Impianto interno capannone
Moderatore: Edilclima
Impianto interno capannone
ciao a tutti.
per motivi che non sto a spiegarvi, devo passare con una tubazione gas metano in acciaio a vista all'interno di un capannone ad uso artigianale non soggetto ad attività di prevenzione incendi.
questa tubazione alimentarà un bruciatore ad aria soffiata per la produzione di vapore ed una caldaia murale da incasso entrambi con potenza al focolare inferiore ai 35 kW.
ergo che dovrei essere soggetto alla sola norma 7129/08 ma vorrei il vostro parere: la tubazione interna a vista deve per caso essere inguianata? premetto che il locale è ventilabile mediante serramenti.
Grazie
per motivi che non sto a spiegarvi, devo passare con una tubazione gas metano in acciaio a vista all'interno di un capannone ad uso artigianale non soggetto ad attività di prevenzione incendi.
questa tubazione alimentarà un bruciatore ad aria soffiata per la produzione di vapore ed una caldaia murale da incasso entrambi con potenza al focolare inferiore ai 35 kW.
ergo che dovrei essere soggetto alla sola norma 7129/08 ma vorrei il vostro parere: la tubazione interna a vista deve per caso essere inguianata? premetto che il locale è ventilabile mediante serramenti.
Grazie
Re: Impianto interno capannone
il tubo del gas alimenta 2 caldaie di potenza inferiore a 35 KW ergo la potenza termica servita dal tubo è >35 kW quindi il tubo del gas è soggetto alla regola tecnica DM del 96.
Per passaggi all'interno di edifici il passaggio è quindi in apposito alloggiamento (punto 5.4)
Per passaggi all'interno di edifici il passaggio è quindi in apposito alloggiamento (punto 5.4)
Re: Impianto interno capannone
anche se i due apparecchi non sono nello stesso locale che non costituisce quindi centrale termica?
Re: Impianto interno capannone
Quoto Marcus, inoltre:
La pressione di esercizio MOP deve essere comunque < 0.5 bar.
gli apparecchi, oltre a non dover essere nello stesso locale, non devono essere installati in locali direttamente comunicanti Art. 1, comma 2, DM 12/4/96.Dorianoz ha scritto:anche se i due apparecchi non sono nello stesso locale che non costituisce quindi centrale termica?
La pressione di esercizio MOP deve essere comunque < 0.5 bar.
Re: Impianto interno capannone
Vi ringrazio, ma i locali non sono comunicanti perchè la caldaia murale addirittura è all'esterno e l'attività non è soggetta a prevenzione incendi......... io penso che inguinare il tubo sia più che sufficiente usando un poco di logica e rifacendomi a quanto espresso dal DM del 96 che per la posa in locali non soggetti a prevenzione incendi prevede appunto l'inguainamento. Lo 0,5 bar se così fosse mi creerebbe molti problemi. Verrebbero dei diametri imbarazzanti tra tubo e guaina. Inoltre questo tubo che adesso farei correre all'interno di un locale adibito a laboratorio artigianale, prima passava interrato sotto il perimetro del fabbricato ed era in polietilene, quindi si va senz'altro a migliorare la situazione..........
Re: Impianto interno capannone
il problema di interpretazione normativa in un caso del genere, secondo me, è dato dal fatto che uno degli apparecchi serve per la produzione di vapore, immagino per esigenze produttive. Al di la del fatto che sia sotto i 35 kW (ed ovviamente non si sommi alla caldaia essendo in ambienti diversi e non direttamente comunicanti), questo apparecchio mi pare non rientrare nella definizione di "impianto domestico e similare" di cui al punto 3.2.3 della 7129-1 ("Impianto a gas in cui gli apparecchi installati hanno tutti singola portata termica non maggiore di 35 kW. Inoltre con il termine " impianto similare" si intende indicare un impianto destinato ad alimentare apparecchi di utilizzazione per la produzione di calore, acqua calda sanitaria e per la cottura cibi installato in ambienti ad uso non abitativo e non considerati nel campo di applicazione di specifiche regole tecniche.").
