Sottosistema Distribuzione ACS
Inviato: sab mag 08, 2010 13:18
Richiamo l'attenzione di chi ha approfondito il metodo di calcolo perchè vorrei un riscontro sulla spinosa questione del calcolo delle perdite di distribuzione della rete acs con Cened+.
Ne abbiamo parlato sul forum cened e in particolare il 15 aprile nell'argomento "sottosistema distribuzione acs", io ho scritto (si noti la parte in grassetto):
...la procedura distingue tra EDIFICI ESISTENTI E NUOVI.
Nel primo caso dice che, qualora sia presente una rete di ricircolo, si devono considerare tutti i tratti Lv + Ls appartenenti all’anello oltre ai tratti terminali LsL.
Se ne deduce che in mancanza di ricircolo non si debba inserire alcun tratto della rete di distribuzione ACS; a buona ragione poiché non vi è continuità di circolazione nella rete, e quindi la dispersione di calore è legato solo alla durata dei prelievi ai punti di erogazione.
Questa conclusione è confermata del fatto che una volta impostato il metodo di calcolo forfettario e inserito un sistema impiantistico per ACS senza ricircolo e senza circuito primario, la maschera per l’inserimento dei tratti Lv + Ls + LsL è inattiva.
Tuttavia la procedura di calcolo per EDIFICI NUOVI sembra richiedere il calcolo dettagliato di tutta la rete di distribuzione dell’ACS anche in assenza di ricircolo.
A conferma di ciò non è possibile procedere nella maschera del sottosistema di distribuzione se non si inserisce almeno un tratto della rete, anche quando si imposti un sistema senza ricircolo e senza circuito primario.
La formula 150 della procedura di calcolo considera il calore disperso dalla rete ACS basandosi su un uso continuato 24 ore su 24, per 365 giorni l’anno.
Come conseguenza pratica se nei nuovi edifici si inserisce completamente la rete di distribuzione ACS, l’indice di consumo EPW sale a valori molto elevati, in genere superiori a quelli per il riscaldamento, imponendo impianti solari sovradimensionati rispetto al fabbisogno reale.
D’altra parte bastano pochi metri di rete di distribuzione ACS all’interno degli ambienti riscaldati per ridurre drasticamente l’indice di consumo per il riscaldamento EPH.
Quindi, se non ho preso abbagli, dovrò spiegare al Sig. Rossi che la sua nuova casa è in classe B perché tenendo sempre aperti tutti i rubinetti d’acqua calda, il calore ceduto dalle tubazioni agli ambienti riduce sensibilmente il consumo per il riscaldamento.
Il sig. Rossi apprenderà con gioia la notizia perché per ottenere questo brillante risultato avrà dovuto installare solo 20-25 m2 di pannelli solari termici.
Nessuno, incluso lo staff, ha smentito quanto sopra.
Ora mi accorgo con sorpresa che anche quando si imposta il calcolo PUNTUALE, quindi anche nel caso di nuovi edifici, in mancanza di ricircolo e di circuito primario la maschera per l’inserimento dei tratti Lv + Ls + LsL è inattiva.
Sono sicuro del fatto che fino a pochi giorni fa questo non succedeva e la maschera non solo era attiva, ma doveva essere compilata per poter accedere alle maschere successive.
Sono io che sbaglio qualcosa o anche a voi succede lo stesso ?
Ne abbiamo parlato sul forum cened e in particolare il 15 aprile nell'argomento "sottosistema distribuzione acs", io ho scritto (si noti la parte in grassetto):
...la procedura distingue tra EDIFICI ESISTENTI E NUOVI.
Nel primo caso dice che, qualora sia presente una rete di ricircolo, si devono considerare tutti i tratti Lv + Ls appartenenti all’anello oltre ai tratti terminali LsL.
Se ne deduce che in mancanza di ricircolo non si debba inserire alcun tratto della rete di distribuzione ACS; a buona ragione poiché non vi è continuità di circolazione nella rete, e quindi la dispersione di calore è legato solo alla durata dei prelievi ai punti di erogazione.
Questa conclusione è confermata del fatto che una volta impostato il metodo di calcolo forfettario e inserito un sistema impiantistico per ACS senza ricircolo e senza circuito primario, la maschera per l’inserimento dei tratti Lv + Ls + LsL è inattiva.
Tuttavia la procedura di calcolo per EDIFICI NUOVI sembra richiedere il calcolo dettagliato di tutta la rete di distribuzione dell’ACS anche in assenza di ricircolo.
A conferma di ciò non è possibile procedere nella maschera del sottosistema di distribuzione se non si inserisce almeno un tratto della rete, anche quando si imposti un sistema senza ricircolo e senza circuito primario.
La formula 150 della procedura di calcolo considera il calore disperso dalla rete ACS basandosi su un uso continuato 24 ore su 24, per 365 giorni l’anno.
Come conseguenza pratica se nei nuovi edifici si inserisce completamente la rete di distribuzione ACS, l’indice di consumo EPW sale a valori molto elevati, in genere superiori a quelli per il riscaldamento, imponendo impianti solari sovradimensionati rispetto al fabbisogno reale.
D’altra parte bastano pochi metri di rete di distribuzione ACS all’interno degli ambienti riscaldati per ridurre drasticamente l’indice di consumo per il riscaldamento EPH.
Quindi, se non ho preso abbagli, dovrò spiegare al Sig. Rossi che la sua nuova casa è in classe B perché tenendo sempre aperti tutti i rubinetti d’acqua calda, il calore ceduto dalle tubazioni agli ambienti riduce sensibilmente il consumo per il riscaldamento.
Il sig. Rossi apprenderà con gioia la notizia perché per ottenere questo brillante risultato avrà dovuto installare solo 20-25 m2 di pannelli solari termici.
Nessuno, incluso lo staff, ha smentito quanto sopra.
Ora mi accorgo con sorpresa che anche quando si imposta il calcolo PUNTUALE, quindi anche nel caso di nuovi edifici, in mancanza di ricircolo e di circuito primario la maschera per l’inserimento dei tratti Lv + Ls + LsL è inattiva.
Sono sicuro del fatto che fino a pochi giorni fa questo non succedeva e la maschera non solo era attiva, ma doveva essere compilata per poter accedere alle maschere successive.
Sono io che sbaglio qualcosa o anche a voi succede lo stesso ?