sto smanettando con exclel per tirar fuori dai dati orari del CTI delle indicazioni utili confrontare varie suluzioni tecnologiche (in particolare per il recupero energetico, free-cooling ... )
per chi non la conosce, la tabella fornisce per ognuna delle 8760 ore dell'anno:
temperatura - radiazione - umidità relativa
INVERNO: mi riesce facilemente di ricavare mese per mese quante ore ci sono alle varie temperature (sia sulle 24 ore del giorno sia sull'eventuale orario di funzionamento impianti), dato utile per capire quanto recupera il recuperatore o quanto deve lavorare alle varie temperature una pdc ad aria... etc
tutto abbastanza bene
ESTATE: la faccenda si complica assai
non mi aiuta molto sapere quante ore in luglio ho una certa t esterna, perchè i miei carichi dell'ambiente da climatizzare sono molto variabili ed alla prime ore del mattino potrei per esempio non avere bisogno di raffrescare... etc etc
ulteriore complicazione: l'umidità relativa
posso calcolare la t media ad ogni ora del giorno per i vari mesi, ottenendo un dato forse più realistico di quelli del metono carrier-pizzzetti, ma non mi sembra un gran che
esperienze - consigli - suggerimenti ...
grazie
BIN
Moderatore: Edilclima
Re: BIN
l'uso dei dati orari in quella forma in estate non ha senso perchè si trascura quello che invece è il fenomeno fondamentale (e cioè l'inerzia termica e il relativo accumulo).
perciò i dati orari estivi non possono essere usati in quel modo, salvo che non si stia simulando un sistema privo di inerzia (es. UTA a tutt'aria esterna: e anche qui, bisognerà fare delle assunzioni sul carico).
attenzione che tale errore per quanto minore si presenta anche in regime invernale (prova a fare il calcolo dei gradi giorno, e delle t medie mensili, e troverai che i valori calcolati dai dati CTI non corrispondono a quelli del DPR 412; per la cronanca non corrispondono neanche tra di loro, cioè usare i dati delle tmm per calcolare i gg medi porta a valori differenti dai gg tabulati, a loro volta diversi dai gg calcolati con i valori cti).
perciò i dati orari estivi non possono essere usati in quel modo, salvo che non si stia simulando un sistema privo di inerzia (es. UTA a tutt'aria esterna: e anche qui, bisognerà fare delle assunzioni sul carico).
attenzione che tale errore per quanto minore si presenta anche in regime invernale (prova a fare il calcolo dei gradi giorno, e delle t medie mensili, e troverai che i valori calcolati dai dati CTI non corrispondono a quelli del DPR 412; per la cronanca non corrispondono neanche tra di loro, cioè usare i dati delle tmm per calcolare i gg medi porta a valori differenti dai gg tabulati, a loro volta diversi dai gg calcolati con i valori cti).
Re: BIN
per esa: nel caso specifico si tratta di terziario mooolto vetrato, con impianto previsto a tutt'aria (quota di aria esterna variabile), dove vorrei valutare l'effettiva convenienza del recuperatore sull'uta e la possibile durata del free-cooling
ma vorrei che dalla mia fatica su excel ne venisse fuori qualcosa di valore più generale
edit:
comunque
potrei contare nelle varie ore centrali del giorno, diciamo dalle 10 alle 16 , quante ore/mese ho per ogni valore di temperaura esterna
questo sempre per capire se è vantaggioso o meno ricorrere al free-cooling o la recupero ( che peraltro sarebbe obbligatorio sin dai tempi del 412
RI-EDIT:
se ad esempio valuto che in novembre, nelle ore sole ore di funzionamento dell'impianto la temperatura esterna è per 40 ore inferiore a 16 °c ... dovrei però anche tenere conto che per 1 giorno su 7 è tutto spento...
ma vorrei che dalla mia fatica su excel ne venisse fuori qualcosa di valore più generale
edit:
non capisco perchè a tutt'aria esterna e non anche a tutt'ariaperciò i dati orari estivi non possono essere usati in quel modo, salvo che non si stia simulando un sistema privo di inerzia (es. UTA a tutt'aria esterna: e anche qui, bisognerà fare delle assunzioni sul carico).
