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Impianto elettrico o PdC?

Inviato: mer gen 04, 2012 21:49
da Esa
Casa unifamiliare di 120 mq, quasi passiva.
Potenza necessaria: poco meno di 1 (uno!) kW. L'utente partecipa ad un bando per le case passive e chiede il contributo alla regione proponendo:
- impianto a pannelli radianti a pavimento
- pompa di calore ad alta efficienza aria (5°C)/acqua (27°C), con COP medio dichiarato di 5,7
- costo dell'intervento (per cui si chiede il contributo in conto interessi) di circa 25.000 euro (progettazione compresa).
Ma non è meglio installare un phon o accendere il forno elettrico?

Proposta: gli edifici che hanno un valore di Qh inferiore a 20 kWh/mq anno sono autorizzati ad installare un impianto di rscaldamento elettrico + un impianto fotovoltaico che produca almeno (20 x mq della casa) kWhanno di energia elettrica (senza contributo dal GSE, ma con autorizzazione allo scambio sul posto). Tale edifici potranno consideare nella redazione della certificazione energetica di un COP pari a 2,5.

La Regione non ha deliberato il contributo (e il funzionario che l'ha esaminata si è scandalizzato).

Re: Impianto elettrico o PdC?

Inviato: gio gen 12, 2012 12:58
da marcello60
Beh, scaldare con resistenze probabilmente sarebbe più semplice e meno costoso (come costo di installazione), ma indubbiamente significherebbe consumare di più ...

Re: Impianto elettrico o PdC?

Inviato: gio gen 12, 2012 13:01
da Ronin
con 1 kW di fabbisogno io mi sarei montato un splittaccio e un boiler elettrico (o a pdc se proprio proprio), che facevo caldo, freddo e acs spendendo 1/10 del radiante con pdc e impippandomene del contributo della regione...

Re: Impianto elettrico o PdC?

Inviato: gio gen 12, 2012 14:43
da Esa
Cita:
"con 1 kW di fabbisogno io mi sarei montato un splittaccio e un boiler elettrico (o a pdc se proprio proprio), che facevo caldo, freddo e acs spendendo 1/10 del radiante con pdc e impippandomene del contributo della regione.."
Infatti, così è stato.
I contributi della Regione erano non solo per gli impianti, ma per tutto l'intervento (isolamento, serramenti, ecc.).
La Regione ha detto no per gli impianti (PdC, VMC, pannelli radianti ad acqua, ecc.) perché i costi erano sproporzionati ai risparmi ottenuti con gli interventi base (isolamenti, ecc.).
L'utente ha dovuto pagare gli impianti di tasca sua. I contributi solo sull'isolamento.