in bagno dove c'è un radiatore, è centralizzato e credo a colonne verticali (dovrebbero essere una per il radiatore e una per i pannelli a pavimento), i miedi dubbi riguardano:
- possibili rotture future, l'impianto è del 57 come la casa, quindi preferirei intervenire adesso che ristrutturo;
- possibili problemi legati agli impianti a pavimento di vecchia concezione (temperature troppo elevate a terra ecc), su questo non so devo chiedere all'amministratore e ai futuri vicini se ci sono problemi di questo tipo.
A breve la vede l'idraulico che farà i lavori, ho già sentito la società che gestisce i riscaldamenti ma senza sottoporre qualcosa di preciso, però cerco lo stesso di raccogliere qualche parere/idea (anche vaghi e buttati lì per ora) su possibili soluzioni, secondo voi sono fattibili qs due cose:
- lasciare inattivo l'attuale riscladamento a pavimento e sostituirlo con radiatori; la colonna del riscaldamento a pavimento anche se di vecchio tipo non raggiunge (a detta della società) la temperatura di mandata necessaria ad alimentare dei radiatori, quindi dovrei "derivare" l'impianto dalla colonna che alimenta il radiatore nel bagno, secondo voi è possibile?
- se la prima opzione non è fattible, è possibile installare sul sistema a pavimento di vecchio tipo qualcosa di analogo alle termovalvole dei radiatori in modo da poter regolare un minimo la temperatura di esercizio?
Altre idee?
Fyi: vorrei restare col centralizzato, non rifarei l'impianto a pavimento per questioni di budget, sono all'ultimo piano, la casa è piccola (50mq x 2,8m), rifarò gli infissi quindi posso accettare qualche grado in meno.
Grazie in anticipo
Ristrutturazione e vecchio impianto a pavimento
Moderatore: Edilclima
Re: Ristrutturazione e vecchio impianto a pavimento
fino all'anno scorso avevo in gestione un impianto simile..precedente al 50 (anzi,a dir la verita' e' un impianto realizzato dalla Marelli Aeraulica negli anni 40) con pavimenti e pareti (oltre a soffitti,in alcune zone) radianti e ventilazione di supporto (anche li erano presenti due linee,una a bassa temperatura e una ad alta per i "mobiletti") e purtroppo,a causa dei materiali dell'epoca (i tubi erano esclusivamente in tubi di ferro nero saldato,i massetti in cemento -e che cemento!!- e i pavimenti spesso in marmo)e lo sporco depositatosi negli anni nelle tubature,ero spesso costretto a far viaggiare le mandate a "bassa" temperatura a valori intorno ai 40°,per dare un po' di calore negli appartamenti..e' anche vero che i materiali di oggi resistono tranquillamente a queste temperature,ma ovviamente senza una termoregolazione sul nuovo impianto ti ritroveresti a mio avviso con temperature ambiente a dir poco sahariane.
Io a sto punto ti consiglierei di lasciare l'impianto cosi' come sta...in caso di rotture i danni causati da perdite o riparazioni verranno coperte dall'assicurazione che l'amministratore ha sicuramente stipulato per questi casi..e' una rottura di scatole,ma se non intendi sollevare il pavimento per rifarlo e' l'unica soluzione.
Le valvole per regolare la temperatura non ti consiglio di montarle,a meno che tu sia l'unico su quel piano..nell'impianto che ti dicevo la distribuzione era praticamente orizzontale e le zone non corrispondevano alle unita' abitative ma spesso capitava che uno stacco presso un appartamento,dopo aver fatto la serpentina in una stanza,andasse a scaldare un pavimento dell'appartamento a fianco,per poi tornare ai montanti di ritorno..andresti a "ritoccare" la temperatura non solo del tuo appartamento ma anche quella del vicino,e sai poi che succede..