comunque
potrei contare nelle varie ore centrali del giorno, diciamo dalle 10 alle 16 , quante ore/mese ho per ogni valore di temperaura esterna
questo sempre per capire se è vantaggioso o meno ricorrere al free-cooling o la recupero ( che peraltro sarebbe obbligatorio sin dai tempi del 412
RI-EDIT:
se ad esempio valuto che in novembre, nelle ore sole ore di funzionamento dell'impianto la temperatura esterna è per 40 ore inferiore a 16 °c ... dovrei però anche tenere conto che per 1 giorno su 7 è tutto spento...
diceva un mio caro amico tanto tempo faqui l'affare si ingorossa!
riccardo - affetto da superbonus
Re: BIN
Se è un impianto così, puoi utilizzare Meteonorm per crearti i files con i dati delle 4335 ore diurne e notturne (totale 8670) e poi utilizzare un SW apposito per effettuare il calcolo della resa di una UTA con o senza recuperatore. Con i bilanci energetici ed ecconomici delle due situazioni, avrai modo di scegliere il sistema più conveniente.
Il software per far tutto ciò esiste e non costa neppure molto (in relazione al lavoro che ti fa risparmiare.
Certo, se lo usi solo una volta nella vita, è forse preferibile far eseguire la simulazione dal produttore del SW.
Il software per far tutto ciò esiste e non costa neppure molto (in relazione al lavoro che ti fa risparmiare.
Certo, se lo usi solo una volta nella vita, è forse preferibile far eseguire la simulazione dal produttore del SW.
Re: BIN
in entrambi i casi devi considerare il carico latente e sensibile che viene dagli ambienti, e questo dipende dai fattori di accumulo (per dirla alla carrier) dei materiali, sia interni che esterni (per dire, varia con l'occupazione, con l'attività, con l'esposizione dei locali, con il procedere della stagione perchè ad inizio stagione estiva l'isolamento è ancora "scarico" e quindi ammortizza molto di più le variazioni).gararic ha scritto:non capisco perchè a tutt'aria esterna e non anche a tutt'aria
e tuttavia se l'impianto a tutt'aria esterna l'errore che si commette è molto minore, perchè il grosso del consumo energetico è nel trattamento dell'aria esterna per portarla alle condizioni di benessere interne (in questo modo gli errori sulle assunzioni di cui sopra che inevitabilmente semplificherai, hano un peso minore); se l'impianto invece è a tutt'aria questo "grosso baseload" se mi permetti di chiamarlo così non ci sarà, e gli errori (meglio: l'incertezza) sarà più penalizzante.
questo metodo di calcolo (a valori orari senza fattori di accumulo) è preciso in regime estivo solo nel caso di aria primaria+qualcosa, dove l'aria primaria si considera immessa neutra (cioè per gestire il solo latente), mentre "qualcosa" ha il compito di gestire tutto il sensibile: in tal caso si possono ottenere risultati corretti sulla simulazione dell'UTA, perchè il carico latente dipende fondamentalmente dal profilo di occupazione (perlomeno in ambito civile), e questo è abbastanza prevedibile.
più ci si allontana da questa situazione, e meno preciso è il calcolo (nei sistemi a tutt'aria esterna l'errore c'è, ma è mitigato dal fatto che è piccolo rispetto al consumo complessivo di energia; negli altri sistemi è via via crescente).
Re: BIN
Il metodo funziona perfettamente con le UTA (che non hanno inerzia alcuna) e con software gestibili con facilità. Giustamente il problema è l'edificio, che richiede un calcolo semidinamico (Energy+, TRSYS, ecc.) non sempre fattibile.
Se hai il dato del comportamente dell'edificio, puoi abbinare quello della UTA ed avere dati facilmente gestibili.
Se hai il dato del comportamente dell'edificio, puoi abbinare quello della UTA ed avere dati facilmente gestibili.