Vi risulta una buona pratica impiantistica quella di prevedere zone dell'impianto a pavimento approssimativamente delle stesse dimensioni (circa 10 m²) anche se si devono fare forme strane (ad esempio unire un pezzo del corridoio con una stanza)?
Andrea
riscaldamento a pavimento - dimensioni delle zone
Moderatore: Edilclima
Re: riscaldamento a pavimento - dimensioni delle zone
Sempre circa i pavimenti radianti:
è vero quello scritto qui http://www.infobuild.it/mecgi/drv?tlHom ... &UID=44386che "Ai fini delle potenze termiche da erogare all’interno dei singoli locali NON si devono considerare disperdenti le superfici interessate dal pavimento radiante: infatti essendo quest’ultime a temperatura superiore di quella ambiente non consentono il passaggio di calore tra l’interno del locale e l’esterno"?
usualmente nel collettore la mandata è sopra e il ritorno (con il detentore) sotto o è indifferente?
Che domande strane
Andrea
è vero quello scritto qui http://www.infobuild.it/mecgi/drv?tlHom ... &UID=44386che "Ai fini delle potenze termiche da erogare all’interno dei singoli locali NON si devono considerare disperdenti le superfici interessate dal pavimento radiante: infatti essendo quest’ultime a temperatura superiore di quella ambiente non consentono il passaggio di calore tra l’interno del locale e l’esterno"?
usualmente nel collettore la mandata è sopra e il ritorno (con il detentore) sotto o è indifferente?
Che domande strane

Andrea
Re: riscaldamento a pavimento - dimensioni delle zone
“Vi risulta una buona pratica impiantistica quella di prevedere zone dell'impianto a pavimento approssimativamente delle stesse dimensioni (circa 10 m²")”
Sì, le portate saranno più bilanciate. Ma le potenze erogate potrebbero essere eccessive (scarse si spera di no!). Quindi, occorre prevedere un sistema di regolazione della portata (termostati on/off sono sufficienti).
“anche se si devono fare forme strane (ad esempio unire un pezzo del corridoio con una stanza)?”
Sì, se il corridoio può essere abbinato alla stanza dal punto di vista della regolazione (il termostato sarà unico).
"Ai fini delle potenze termiche da erogare all’interno dei singoli locali NON si devono considerare disperdenti le superfici interessate dal pavimento radiante: infatti essendo quest’ultime a temperatura superiore di quella ambiente non consentono il passaggio di calore tra l’interno del locale e l’esterno"
Questo è falso. Le perdite di calore verso il basso sono normalmente ben più alte delle semplici dispersioni, in quanto il calore ceduto dal pavimento deve considerare che lo stesso non è a 20°C ma a 25/30°C (o la temperatura che sarà necessaria per fronteggiare il carico termico, escluse le dispersioni verso il basso). Questo carico aggiuntivo è calcolato in fase di progettazione e aumenta la portata dei pannelli, che non sarà quella strettamente necessaria. Normalmente i programmi di calcolo ne tengono conto.
“usualmente nel collettore la mandata è sopra e il ritorno (con il detentore) sotto o è indifferente?”
Normalmente è così. Ma, se non ci sono regolazioni (sensori, valvole, ecc.) è indifferente. Per un buon bilanciamento, mai avere molti attacchi (max 8/10), oppure collegare i collettori dal lato opposto.
Sì, le portate saranno più bilanciate. Ma le potenze erogate potrebbero essere eccessive (scarse si spera di no!). Quindi, occorre prevedere un sistema di regolazione della portata (termostati on/off sono sufficienti).
“anche se si devono fare forme strane (ad esempio unire un pezzo del corridoio con una stanza)?”
Sì, se il corridoio può essere abbinato alla stanza dal punto di vista della regolazione (il termostato sarà unico).
"Ai fini delle potenze termiche da erogare all’interno dei singoli locali NON si devono considerare disperdenti le superfici interessate dal pavimento radiante: infatti essendo quest’ultime a temperatura superiore di quella ambiente non consentono il passaggio di calore tra l’interno del locale e l’esterno"
Questo è falso. Le perdite di calore verso il basso sono normalmente ben più alte delle semplici dispersioni, in quanto il calore ceduto dal pavimento deve considerare che lo stesso non è a 20°C ma a 25/30°C (o la temperatura che sarà necessaria per fronteggiare il carico termico, escluse le dispersioni verso il basso). Questo carico aggiuntivo è calcolato in fase di progettazione e aumenta la portata dei pannelli, che non sarà quella strettamente necessaria. Normalmente i programmi di calcolo ne tengono conto.
“usualmente nel collettore la mandata è sopra e il ritorno (con il detentore) sotto o è indifferente?”
Normalmente è così. Ma, se non ci sono regolazioni (sensori, valvole, ecc.) è indifferente. Per un buon bilanciamento, mai avere molti attacchi (max 8/10), oppure collegare i collettori dal lato opposto.