valvole gruppo pressurizzazione antincendio
Moderatore: Edilclima
valvole gruppo pressurizzazione antincendio
mi chiede un installatore se sia obbligatorio installare valvole di intercettazione del tipo bloccate in posizione aperta.
da un controllo delle norme UNI 10779 e 12845 mi risulta che l'utilizzo di tale valvole sia obbligatorio solo nel caso di sprinkler.
Il mio caso è una classica rete di idranti UNI45.
Vi risulta tale obbligo?
in caso affermativo, in quale tratto è obbligatorio?
grazie
da un controllo delle norme UNI 10779 e 12845 mi risulta che l'utilizzo di tale valvole sia obbligatorio solo nel caso di sprinkler.
Il mio caso è una classica rete di idranti UNI45.
Vi risulta tale obbligo?
in caso affermativo, in quale tratto è obbligatorio?
grazie
Re: valvole gruppo pressurizzazione antincendio
Per il gruppo di pressurizzazione la UNI 10779 si rifà alla UNI EN 12845, quindi vale quanto scritto lì.
Re: valvole gruppo pressurizzazione antincendio
grazie Terminus.Terminus ha scritto:Per il gruppo di pressurizzazione la UNI 10779 si rifà alla UNI EN 12845, quindi vale quanto scritto lì.
al capoverso 15.2 la Norma 12845 riporta:
15.2 Valvole di intercettazione
Tutte le valvole di intercettazione che possono interrompere l’alimentazione di acqua agli
sprinkler devono:
- chiudersi in senso orario;
- essere dotate di un indicatore che mostri chiaramente se si trova nella posizione di
apertura o di chiusura;
- essere bloccate nella corretta posizione mediante una fascetta o un lucchetto, o
bloccate in un modo equivalente.
poichè il mio tratto alimenta non dei sprinkler ma degli idranti posso ritenere che le valvole possono essere del tipo a sfera con maniglia a rotazione di 90°? o devo prevedere comunque il blocco in posizione di apertura?
in alternativa, posso installare un blocco in posizione di apertura del tipo fascetta metallica legata al tubo intorno alla leva in posizione aperta?
altro dubbio: è obbligatorio installare il flussostato, nel caso di impianti ad idranti?
p.s. sapevo di poter contare su di te...
Re: valvole gruppo pressurizzazione antincendio
stamattina sono stato ai VVF.
Mi hanno confermato che le valvole per i gruppi di pressurizzazione antincendio per esclusivo uso idranti possono essere delle normali valvole a leva (che indica la posizione di apertura) senza blocco in posizione aperta.
Il blocco serve solo per le diramazioni che alimentano sprinkler.
altra notizia:
per impianti datati, in assenza di progetto (che risulta essere quasi una costante dalle mie parti), non bisogna assicurare la costanza dell'erogazione e la pressione minima all'idrante. Basta fare una misura "spot" e riportare i dati. Ovviamente sto parlando del rinnovo.
Mi hanno confermato che le valvole per i gruppi di pressurizzazione antincendio per esclusivo uso idranti possono essere delle normali valvole a leva (che indica la posizione di apertura) senza blocco in posizione aperta.
Il blocco serve solo per le diramazioni che alimentano sprinkler.
altra notizia:
per impianti datati, in assenza di progetto (che risulta essere quasi una costante dalle mie parti), non bisogna assicurare la costanza dell'erogazione e la pressione minima all'idrante. Basta fare una misura "spot" e riportare i dati. Ovviamente sto parlando del rinnovo.
Re: valvole gruppo pressurizzazione antincendio
Uhmmmmcooperate ha scritto: altra notizia:
per impianti datati, in assenza di progetto (che risulta essere quasi una costante dalle mie parti), non bisogna assicurare la costanza dell'erogazione e la pressione minima all'idrante. Basta fare una misura "spot" e riportare i dati. Ovviamente sto parlando del rinnovo.
Se hai alimentazione dall'acquedotto, posso anche concordare, visto che ci dovrà essere la dichiarazione dello stesso ente riguardo pressioni e portate garantite.
Ma se hai alimentazione da riserva+pompe e devi asseverare l'efficienza del sistema, devi assicurarti che i requisiti di pressione, portata e durata siano rispettati, altrimenti l'impianto è inefficiente.
Per vecchie attività non normate, i requisiti li devi trovare nella relazione di EP o nel parere preventivo dei VVF (i quali in passato spesso richiedevano requisiti per similitudine con norme verticali esistenti).........al massimo, in mancanza di tutto, potrai fare riferimento alla odierna UNI 10779.
Re: valvole gruppo pressurizzazione antincendio
esattamente quello che credevo anch'io, ma la tesi del tecnico vvf è diversa:Terminus ha scritto:Uhmmmmcooperate ha scritto: altra notizia:
per impianti datati, in assenza di progetto (che risulta essere quasi una costante dalle mie parti), non bisogna assicurare la costanza dell'erogazione e la pressione minima all'idrante. Basta fare una misura "spot" e riportare i dati. Ovviamente sto parlando del rinnovo.
Se hai alimentazione dall'acquedotto, posso anche concordare, visto che ci dovrà essere la dichiarazione dello stesso ente riguardo pressioni e portate garantite.
Ma se hai alimentazione da riserva+pompe e devi asseverare l'efficienza del sistema, devi assicurarti che i requisiti di pressione, portata e durata siano rispettati, altrimenti l'impianto è inefficiente.