Inoltre la 7129 tratta di impianti in VII specie (P < 0,04 bar) e da quanto ho capito hai bisogno di pressioni superiori, per lo meno per l'apparecchio che produce vapore (il DM 12/04/96 tratta invece impianti anche in VI specie, P< 0,5 bar).
Di contro, non sarebbe pienamente pertinente neanche il DM 12/04/96 perchè parliamo di apparecchio sotto i 35 kW.
Non essendoci quindi una norma pienamente rispondente per lo meno per quata porzione di impianto (perchè per la caldaia invece puoi seguire la 7129 a partire dal rubinetto - punto di inizio - immediatamente a valle del T di derivazione dalla linea principale che va all'apparecchio che produce vapore - vedi 7129-1 punto 3.2.6 lettera b e figura 1b) il progettista deve fare una valutazione del rischio e valutare le misure compensative... in questo caso si segue il DM 12/04/96 pur non essendo cogente, perchè comunque i riferimenti li da, e per questo concordo con l'idea di inguainare in guaina di acciaio il tubo all'interno del capannone come previsto dal DM al punto 5.4.1 lettera b. Nella valutazione del rischio di cui sopra considera anche il caso in cui le lavorazioni nel capannone prevedano la formazione di polveri o vapori infiammabili oppure la creazione di temperature pericolose in caso di eventuale fughe di gas, che (pur essendo il locale non soggetto a controlli di prevenzione incendi) potrebebro far propendere per soluzioni diverse tipo alloggiamento REI ecc...
Inoltre la 7129 tratta di impianti in VII specie (P < 0,04 bar) e da quanto ho capito hai bisogno di pressioni superiori, per lo meno per l'apparecchio che produce vapore (il DM 12/04/96 tratta invece impianti anche in VI specie, P< 0,5 bar).
Di contro, non sarebbe pienamente pertinente neanche il DM 12/04/96 perchè parliamo di apparecchio sotto i 35 kW.
Non essendoci quindi una norma pienamente rispondente per lo meno per quata porzione di impianto (perchè per la caldaia invece puoi seguire la 7129 a partire dal rubinetto - punto di inizio - immediatamente a valle del T di derivazione dalla linea principale che va all'apparecchio che produce vapore - vedi 7129-1 punto 3.2.6 lettera b e figura 1b) il progettista deve fare una valutazione del rischio e valutare le misure compensative... in questo caso si segue il DM 12/04/96 pur non essendo cogente, perchè comunque i riferimenti li da, e per questo concordo con l'idea di inguainare in guaina di acciaio il tubo all'interno del capannone come previsto dal DM al punto 5.4.1 lettera b. Nella valutazione del rischio di cui sopra considera anche il caso in cui le lavorazioni nel capannone prevedano la formazione di polveri o vapori infiammabili oppure la creazione di temperature pericolose in caso di eventuale fughe di gas, che (pur essendo il locale non soggetto a controlli di prevenzione incendi) potrebebro far propendere per soluzioni diverse tipo alloggiamento REI ecc...
Re: Impianto interno capannone
Grazie Grifo, logiche deduzioni. cmq il bruciatore per la produzione di vapore è un normale bruciatore ad aria soffiata..... niente di che, non ha niente di diverso da un generatore di calore ad acqua. io inguaino, sono già d'accordo con l'idraulico. il contatore è già aperto, i locali non sono soggetti a nessuna attività di prevenzione incendi, non ci sono pericoli legati alla presenza di sostanze potenzialmente pericolose. se poi tutte le leggi, le normative, le interprtazioni vanno interpretate allora le leggi me le faccio da solo........ dio ma che paese siamo diventati?
