Avrei un caso da sottoporvi...più che altro vorrei verificare se la mia interpretazione potrebbe corrispondere con la Vostra

Edificio in Friuli VG con n. 2 unità immobiliari:
- Piano Terra - Unità 1 = dotata di impianto di riscaldamento e non interessata da lavori;
- Piano Primo - Unità 2 = appena ottenuto il certificato di abitabilità per lavori di trasformazione da sottotetto grezzo ad abitazione ma sprovvista di impianto di riscaldamento.
I lavori riguardano la posa dell'impianto di riscaldamento nell'unità 2 (radiatori + tubazioni + regolazione) collegando la caldaia che attualmente serve anche l'unità 1 (piano terra). Secondo voi è un ampliamento volumetrico superiore al 20% (art. 3, comma 2, lettera b) oppure una semplice installazione di impianto termico in edificio esistente (art. 3, comma 2, lettera c, punto 2).
Secondo il mio parere è la seconda...anche perchè io, con il mio intervento, non vado nè a trasformare un vano nè a toccare le strutture, che peraltro non rispetteranno mai le condizioni previste per l'ampliamento > 20%


Tra l'altro nell'Allegato A del Dlgs 192/2005 - Dlgs 311/2006 al punto 15 recita: IMPIANTO TERMICO DI NUOVA INSTALLAZIONE = è un impianto termico installato in un edificio di nuova costruzione o in un edificio o porzione di edificio antecedentemente privo di impianto termico
Quindi secondo me dovrei solo verificare il rendimento globale medio stagionale. Cosa ne pensate?
Grazie!!!
