EDILCLIMA

Salve per un condominio dove hanno appena cambiato la caldaia e messo una a condensazione con relative valvole termostatiche per richiedere il 55% , mi hanno chiesto la certificazione energetica e la Diagnosi energetica.
Per l'ACE no problem ma per la Diagnosi secondo voi cosa devo dare solo una tabella con i valori di Eph prima del cambio caldaia e dopo il cambio caldaia per far vedere il miglioramento?
Magari qualcuno sa darmi una dritta o una falsa riga di una diagnosi da seguire?

Grazie
saluti

Duracell20 ha scritto:Salve per un condominio dove hanno appena cambiato la caldaia e messo una a condensazione con relative valvole termostatiche per richiedere il 55% , mi hanno chiesto la certificazione energetica e la Diagnosi energetica.
Per l'ACE no problem ma per la Diagnosi secondo voi cosa devo dare solo una tabella con i valori di Eph prima del cambio caldaia e dopo il cambio caldaia per far vedere il miglioramento?
Magari qualcuno sa darmi una dritta o una falsa riga di una diagnosi da seguire?

Grazie
saluti

Letteralmente: diagnosi energetica procedura sistematica volta a fornire una adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di una attività e/o impianto industriale o di servizi pubblici o privati, ad individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi – benefici e riferire in merito ai risultati.

Quindi giustificare i consumi attuali, ipotizzare degli interventi, valutarli sotto il profilo costi benefici e riferire.
Se hai scritto le raccomandazioni nel certificato energetico dovresti aver fatto una diagnosi. Rimane da documentarla: calcolo prima, valutazione delle ragioni del consumo rilevato (dispersioni elevate? sottosistemi dell'impianto?), valutazione delle caratteristiche dell'edificio (trasmittanze e rendimenti: nella media, alti, bassi?), suggerimenti per le caratteristiche "brutte", ricalcolo con i suggerimenti previsti ed ipotesi di massima dei costi e del tempo di ritorno.

Naturalmente il calcolo dovrebbe essere un filino realistico quindi non è esattamente consigliato fare il calcolo di diagnosi con il Coso-- , soprattutto se c'è l'acqua calda sanitaria .
Per consolazione, dopo aver piazzato condensazione e termostatiche rimane poco altro di fattibile (qualche coibentazione sull'involucro?).

Innanzi tutto grazie per la risposta.
Onestamente mi hanno kiesto di fare l'ace e la diagnosi per un edificio con già cambiata la caldaia quindi a giochi fatti.

Se a questo punto do al cliente l'ace con la caldaia vecchia + l'ace con la nuova caldaia e relative termostatiche magari con una tabella riassuntiva che evidenzia le differenze dei consumi può andar bene?

grazie

Duracell20 ha scritto:Innanzi tutto grazie per la risposta.
Onestamente mi hanno kiesto di fare l'ace e la diagnosi per un edificio con già cambiata la caldaia quindi a giochi fatti.

Se a questo punto do al cliente l'ace con la caldaia vecchia + l'ace con la nuova caldaia e relative termostatiche magari con una tabella riassuntiva che evidenzia le differenze dei consumi può andar bene?

grazie

... più o meno si, nel senso che un calcolo è stato fatto e se lo hai fatto con un sofware prima di esportarlo nel Coso-- dovresti avere già la base per fare una tabellina e qualche commento.

Se viene fatta a diagnosi dopo il cambio caldaia e l'inserimento delle termostatiche ti resta solo da verificare se si può coibentare qualcosa e magari fare qualche intervento sull'acs.
Ti risulterà: rendimenti impianto OK (difficile fare meglio), cappotto tempi di ritorno 20...30 anni, finestre 40...60 anni. Se hai un sottotetto accessibile e coibentabile oppure una bella parete esterna liscia e senza finestre forse puoi trovare qualcosa.