Re: Impianto interno capannone
Dorianoz ha scritto:Grazie Grifo, logiche deduzioni. cmq il bruciatore per la produzione di vapore è un normale bruciatore ad aria soffiata..... niente di che, non ha niente di diverso da un generatore di calore ad acqua.
si... la discriminante è solo se serve per riscaldare ambienti (allora puoi considerarlo come "similare al domestico") oppure se il vapore viene utilizzato per altro (ad esempio sterilizzazione ecc...); per il resto concordo con quanto avevi già deciso di fare

si... ma vedi anche il fatto positivo... fosse tutto troppo semplice e lineare noi consulenti a che serviremmo?Dorianoz ha scritto:se poi tutte le leggi, le normative, le interprtazioni vanno interpretate allora le leggi me le faccio da solo........ dio ma che paese siamo diventati?

Re: Impianto interno capannone
vero...... ma non è sempre così sennò quello che ha dato l'assenzo per far passare un tubo in polietilene interrato sotto il capannone come lo definiremmo? professionista abilitato? consulente garantito?
se non faccio così chiudono perchè a tetto non possono passare........ è la soluzione più sicura e logica. non mi sembra il caso per un tubo ambiguo di bloccare il lavoro..........

se non faccio così chiudono perchè a tetto non possono passare........ è la soluzione più sicura e logica. non mi sembra il caso per un tubo ambiguo di bloccare il lavoro..........

Re: Impianto interno capannone
QUoto. Se si alimentano + utenze sotto i 35kW, io applico per sicurezza il DM, ma si potrebbe applicare sul tratto che ha portata sopra i 35kW la UNIgrifo68 ha scritto:il problema di interpretazione normativa in un caso del genere, secondo me, è dato dal fatto che uno degli apparecchi serve per la produzione di vapore, immagino per esigenze produttive. Al di la del fatto che sia sotto i 35 kW (ed ovviamente non si sommi alla caldaia essendo in ambienti diversi e non direttamente comunicanti), questo apparecchio mi pare non rientrare nella definizione di "impianto domestico e similare" di cui al punto 3.2.3 della 7129-1 ("Impianto a gas in cui gli apparecchi installati hanno tutti singola portata termica non maggiore di 35 kW. Inoltre con il termine " impianto similare" si intende indicare un impianto destinato ad alimentare apparecchi di utilizzazione per la produzione di calore, acqua calda sanitaria e per la cottura cibi installato in ambienti ad uso non abitativo e non considerati nel campo di applicazione di specifiche regole tecniche.").
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Re: Impianto interno capannone
secondo me il progetto del tubo del gas è una cosa a se stante, e per classificarlo conta la potenza complessiva servita dal tubo.
se il tubo serve 2 caldaie da 30 kW la potenza complessiva del tubo è 60 kW per cui è soggetto al DM del 96 indipendentemente da come sono disposte le apparecchiature.
Se così non fosse si potrebbe per assurdo avere un tubo del gas che magari serve 1000 caldaie esterne da 20 kW, ossia da 6" o 8" che transita liberamente all'interno del capannone perchè la potenza di ogni caldaia è inferiore a 35 kW... capisci bene che la cosa sarebbe priva di senso
se il tubo serve 2 caldaie da 30 kW la potenza complessiva del tubo è 60 kW per cui è soggetto al DM del 96 indipendentemente da come sono disposte le apparecchiature.
Se così non fosse si potrebbe per assurdo avere un tubo del gas che magari serve 1000 caldaie esterne da 20 kW, ossia da 6" o 8" che transita liberamente all'interno del capannone perchè la potenza di ogni caldaia è inferiore a 35 kW... capisci bene che la cosa sarebbe priva di senso
Re: Impianto interno capannone
Infatti io inguaino e tanti saluti
bisogna in ogni caso tener presente che a volte capita di servire in una casa vecchia magari due caldaie murali in locali non adiacenti, due cucine e qualche altra utenza........... se si applica il DM si va via di testa. Il DM è nato a mio modo di vedere, per le centrali termiche che sono oggetto di trattazione principale e poi contempla alla fine la tubazione del gas ma sempre facendo dei riferimenti più/meno espliciti all'attività n°91 soggetta a prevenzione incendi........ ma potrei anche sbagliarmi

Re: Impianto interno capannone
ConcordoMarcus ha scritto:secondo me il progetto del tubo del gas è una cosa a se stante, e per classificarlo conta la potenza complessiva servita dal tubo.