Per vecchie attività non normate, i requisiti li devi trovare nella relazione di EP o nel parere preventivo dei VVF (i quali in passato spesso richiedevano requisiti per similitudine con norme verticali esistenti).........al massimo, in mancanza di tutto, potrai fare riferimento alla odierna UNI 10779.
se all'epoca hanno dato il CPI in assenza di progetto, e se sempre all'epoca l'acquedotto non ha fornito nessuna assicurazione circa l'erogazione in termini di portata e pressione, allora non posso certo fare tutto io che devo solo fare il rinnovo di un vecchio CPI.
Quindi, misura, certifica la misura e basta.
Anche se le misure non sono congruenti con la norma attuale, che comunque è stata emessa dopo il rilascio del CPI.
Re: valvole gruppo pressurizzazione antincendio
Certo, il ragionamento del VVF è comprensibile, soprattutto per coprire una mancanza da parte degli stessi VVF, nel rilaciare un CPI senza alcuna dimostrazione dell'efficacia ed efficienza del sistema antincendio.
Comprensibile ma a mio avviso non del tutto accettabile.
In assurdo pensa di misurare 0,5 bar di pressione al bocchello dell'UNI45 con il conseguente rivolino d'acqua; ipotesi: l'alimentazione non è adeguata (acquedotto o pompe che siano), il gruppo di pressurizzazione ha dei problemi, oppure ancora c'è una perdita nella rete interna.
Tu certifichi l'efficienza di che cosa?
Le vecchie norme verticali richiedevano almeno 2 bar di residua al bocchello per fornire circa 120 l/min con gli UNI45.
Ciò è condizione accettabile, tralasciando la questione delle contemporaneità, la quale, questa sì, sarebbe dipesa dalle valutazioni del progettista e/o dei VVF.
Quindi direi che almeno l'idrante più sfavorito, anche aperto da solo, debba almeno darti pressione e portata sufficienti, con gruppo di pressurizzazione a posto e verificato dal manutentore.
Comprensibile ma a mio avviso non del tutto accettabile.
In assurdo pensa di misurare 0,5 bar di pressione al bocchello dell'UNI45 con il conseguente rivolino d'acqua; ipotesi: l'alimentazione non è adeguata (acquedotto o pompe che siano), il gruppo di pressurizzazione ha dei problemi, oppure ancora c'è una perdita nella rete interna.
Tu certifichi l'efficienza di che cosa?
Le vecchie norme verticali richiedevano almeno 2 bar di residua al bocchello per fornire circa 120 l/min con gli UNI45.
Ciò è condizione accettabile, tralasciando la questione delle contemporaneità, la quale, questa sì, sarebbe dipesa dalle valutazioni del progettista e/o dei VVF.
Quindi direi che almeno l'idrante più sfavorito, anche aperto da solo, debba almeno darti pressione e portata sufficienti, con gruppo di pressurizzazione a posto e verificato dal manutentore.
Re: valvole gruppo pressurizzazione antincendio
concordoTerminus ha scritto:Certo, il ragionamento del VVF è comprensibile, soprattutto per coprire una mancanza da parte degli stessi VVF, nel rilaciare un CPI senza alcuna dimostrazione dell'efficacia ed efficienza del sistema antincendio.
molto spesso i problemi li ho su impianti allacciati direttamente e solamente alla rete di acquedotto, senza gruppo.... almeno l'idrante più sfavorito, anche aperto da solo, debba almeno darti pressione e portata sufficienti, con gruppo di pressurizzazione a posto e verificato dal manutentore.
Re: valvole gruppo pressurizzazione antincendio
Allora con l'acquedotto che non è in grado di darti nemmeno 100 litri/minuto nei periodi di grazia, come fai ad asseverare che l'impianto è efficace ed efficiente ?
Lettera al cliente: caro sig...... l'impianto presente presso la sua attività è inefficace per carenza di pressione e/o portate minime all'idrante. Pertanto, qualora la vdr lo reputi necessario, necessita serbatoio di disgiunzione e pompa di pressurizzazione.
In alternativa variante ai VVF per togliere di mezzo l'impianto in quanto inutile.
Lettera al cliente: caro sig...... l'impianto presente presso la sua attività è inefficace per carenza di pressione e/o portate minime all'idrante. Pertanto, qualora la vdr lo reputi necessario, necessita serbatoio di disgiunzione e pompa di pressurizzazione.
In alternativa variante ai VVF per togliere di mezzo l'impianto in quanto inutile.
Re: valvole gruppo pressurizzazione antincendio
io sono tecnicamente e normativamente d'accordo con te ma le indicazioni dal Comando sono diverse:Terminus ha scritto:In alternativa variante ai VVF per togliere di mezzo l'impianto in quanto inutile.
se l'impianto è preesistente alla UNI 10779 e alla UNI 12845 allora niente adeguamento e semplice misura fatta in un istante qualsiasi per verificare che, con la pressione presente in quel previso momento, l'impianto è idoneo.
Re: valvole gruppo pressurizzazione antincendio
Ma ti hanno detto allora qual'è questa condizione di idoneità ?
A pensar male.....spesso ci si azzecca:
ai VVF alla fin fine va bene tutto, in quanto
1) la responsabilità della sicurezza in caso di incendio è sempre del titolare, il quale evidentemente reputa sufficiente ed accetta un impianto che gli dà magari 60 litri al minuto
2) c'è il tecnico che assevera l'efficienza del detto impianto, ad avvalorare il punto 1.
A pensar male.....spesso ci si azzecca:
ai VVF alla fin fine va bene tutto, in quanto
1) la responsabilità della sicurezza in caso di incendio è sempre del titolare, il quale evidentemente reputa sufficiente ed accetta un impianto che gli dà magari 60 litri al minuto
2) c'è il tecnico che assevera l'efficienza del detto impianto, ad avvalorare il punto 1.