riscaldamento a pavimento - dimensioni delle zone

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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ndrini
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Iscritto il: sab feb 27, 2010 12:22

riscaldamento a pavimento - dimensioni delle zone

Messaggio da ndrini »

Vi risulta una buona pratica impiantistica quella di prevedere zone dell'impianto a pavimento approssimativamente delle stesse dimensioni (circa 10 m²) anche se si devono fare forme strane (ad esempio unire un pezzo del corridoio con una stanza)?

Andrea
ndrini
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Iscritto il: sab feb 27, 2010 12:22

Re: riscaldamento a pavimento - dimensioni delle zone

Messaggio da ndrini »

Sempre circa i pavimenti radianti:

è vero quello scritto qui http://www.infobuild.it/mecgi/drv?tlHom ... &UID=44386che "Ai fini delle potenze termiche da erogare all’interno dei singoli locali NON si devono considerare disperdenti le superfici interessate dal pavimento radiante: infatti essendo quest’ultime a temperatura superiore di quella ambiente non consentono il passaggio di calore tra l’interno del locale e l’esterno"?

usualmente nel collettore la mandata è sopra e il ritorno (con il detentore) sotto o è indifferente?

Che domande strane :D

Andrea
Esa
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Iscritto il: sab dic 03, 2011 22:53

Re: riscaldamento a pavimento - dimensioni delle zone

Messaggio da Esa »

“Vi risulta una buona pratica impiantistica quella di prevedere zone dell'impianto a pavimento approssimativamente delle stesse dimensioni (circa 10 m²")”
Sì, le portate saranno più bilanciate. Ma le potenze erogate potrebbero essere eccessive (scarse si spera di no!). Quindi, occorre prevedere un sistema di regolazione della portata (termostati on/off sono sufficienti).

“anche se si devono fare forme strane (ad esempio unire un pezzo del corridoio con una stanza)?”
Sì, se il corridoio può essere abbinato alla stanza dal punto di vista della regolazione (il termostato sarà unico).

"Ai fini delle potenze termiche da erogare all’interno dei singoli locali NON si devono considerare disperdenti le superfici interessate dal pavimento radiante: infatti essendo quest’ultime a temperatura superiore di quella ambiente non consentono il passaggio di calore tra l’interno del locale e l’esterno"
Questo è falso. Le perdite di calore verso il basso sono normalmente ben più alte delle semplici dispersioni, in quanto il calore ceduto dal pavimento deve considerare che lo stesso non è a 20°C ma a 25/30°C (o la temperatura che sarà necessaria per fronteggiare il carico termico, escluse le dispersioni verso il basso). Questo carico aggiuntivo è calcolato in fase di progettazione e aumenta la portata dei pannelli, che non sarà quella strettamente necessaria. Normalmente i programmi di calcolo ne tengono conto.

“usualmente nel collettore la mandata è sopra e il ritorno (con il detentore) sotto o è indifferente?”
Normalmente è così. Ma, se non ci sono regolazioni (sensori, valvole, ecc.) è indifferente. Per un buon bilanciamento, mai avere molti attacchi (max 8/10), oppure collegare i collettori dal lato opposto.
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