se il tubo serve 2 caldaie da 30 kW la potenza complessiva del tubo è 60 kW per cui è soggetto al DM del 96 indipendentemente da come sono disposte le apparecchiature.
Re: Impianto interno capannone
vero, però quando si presenta il progetto dell'impianto interno (ossia dal contatore alle utenze), ai fini della delibera 40, bisogna indicare la legge di riferimento, e quello che conta è la potenza complessivaDorianoz ha scritto:Infatti io inguaino e tanti salutibisogna in ogni caso tener presente che a volte capita di servire in una casa vecchia magari due caldaie murali in locali non adiacenti, due cucine e qualche altra utenza........... se si applica il DM si va via di testa. Il DM è nato a mio modo di vedere, per le centrali termiche che sono oggetto di trattazione principale e poi contempla alla fine la tubazione del gas ma sempre facendo dei riferimenti più/meno espliciti all'attività n°91 soggetta a prevenzione incendi........ ma potrei anche sbagliarmi
Re: Impianto interno capannone
Secondo me per le utenze domestiche, il DM 96 non è cogente. 2 murali e una cucina in una casa di campagna o in un rustico, non possono essere soggetti al DM. Ok se devo fare la tubazione ex-novo posso anche realizzarla in modo ipersicuro, ma se ristrutturo l'impianto per esempio, senza aprire un nuovo contatore, non posso citare il DM 96.......... non vi pare? ok, non è l'argomento del post ma giusto per scambiarci delle sane opinioni
Re: Impianto interno capannone
quindi secondo voi, faccio un esempio diverso da quello di un caannone industriale tanto per capirci, per più unità immobiliari facenti capo ad un unico contatore (ad esempio un gruppo di bungalow o case vacanza) in cui in ogni u.i. ci sia un boyler da 10 kw ed un piano di cottura da 5 kW per poniamo 10 u.i. sommando 150 kW complessivamente sono soggette a DM 12/04/96 per lo meno per la tubazione? io non la vedo così... come detto nel caso di utenze industrali se ne può discutere (anche se alla fine nel momento in cui gli apparecchi installati < 35 kW sono assimilabili all'uso domestico - perchè servono per scaldare ambienti e/o produrre acs - rientrano per definizione nell'ambito di applicazione della UN 7129) perchè ci sono altre valutazioni da fare in ordine al luogo in cui sono installati.SERGIARA ha scritto:ConcordoMarcus ha scritto:secondo me il progetto del tubo del gas è una cosa a se stante, e per classificarlo conta la potenza complessiva servita dal tubo.
se il tubo serve 2 caldaie da 30 kW la potenza complessiva del tubo è 60 kW per cui è soggetto al DM del 96 indipendentemente da come sono disposte le apparecchiature.
Sia chiaro, è per discutere e confrontarsi, perchè alla fin fine se andiamo a vedere bene parlando di tubazioni in 7a specie non è che ci siano quelle enormi differenze, soprattutto contando che comunque parliamo di tubazioni generalmente all'esterno degli edifici (quando ci entrano siamo già a valle della diramazione e quindi li è chiaro che si segue la 7129)

Re: Impianto interno capannone
Grifo i miei dubbi sono i tuoi........... io per le utenze sotto i 35 kW sono sempre andato di 7129....... se si parla di utenze in attività industriali posso anche far cenno al DM ma per una abitazione non sarei di quel parere
Re: Impianto interno capannone
provate a sentire il CIG
e poi riferite
e poi riferite
