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Re: Certificazioni al prezzo delle patate

Inviato: gio nov 19, 2009 18:06
da tagio
etabeta1 ha scritto:..e tu chiedi 125 per una villetta?
BOOOOOO certa gente non la capisco....
Chi ha detto che sono io che chiedo 125 euro, ho solo riportato il prezzo che mi ha riferito un mio ORMAI EX cliente.

Re: Certificazioni al prezzo delle patate

Inviato: ven nov 20, 2009 17:52
da superdipe
Buongiorno a tutti, sono nuovo iscritto qui.
Ho notato in tutto il forum, non solo in questo 3d che un argomento scottante è sicuramente quello delle tariffe.
Effettivamente è un argomento un po' delicato, ma volevo fare qualche riflessione.

1. Credo nella libertà del mercato. E credo anche nella responsabilità di noi professionisti. E a mio avviso poco importa che la certificazione la faccia un chimico, un agronomo, un ingegnere. Allo stesso modo credo anche che se uno personalmente ritenga che fare una certificazione non sia più conveniente faccia qualcosa d'altro. Alla fine chi è intelligente, intraprendente e valido trova sempre il modo per emergere.
2. Certamente devono esserci delle regole che garantiscano la professionalità. E CI SONO!! In Lombardia ci sono fino a 5000 euro di multa per certificazioni svolte in modo erroneo + l'esclusione dalla lista CENED. Quindi, ognuno si prenda la sua responsabilità.
3. Nonostante ci siano ben 8000 certificatori in Lombardia esiste un'entità di richiesta di certifcazioni molto superiori, solo per le transazioni immobiliari si parla di 200.000 all'anno! Quindi io non mi preoccuperei così tanto soprattutto perchè è un mercato talmente giovane che ancora deve assestarsi.
4. Inoltre, chiunque faccia le cose con criterio, sa bene, c'è accordo sui prezzi. Ma come fai ad imporli. Ad esempio, al tuo vicino di casa non vuoi fare un prezzo migliore solo perchè il sopralluogo ti costa meno, l'analisi anche e in più magari glielo fai a prezzo di costo. Secondo me le varianti sono veramente tante.

Chiudo dicendo, se dovessi essere obbligato a fare certificazioni per i clienti a meno di 400/450 euro, salvo casi particolarissimi, lascerei perdere e andrei a fare il fabbro che risulta molto più redditizio. Quindi io faccio i miei prezzi, nessuno è obbligato ad accettarli ma non posso vietare a nessuno di fare meno.

Ciao!

Re: Certificazioni al prezzo delle patate

Inviato: ven nov 20, 2009 19:17
da SapereLibero
E a mio avviso poco importa che la certificazione la faccia un chimico, un agronomo, un ingegnere.
Secondo me invece importa tanto, se fino a ieri ti sei occupato di agronomia non vedo come un corso di 60 ore ti possa qualificare nel campo delle energie e degli impianti.
Allo stesso modo credo anche che se uno personalmente ritenga che fare una certificazione non sia più conveniente faccia qualcosa d'altro. Alla fine chi è intelligente, intraprendente e valido trova sempre il modo per emergere.
Peccato che se io mi occupo di termotecnica da 15 anni, la certificazione è l'unica mia via, di certo non posso lasciare per andare a fare l'agronomo o il chimico di cui non ne so nulla.
Certamente devono esserci delle regole che garantiscano la professionalità. E CI SONO!! In Lombardia ci sono fino a 5000 euro di multa per certificazioni svolte in modo erroneo + l'esclusione dalla lista CENED. Quindi, ognuno si prenda la sua responsabilità.
Vero, le sanzioni stanno per arrivare però non sono regole, le regole dovrebbero prevenire e non curare.
Nonostante ci siano ben 8000 certificatori in Lombardia esiste un'entità di richiesta di certifcazioni molto superiori, solo per le transazioni immobiliari si parla di 200.000 all'anno! Quindi io non mi preoccuperei così tanto soprattutto perchè è un mercato talmente giovane che ancora deve assestarsi.
200.000/8.000=25 a testa x 400 euro = 10.000 euro, io di certo non ci vivo dato che ci devo pagare le tasse e quant'altro! Poi mettiamo che una sola ti venga controllata e risulti errata -5000 di sanzione!
Inoltre, chiunque faccia le cose con criterio, sa bene, c'è accordo sui prezzi. Ma come fai ad imporli. Ad esempio, al tuo vicino di casa non vuoi fare un prezzo migliore solo perchè il sopralluogo ti costa meno, l'analisi anche e in più magari glielo fai a prezzo di costo. Secondo me le varianti sono veramente tante.
Imporli no di certo non è corretto, ma bisognava evitare che chiunque potesse accedere a queste pratiche (solo chi ne ha le competenze e l'esperienza). Il problema è che molti (parecchi dal mio punto di vista) sottovalutano la pratica, credono che sia un semplice rilievo dei dati, poi si accorgono dei rendimenti, delle perdite ecc.. non le trovano ed incominciano a fare domande strane.
Chiudo dicendo, se dovessi essere obbligato a fare certificazioni per i clienti a meno di 400/450 euro, salvo casi particolarissimi, lascerei perdere e andrei a fare il fabbro che risulta molto più redditizio.
Dipende dal volume, se tu ne fai 20 a 400 euro è un conto, se ne fai 200 a 200 euro è un altro discorso, il guadagno lo hai di piu' con 200 certificazioni magari fatte molto velocemente.

Ciao

Re: Certificazioni al prezzo delle patate

Inviato: sab nov 21, 2009 10:39
da HUGO
5 000 € di multa per dei pezzi di carta che ad oggi nn servono quasi a nulla !!!!

M......!!! se passo a 120 all'ora in centro storico prendo di meno.

Se mi chiedono una cifra del genere (e anche meno), la baratto con la radiazione a vita dall'albo dei certificatori

Re: Certificazioni al prezzo delle patate

Inviato: dom nov 22, 2009 21:55
da SapereLibero
Pultroppo ti becchi tutte e due!

Re: Certificazioni al prezzo delle patate

Inviato: lun nov 23, 2009 12:57
da tagio
tagio ha scritto:Emilia Romagna: ACE per villetta: 125,00 euro.
Qualche quintale di patate lo compriamo.
Penso che i 125 euro siano con iva e cassa compresi.

Re: Certificazioni al prezzo delle patate

Inviato: mar nov 24, 2009 13:25
da mabo
Ho letto in un altro forum che nel cuneese qualcuno certifica a 150€.
A questo punto mi chiedo:
se continuiamo a diminuire i prezzi in questo modo, è meglio fare del resto...
E i mitici ordini professionali non intervengono in merito?? :evil: :evil: Forse intervengono solo a bastonare i poveri e corretti iscritti. Quindi il decoro professionale non esiste più. :evil:
Bisognerebbe intervenire e sollecitare questi ordini e/o collegi affinchè si faccia rispettare il limite inferiore, e poi ben venga la concorrenza ma a certi patti. Per tutto questo pasticcio delle tariffe bisogna ringraziare il "buon" Bersani, che di libera professione capisce tutto di niente... :evil: