Attività non soggetta (uffici<300 addetti).
- Nel progetto definitivo sono previsti naspi alimentati da acquedotto.
- Non esiste una dichiarazione dell'ente fornitore riguardo le condizioni minime di pressioni/portata
- A memoria, il DPR37/98 prescriveva che , se installati, i dispositivi antincendio debbano essere efficienti (quindi in grado di erogare acqua con le pressioni/portate richieste).
- Il DPR37/98 è stato abrogato dal 151/2011
Visto che l'attività non è soggetta, cosa mi vieta di installare dei naspi collegati all'acquedotto anche in assenza di garanzie sul corretto funzionamento (buonsenso a parte)?
L'unico riferimento che trovo è nella 10779, generalità/requisiti generali, però non so se è stringente l'applicazione della 10779 quando l'attività non è soggetta.
Requisito di prestazioni per terminali
Moderatore: Edilclima
Requisito di prestazioni per terminali
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Re: Requisito di prestazioni per terminali
Dove non arriva il DPR 151, sicuramente arrivano il D.Lgs.81/08, il DM 10/03/98 ed il DM 22/02/06.
Lasciamo perdere i VVF, perchè, come dici, non devono mettere bocca sull'inizio dell'attività, ma rimane l'applicazione del DM 22/02/06, il quale prevede per uffici di tipo 2 un impianto antincendio con caratteristiche UNI 10779 di livello 1.
Anche se hai uffici di tipo 1, se sono stati installati i naspi, allora da qualche parte qualcuno ne ha stabilito la necessità.
Se così fosse, il DdL dovrebbe in ogni caso garantire l'efficienza dell'impianto, il quale dovrebbe essere stato realizzato a regola d'arte, ovvero secondo UNI 10779 (presunzione di conformità alla regola dell'arte) e di conseguenza UNI EN 12845 per l'alimentazione idrica.
Contrariamente si dovrebbe spiegare al committente perchè sono stati spesi soldi per un impianto assolutamente inutile.
Qualora nel DVR venisse detto esplicitamente che il rischio è estremamente basso, tale da non richiedere impianti di spegnimento ad acqua, meglio sarebbe rimuovere tutti i naspi e lasciare l'impianto di distribuzione come mera predisposizione.
Lasciamo perdere i VVF, perchè, come dici, non devono mettere bocca sull'inizio dell'attività, ma rimane l'applicazione del DM 22/02/06, il quale prevede per uffici di tipo 2 un impianto antincendio con caratteristiche UNI 10779 di livello 1.
Anche se hai uffici di tipo 1, se sono stati installati i naspi, allora da qualche parte qualcuno ne ha stabilito la necessità.
Se così fosse, il DdL dovrebbe in ogni caso garantire l'efficienza dell'impianto, il quale dovrebbe essere stato realizzato a regola d'arte, ovvero secondo UNI 10779 (presunzione di conformità alla regola dell'arte) e di conseguenza UNI EN 12845 per l'alimentazione idrica.
Contrariamente si dovrebbe spiegare al committente perchè sono stati spesi soldi per un impianto assolutamente inutile.
Qualora nel DVR venisse detto esplicitamente che il rischio è estremamente basso, tale da non richiedere impianti di spegnimento ad acqua, meglio sarebbe rimuovere tutti i naspi e lasciare l'impianto di distribuzione come mera predisposizione.
Re: Requisito di prestazioni per terminali
Hai centrato il problema. Non esiste valutazione del rischio, ma a progetto sono previsti naspi, senza calcoli di dimensionamento, nulla. Suppongo che gli uffici siano di tipo1, per cui non dovrebbe essere previsto l'impianto di spegnimento ad acqua, ma invece è stato previsto. Forti della 10779 che rimanda alla 12845 ci sarà da pelare una gatta....
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