è qui che mi trovo in difficoltà nel senso per calcolare che un intervento abbia un ritorno in 10/20 o 30 anni penso che dovrò quantificare il costo dell'intervento migliorativo e dividerlo per il risparmio energetico in euro in un anno dovuto all'intervento previsto
Ma non esiste una fac simile in rete ?
Da quello che mi tira fuori il cened come faccio a quantificare il risparmio in euro??

allora per calcolare il tempo di ritorno di un intervento hai bisogno di pochi dati:
- investimento (si, devi quantificare il costo dell'intervento migliorativo);
- EPh prima dell'intervento;
- EPh conseguibile;
- superficie utile nel caso di edificio residenziale o volume negli altri casi;
- tipo di combustibile utilizzato;

a questo punto puoi calcolarti il risparmio effettivo (kWh/anno), lo dividi per il PCI del combustibile utilizzato, ed avrai il risparmio di combustibile, a questo punto basta moltiplicare il valore ottenuto per il prezzo del combustibile ed hai il risparmio annuo di denaro...
a questo punto investimento/risparmio annuo = nr. anni necessari ad ammortizzare l'intervento

Grazie 1000 gatto sei stato molto chiaro

ciao

Ciao, mi inquieta questa cosa: leggo che siete tutti concordi con il dire che il tempo di ritorno dell'investimento per il cappotto esterno è molto lungo; quando ho fatto il project work per l'esame da certificatore ho ipotizzato come intervento migliorativo un cappotto, ho trovato la riduzione del fabbisogno energetico primario (differenza tra la situazione attuale e quella con la miglioria, erano 55,55 kWh/mqa), poi:
- ho calcolato il costo unitario dell'energia (costo combustibile 0,75 €/Nmc / potere calorifico del combustibile 9,6 kWh/Nmc = 0,08 €/kWh)
- ho calcolato il risparmio economico annuo:
Risparmio economico annuo al metro quadrato 0,08 €/kWh * 55,55 kWh/m²a = 4,444 €/m²a
Risparmio economico annuo ottenibile grazie all'intervento migliorativo = 4,444 €/m²a * 94 m² = 417,74 €./anno (!)

Il costo dell'intervento l'ho stimato in 2423 € :
- Costo unitario = 40 €/m² (prezzo comprensivo di fornitura e posa, richiesto direttamente al produttore e confrontato con il prezzario regionale)
- Fornitura e posa cappotto termico = 40 €/m² * 51,08 mq (sup.cappotto)= 2.043,20 €.
- Nolo ponteggio = 7,35 €/mq * 51,08= 375,44 €.
Costo totale intervento = 2043,20 + 375,44= 2418,64 €.

Calcolo tempo di ammortamento investimento
Costo totale intervento/ Risparmio economico annuo = 2418,64/417,74= 5,8 anni circa

sbaglio?
Ho provato ha rifare il calcolo con il procedimento indicato da gatto, e il risultato non cambia….Il “problema” è nel fatto che la differenza tra la situazione attuale e quella con la miglioria la calcolo con il Cened+?
grazie

marina ha scritto:Risparmio economico annuo ottenibile grazie all'intervento migliorativo 417,74 €./anno
Costo totale intervento/ Risparmio economico annuo = 2418,64/417,74= 5,8 anni circa

Fin che è un corso un esame etc va bene..
ma non dire al privato che risparmia 420€ di riscaldamento!
Dove sbagli? Che non fai calcoli di diagnosi e li fai con strumenti non idonei.

quindi il problema è che uso il cened? ...i risultati sono così diversi!...Non per fare polemiche sterili, ma se il cened mi dà questo strumento e mi viene detto che devo calcolare gli interventi migliorativi, io presuppongo che con questo strumento possa calcolarli correttamente, quindi riterrei di essere nel giusto, perlomeno nei confronti del cened che poi può venire a controllare la mia certificazione...no?...