Abbandonare il pavimento (sempre se possibile,come scrivevo sopra) per installare radiatori sulla linea dedicata ad alta temperatura non e' detto sia possibile..se l'impianto At e' stato progettato per ,esempio,10 caloriferi,aggiungendone altri 5 o 6 andresti a sbilanciare le portate,rischiando (date le tubature) di non avere "acqua" sufficiente per scaldare i radiatori
Io a sto punto ti consiglierei di lasciare l'impianto cosi' come sta...in caso di rotture i danni causati da perdite o riparazioni verranno coperte dall'assicurazione che l'amministratore ha sicuramente stipulato per questi casi..e' una rottura di scatole,ma se non intendi sollevare il pavimento per rifarlo e' l'unica soluzione.
Le valvole per regolare la temperatura non ti consiglio di montarle,a meno che tu sia l'unico su quel piano..nell'impianto che ti dicevo la distribuzione era praticamente orizzontale e le zone non corrispondevano alle unita' abitative ma spesso capitava che uno stacco presso un appartamento,dopo aver fatto la serpentina in una stanza,andasse a scaldare un pavimento dell'appartamento a fianco,per poi tornare ai montanti di ritorno..andresti a "ritoccare" la temperatura non solo del tuo appartamento ma anche quella del vicino,e sai poi che succede..
Abbandonare il pavimento (sempre se possibile,come scrivevo sopra) per installare radiatori sulla linea dedicata ad alta temperatura non e' detto sia possibile..se l'impianto At e' stato progettato per ,esempio,10 caloriferi,aggiungendone altri 5 o 6 andresti a sbilanciare le portate,rischiando (date le tubature) di non avere "acqua" sufficiente per scaldare i radiatori
Re: Ristrutturazione e vecchio impianto a pavimento
Grazie mille per la risposta e i consigli.
Nel frattempo ci sono novità (l'ho visto con l'idraulico e ho parlato col manutentore):
- le due colonne (pavimento e radiatore) sono entrambe a "bassa" temperatura, 38-40 gradi, quindi non si può derivare nulla dalla colonna che alimenta il radiatore nel bagno;
- pare che l'impianto scaldi in modo abbastanza confortevole senza i problemi che alcuni lamentano con gli impianti a pavimento di vecchia realizzazione; ho chiesto alla vicina e mi ha detto che "una volta era così (cioè molto caldo a terra) poi da quando c'è il teleriscaldamento va bene"; mi fido della vicina, ma sono un po' curioso sui motivi del miglioramento col passaggio al teleriscaldamento, tu me li sapresti spiegare?
Rimane il problema delle rotture (che periodicamente ci sono e una qualche anno fa anche nel mio futuro appartamento). Sto pensando anche al rifacimento dell'impianto/pavimento (se ci sto col budget), ma in questo caso (sperando che zone e unità abitative corrispondano perchè non sono l'unico sul piano, credo però che il manutentore mi avrebbe informato della mancata corrispondenza ma chiederò conferma) è possibile attaccarsi alla colonna che manda a 40 gradi circa e funziona 24h al giorno con un impianto di nuova concezione senza avere le temperature sahariane di cui parlavi?
Se invece le serpentine "sconfinano" addio sogni di gloria e non resta che fare come dici tu mettendo un pavimento economico e incrociando le dita.
Grazie ancora per la risposta.
Nel frattempo ci sono novità (l'ho visto con l'idraulico e ho parlato col manutentore):
- le due colonne (pavimento e radiatore) sono entrambe a "bassa" temperatura, 38-40 gradi, quindi non si può derivare nulla dalla colonna che alimenta il radiatore nel bagno;
- pare che l'impianto scaldi in modo abbastanza confortevole senza i problemi che alcuni lamentano con gli impianti a pavimento di vecchia realizzazione; ho chiesto alla vicina e mi ha detto che "una volta era così (cioè molto caldo a terra) poi da quando c'è il teleriscaldamento va bene"; mi fido della vicina, ma sono un po' curioso sui motivi del miglioramento col passaggio al teleriscaldamento, tu me li sapresti spiegare?
