Perché si installano VMC prive di dati?

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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Esa
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Perché si installano VMC prive di dati?

Messaggio da Esa »

L’uso della VMC, nato come esigenza di risolvere problemi di formazione di muffe in corrispondenza dei ponti termici, si è esteso all’obiettivo di ridurre i costi energetici.
L’elemento fondamentale del sistema è il recuperatore di calore, la cui efficienza dipende dalle caratteristiche costruttive, dalla portata e dalle condizioni dell’aria.
Ecco i dati di un sistema ricavati dal catalogo di un noto Costruttore:
- aria in ingresso
- 5°C a bulbo secco e 0°C a bulbo umido (pari a 34% di UR)
- 25°C a bulbo secco e 13°C a bulbo umido (pari a 23% di UR)
- portata
- aria fredda a 5°C 150 mc/h (pari a 185 kg/h)
- aria calda a 25°C 150 mc/h (pari a 170 kg/h)
- potenza assorbita dal ventilatore 60 W (unico o doppio?)
- pressione statica disponibile 200 Pa (statica o totale?)
- rendimento dichiarato 85%
Da questi dati si ricavano facilmente le condizioni dell’aria in uscita dal sistema:
freddo - IN 5°C con 34% UR
- OUT 22°C con 11% UR
caldo - IN 25°C con 23% UR
- OUT 6°C con 74% UR
Prime domande: 1) a che temperatura immetterò l’aria se quella calda è a 21°C e quella fredda è a -5°C? 2) la potenza del ventilatore è considerata nel trattamento?
Nelle condizioni dichiarate, il recupero è di 882 W. Cambiando le condizioni, esempio aria calda a 22°C e 40% UR e aria fredda a 15°C e 75% UR, il recupero sarà di 300 W.
Quindi, se il recuperatore viene fermato nelle ore più fredde (di notte), il rendimento medio diminuisce drasticamente.
Perdite di carico nei canali: una velocità di 2 m/s è la massima auspicabile per sistemi con portate fino a 1.000 mc/h. Considerato che i sistemi per abitazioni sono dell’ordine di 200/300 mc/h, si dovrebbe dimensionare con una velocità inferiore e normalmente la velocità in uscita dalla VMC supera tale valore. Nel caso in esame è previsto una canale da 160 mm di diametro, quindi:
- portata di 150 mc/h = velocità di 2,1 m/s
- portata di 200 mc/h = velocità di 2,8 m/s
Considerando canali da 80 mm, non si dovrebbe superare una portata di 30 mc/h.
Conclusioni: una corretta diffusione dei parametri di funzionamento è necessaria per consentire una comparazione tra le varie proposte. Il ruolo del termotecnico deve essere quello di orientare correttamente il cliente verso scelte impiantistiche che tengono conto dell’effettivo utilizzo del sistema (ore, periodi di funzionamento, ecc.)?
Così com’è, la VMC, a chi serve?
Ronin
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Re: Perché si installano VMC prive di dati?

Messaggio da Ronin »

per come la vedo io non si può calcolare la resa della VMC con l'approccio medie mensili, bisogna passare all'approccio 8760 valori orari.
in zona E, le ore in cui in una media stagione invernale si va sotto zero sono solitamente massimo 100-150 (vedere i dati pubblicati sul sito CTI), quindi le "ore più fredde" in cui la VMC è spenta sono molto poche.
da 0 a 15°C a rimini ci stanno circa 2800 ore (sopra 15°C, la VMC la spegni secondo me, così come nelle UTA vere come le nostre ospedaliere apriamo il bypass e bypassiamo lo scambiatore), quindi i presupposti per farla funzionare adeguatamente ci son tutti.
di solito anzi nelle stagioni intermedie evita addirittura di accendere la caldaia/pdc, evitandoti di portare in temperatura un intero circuito idronico per quelle quattro dispersioni in croce che ci sono negli edifici moderni.

quella della velocità nei canali non la ho capita, quale sarebbe il problema? (noi i canali li dimensioniamo a 5 m/s in mandata e 3,5 m/s in ripresa).

domanda finale: per come la vedo io la VMC si usa d'inverno nelle case ermetiche per evitare l'apertura delle finestre; non credo che sia un investimento per risparmiare soldi (del resto, a livello residenziale ben poche cose lo sono, forse solo le termostatiche e l'isolamento della copertura): l'ottica giusta dovrebbe essere vederla come una miglioria di comfort che negli anni è capace di pagarsi da sola (come se gli alzacristalli elettrici in 50.000 km di strada producessero quei 30-50 litri di benzina che servono a ripagarli :D ).

PS: usarla d'estate per aumentare l'UR a valori intollerabili non ha gran senso, imho.
Esa
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Re: Perché si installano VMC prive di dati?

Messaggio da Esa »

"quella della velocità nei canali non la ho capita"
Ci sono norme (non italiane), che indicano le velocità massime in funzione delle portate, per ridurre i consumi energetici.
Il rapporto costi/benefici (costo di installazione/costo di gestione) vale anche per i canali d'aria.
Anche gli edifici civili dovrebbero essere attenti a queste regole banali.
Quello che voglio dire è che il dato fornito dai costruttori di VMC e preso di sana pianta dai termotecnici, non ha nessun valore. Giustamente, il beneficio e la media del rendimento, va calcolato su 8760 ore. La media mensile va bene solo per l'ACE.
Visto che costa 49 euro (IVA compresa), è meglio tornare alla termotecnica e avere l'ottica che si ha negli ospedali anche nelle case. Un ospedale varrà pre come 5.000 appartamenti, ma gli appartamenti in Italia sono milioni. Quindi ...
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