Manuale Cened aggiornamento 21/11/2011

Pagina 47. Leggere riquadro verde

"Il consumo energetico normalizzato non rappresenta, quindi, il reale consumo energetico dell’edificio,
ottenibile da una corretta diagnosi energetica, ma lo strumento adatto a confrontare due edifici diversi
caratterizzati anche da funzionamenti diversi." non potrebbe essere altrimenti (i dati devono essere oggettivi) ma alla pagina precedente è scritto "Lo strumento CENED+ è finalizzato alla Certificazione ENergetica degli EDifici in Regione
Lombardia" allora, dato che le soluzioni migliorative sono obbligatorie (sempre che siano valutate caso per caso ecc. ecc.) vorrei sapere se formalmente sbaglio a usare il cened+ per fare l'analisi costi/benefici! in altre parole vorrei sapere (so che probabilmente non c'è risposta a questa domanda) in caso di controllo il cened può sanzionare il certificatore che ha fatto l'analisi costi/benefici con il cened+?...mi viene da ridere perchè ho parlato con chi certifica da anni e mi dice che non ha mai calcolato l'importo economico dell'intervento (come faccia poi a capire la priorità degli stessi ...)...ok che ogni professionista è responsabile di ciò che firma, ma capisco che le certificazioni spesso vengano fatte proprio in maniera superficiale...e dato che ciò è contro la mia natura, sto cercando di capire come fare un buon lavoro senza però neanche eccedere in senso opposto... la diagnosi energetica credo si basi su, appunto, i consumi reali, e ciò non ha senso per una certificazione che invece si basa su dati oggettivi, quindi mi sembra un cane che si morde la coda...
Inoltre, l'appartamento che sto certificando è rimasto sfitto per due anni e ora devono affittarlo, anche fossi in grado su cosa mi potrei basare per fare una diagnosi energetica, mica ho i consumi! E' per questo che devo comunque usare il cened per fare l'analisi costi/benefici!...scusate per il lungo post.....ma grazie a tutti per questo scambio di opinioni....

Le valutazioni degli interventi migliorativi fatte per l'ACE con il CENED+ sono una c***ta pazzesca (cit.)!
Si fanno (eventualmente) solo per dare un contentino ai burocrati e non incorrere in qualche possibile contestazione.
Una certificazione energetica fatta male, tutto sommato non porta danno a nessuno. Sbagliare una diagnosi è un po' peggio, e si rischia di essere inseguiti dal cliente col forcone.

ok, capito, classico all'italiana, e io che mi ci arrovello pure...

gianna63 ha scritto:Le valutazioni degli interventi migliorativi fatte per l'ACE con il CENED+ sono una c***ta pazzesca (cit.)!
Si fanno (eventualmente) solo per dare un contentino ai burocrati e non incorrere in qualche possibile contestazione.
Una certificazione energetica fatta male, tutto sommato non porta danno a nessuno. Sbagliare una diagnosi è un po' peggio, e si rischia di essere inseguiti dal cliente col forcone.

Diciamo che ce la stiamo giocando tra la figura da minch..oni grazie al club del cened e i forconi del cliente grazie al fatto che qualche burocrate ha imposto il cened come strumento di lavoro...
Non so quale sia meglio e quale peggio... io mi auguro solo che l'inchiesta partia in RL sugli appalti si sposti a breve su questo strumento che magari si scopre qualche altro politico/professionista coinvolto in una nuova realtà

ok, faccio i miei piccoli progressi...Ho utilizzato il file excel che il cened mette a disposizione per gli interventi migliorativi, inserendo i dati del mio Project Work mi viene un tempo di ritorno di 21 anni - priorità bassa!...quindi un po' più allineato con quello che leggevo qui sul forum...

marina ha scritto:ma se il cened mi dà questo strumento

Il cened CERTIFICA per legge. STOP.
Per il resto.. leggi i vecchi post.

Non so se avete visto domenica sera su rai3 presa diretta, si parlava di classe A. Bello il passaggio dove chiamavano per telefono per chiedere la cartificazione a 70 euro!

SimoneBaldini ha scritto:Non so se avete visto domenica sera su rai3 presa diretta, si parlava di classe A.

Roba da comunisti.. non la guardo.
Tieniti pronto .. che se si verifica quello che qualcuno ha proposto per i certificatori in lombardia.. c'è da armarsi di forcone a mo di siculi..

PS: potrebbero invece che andare da Mercati, venire a casa mia.. ho anche il triplo vetro..