Rimane il problema delle rotture (che periodicamente ci sono e una qualche anno fa anche nel mio futuro appartamento). Sto pensando anche al rifacimento dell'impianto/pavimento (se ci sto col budget), ma in questo caso (sperando che zone e unità abitative corrispondano perchè non sono l'unico sul piano, credo però che il manutentore mi avrebbe informato della mancata corrispondenza ma chiederò conferma) è possibile attaccarsi alla colonna che manda a 40 gradi circa e funziona 24h al giorno con un impianto di nuova concezione senza avere le temperature sahariane di cui parlavi?
Se invece le serpentine "sconfinano" addio sogni di gloria e non resta che fare come dici tu mettendo un pavimento economico e incrociando le dita.
Grazie ancora per la risposta.
Re: Ristrutturazione e vecchio impianto a pavimento
Sulle nuove "migliori" condizioni di calore dal passaggio al teleriscaldamento mi vien solo da pensare alla migliore e piu' recente (se non piu' semplificata) termoregolazione..se prima c'era una caldaia sicuramente c'erano miscelatrici a tre vie,che spesso non son precise..col teleriscaldamento e l'elettronica a bordo macchina si riescono a seguire le curve di riscaldamento in maniera molto piu' precisa..
Non e' detto che il manutentore sappia della distribuzione orizzontale nei vari alloggi,io stesso nell'impianto che ti dicevo l'ho scoperto "casualmente" dopo piu' e piu' anni,a forza di rompere per riparare..la regolazione della temperatura,ripeto,la puoi fare senza problemi se la tua unita' e' "indipendente",cioe',se vien servita da stacchi dedicati.. su questi tu non dovrai far altro che collegarti con un gruppo di bassa temperatura (dotato di sua miscelatrice e pompa di ricircolo),oppure semplicemente lasciare il tutto cosi' e prevedere infissi con vasistas per aereare il locale in caso di sovratemperatura..
Mi chiedo ancora oggi che fine faranno questi impianti,nonostante siano ancora funzionanti,quando a breve tutta l'Italia dovra' rispondere delle efficienze energetiche..
Non e' detto che il manutentore sappia della distribuzione orizzontale nei vari alloggi,io stesso nell'impianto che ti dicevo l'ho scoperto "casualmente" dopo piu' e piu' anni,a forza di rompere per riparare..la regolazione della temperatura,ripeto,la puoi fare senza problemi se la tua unita' e' "indipendente",cioe',se vien servita da stacchi dedicati.. su questi tu non dovrai far altro che collegarti con un gruppo di bassa temperatura (dotato di sua miscelatrice e pompa di ricircolo),oppure semplicemente lasciare il tutto cosi' e prevedere infissi con vasistas per aereare il locale in caso di sovratemperatura..
Mi chiedo ancora oggi che fine faranno questi impianti,nonostante siano ancora funzionanti,quando a breve tutta l'Italia dovra' rispondere delle efficienze energetiche..
Re: Ristrutturazione e vecchio impianto a pavimento
Fra poco i lavori inizieranno e dovrò decidere, ti faccio sapere come va. L'unità immobiliare dovrebbe avere stacchi dedicati, ci sono all'interno dell'appartamento due cassettine (ingresso e bagno) che asportate consentono l'spezione dei montanti e ci sono anche valvole di chiusura (scusa per il linguaggio poco tecnico), da quella del bagno nell'intercapedine si vedono i montanti e le valvole del vicino, ovviamente girate dalla sua parte. Vedremo.
Sul che fine faranno in effetti forse sarà un problema, non so se si potranno obbligare i proprietari che se li vogliono tenere a rifarli. Beh anche su quello vedremo
Grazie ancora.
Sul che fine faranno in effetti forse sarà un problema, non so se si potranno obbligare i proprietari che se li vogliono tenere a rifarli. Beh anche su quello vedremo

Grazie ancora.